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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    10 feb 13 09 feb 13 "E' veramente paradossale che l'On. Rosy Bindi continui ad attaccare la mia candidatura in Calabria definendomi un paracadutato da Roma proprio lei, che certamente calabrese non è , che pur di rimanere attaccata alle poltrone romane non ha esitato dopo oltre 20 anni di presenza in Parlamento a chiedere una deroga al suo partito per essere ricandidata". Lo afferma in una nota Domenico Scilipoti candidato al Senato per il Pdl in Calabria "La Bindi che ormai, politicamente, è più vecchia delle poltrone di Montecitorio - conclude Scilipoti - farebbe bene, invece di attaccare gli altri, a mostrare più rispetto verso gli italiani mettendosi in disparte".

    "Escludo categoricamente che dopo le elezioni ci sarà una instabilità politica". Lo ha detto il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, stamane a Siderno, a margine di una iniziativa elettorale. "Posso dire, invece, che dopo il voto - ha aggiunto - ci sarà una grande vittoria del Centro, che tra le altre cose sfocerà in una forte stabilità politica".
    "Serve una politica in favore dei giovani perché loro rappresentano l'emergenza del momento". Lo ha detto a Siderno il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. "I giovani - ha aggiunto - rappresentano il futuro ed è per questo motivo che serve intervenire in loro favore. Nel sud, poi, ed in Calabria in particolare, serve anche un fattivo impegno in favore dell'agricoltura".
    "Sono tutte sciocchezze". Lo ha detto il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, stamane a Siderno, circa le affermazioni di Silvio Berlusconi sulla restituzione dell'Imu e sui condoni. "Sono sciocchezze - ha aggiunto - che puntualmente verranno tutte cestinate all'indomani del voto".

    "L'assunto di partenza dovrebbe essere facilmente condivisibile, la Fondazione Campanella è la più grande struttura calabrese per malati oncologici ed il suo ruolo, per le patologie di cui si occupa, per le sofferenze ed il dolore delle tante famiglie coinvolte, dovrà essere sempre di più quello di una struttura la cui eccellenza è tale da suscitare completa fiducia ed affidamento". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl nel Consiglio regionale, Gianpaolo Chiappetta. "Su questo ruolo e sulle prospettive della Fondazione - aggiunge - hanno pesato tanti, troppi problemi. Ora è il caso di prendere atto di quanto accaduto, di apprezzare e valorizzare l'abnegazione delle professionalità che vi lavorano, di costruire insieme un percorso che guardi al futuro, alle cure, alla ricerca". "La comunicazione del Governo, annunciata ieri dal Presidente Scopelliti a Rogliano, relativa alla 'non impugnativa' della legge regionale - dice ancora Chiappetta - è non solo un risultato straordinario, che va indiscutibilmente evidenziato, ma la fondamentale premessa per definire un preciso quadro di intervento e valorizzazione della campanella. Abbiamo lavorato con il presidente della Commissione Sanità, Nazareno Salerno, ad un testo legislativo che potesse superare i tanti scogli di ordine legislativo e costituzionale. Il risultato raggiunto, con la posizione espressa dal Governo, ci riempie di soddisfazione". "Ai tanti esponenti politici candidati, calabresi e no - sostiene ancora Chiappetta - che in questi giorni si affannano a girare nelle corsie degli ospedali e nelle strutture sanitarie declamando critiche a prescindere e propositi immaginifici, vorrei dire che riformare la sanità in Calabria è questione complessa e difficile ed ogni risultato, e ce ne sono stati davvero tanti, è un passo in avanti verso il raggiungimento di un obiettivo chiaro: un sistema sanitario sostenibile, efficiente ed efficace. Non è materia da macelleria elettorale".

    "Una buona notizia da cui ripartire per completare un percorso di risanamento e razionalizzazione, già avviato, e restituire alla tutela della salute in Calabria il suo ruolo primario". Così il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, commenta l'esame positivo del Consiglio dei Ministri alla Legge della Regione di "Ridefinizione dell'assetto giuridico della Fondazione Campanella". "Era una notizia attesa - prosegue - che adesso ci mette nelle condizioni, facendo gli altri passi necessari, di assicurare la qualità delle cure agli ammalati e certezza ai dipendenti della Fondazione per il loro futuro. La questione, che ha trovato una positiva soluzione, pur nelle difficoltà generali del comparto sanitario, ci impone una riflessione su ciò che è veramente sensato fare, per soddisfare al meglio la domanda di quanti hanno bisogno di cure e spesso sono costrette all'emigrazione. Tutte le possibili misure di razionalizzazione, dovranno tener conto di queste necessità per evitare le emigrazioni della salute mortificanti e dispendiose verso altre regioni. Attualmente, nella nostra realtà regionale scontiamo anni di gestioni sciagurate, di sprechi, di negazione del diritto alla cura ed alla salute. Abbiamo davanti a noi un processo complesso e impegnativo, per risolvere i problemi della sanità in Calabria, che possiamo affrontare e superare mettendo in campo le risorse e le energie utili e facendo convergere tutte le posizioni etiche, sociali e politiche sulle quali non ci possono essere divisioni. La risposta ad ogni interrogativo ed alle divisioni deve essere cercata all'insegna della consapevolezza, della cultura e del consenso, su un tema che non può che stare al primo posto nella graduatoria delle cose da fare. C'é la necessità che il sistema sanitario calabrese, che stiamo con difficoltà ricostruendo, sia caratterizzato in primo luogo dal diritto alla cura, dal rispetto della dignità del malato e dall'accessibilità alle strutture, con equità per tutti, indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche". "Sulla Fondazione Campanella - conclude Talarico - superato l'ostacolo più difficile, bisogna adesso procedere celermente per chiudere la fase d'incertezza e garantire lo sviluppo di una risorsa sanitaria importante al servizio di tutta la regione".

    Massimo D'Alema sarà lunedì prossimo in Calabria. All'Università Magna Grecia di Catanzaro presenterà il suo libro "Controcorrente" (Laterza, 2012). L'iniziativa, in programma alle 12 nell'Aula "Giovanni Paolo II" del Campus di Germaneto, rientra nell'ambito delle iniziative promosse dalla cattedra di Diritto costituzionale del dipartimento di Scienze giuridiche, storiche, economiche e sociali dell'Ateneo. L'evento, introdotto dal professore Luigi Ventura, ordinario di diritto costituzionale, è scritto in un comunicato, sarà moderato da Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei Giornalisti per la Calabria. Prima della presentazione del libro, alle 10.45, D'Alema parteciperà ad una conferenza stampa all'Hotel Guglielmo, alla presenza del commissario regionale calabrese, Alfredo D'Attorre, e del leader dell'opposizione a Palazzo de Nobili, Salvatore Scalzo. Alle 13,30, Massimo D'Alema sarà a Satriano per incontrare cittadini e amministratori di tutto il Basso Ionio. Alla manifestazione, che si terrà nei locali di Palazzo Condò, interverranno il sindaco di Satriano Michele Drosi, il commissario D'Attorre e Marco Minniti e Pino Soriero, rispettivamente, capolista e candidato al Senato. D'Alema, infine, alle 17.30 parteciperà ad un'iniziativa elettorale al Cinema-Teatro Metropol di Corigliano.

    "La questione meridionale c'é ancora, non se ne parla più ma c'é ancora". Lo ha detto Gianfranco Fini stamane a Crotone nel corso di una manifestazione elettorale. "Il fatto che sia stata rimossa la questione meridionale - ha aggiunto - e si sia imposta una questione settentrionale, grazie alla Lega, deve far riflettere soprattutto nel momento in cui col voto non devi scegliere il governatore di una Regione ma devi scegliere il Governo nazionale. Se è vero che esiste ancora una questione meridionale ed è vero che negli ultimi tempi questa questione non è stata affrontata con sufficiente decisione, bisogna guardarsi intorno prima di votare e vedere la natura delle coalizioni. Perché non è alcun dubbio che nel passato, in alcune aree del Paese, soprattutto nel sud, il Pdl aveva raccolto un consenso elevatissimo anche per la capacità che aveva avuto di porre alcune questioni: la legalità, lo sviluppo, il rilancio dell'imprenditoria. Ma, ed è amaro dirlo, quel consenso non è stato poi onorato con degli interventi, non al 100%. Il tempo è galantuomo, perché il deus ex machina, il ministro più autorevole del governo di centrodestra, Tremonti, é un ministro culturalmente leghista. Prova ne sia che oggi è il punto di riferimento, è candidato premier per la Lega". "Quando, nel momento del confronto più aspro tra me e Berlusconi - ha aggiunto Fini - gli ponevo questa questione, aveva buon gioco lui a dire non è vero. Oggi credo, però, che i fatti mi abbiano dato ragione. Tutto quello che accadeva dal Po in giù era in qualche modo meno avvertito come urgente, come drammatico. Mi auguro che ciò non si ripeta anche nel futuro".
    "Non deve accadere più in futuro che due diritti siano in conflitto tra di loro. In passato si è privilegiato il diritto al lavoro attraverso l'insediamento industriale che a volte prescindeva dalla tutela dell'ambiente e addirittura dal dover garantire il diritto alla salute". Lo ha detto Gianfranco Fini a Crotone. "Oggi - ha aggiunto - siamo alle prese con il problema delle bonifiche, con il problema delle qualità complessiva della vita. La realtà crotonese è una delle più allarmanti. Non è l'unica, basti pensare a quello che sta accadendo in queste ore a Taranto. L'auspicio è che nel futuro le politiche di pianificazione industriale e di pianificazione urbanistica territoriale lavorino, come auspica l'Unione europea, nell'ottica di rendere compatibili i due diritti tra di loro: è possibile produrre senza inquinare". "Clini - ha concluso Fini - credo sia stato un ottimo ministro proprio perché, fin dal primo momento ha detto si può produrre senza inquinare. Una frase che io reputo da sottoscrivere"
    - "Siccome si deve ridisegnare l'architettura istituzionale, anche per ridurre i costi ormai non più sopportabili, la mia opinione è che l'identità nazionale sia basata sul radicamento a livello comunale, a livello provinciale in alcuni casi. Siamo un popolo figlio dei comuni, dei gonfaloni. Le regioni sono istituzioni di tipo burocratico-amministrativo. Si fa un gran discutere sull'abolizione delle Province, sull'accorpamento dei Comuni, ma secondo me bisognerebbe riflettere sui costi enormi delle Regioni se rapportati con i risultati concreti che le Regioni hanno ottenuto". A dirlo è stato Gianfranco Fini, oggi a Crotone, una delle Province che dovrebbero essere soppresse.
    "Berlusconi propone i condoni nella speranza di avere il consenso di chi ha qualcosa da condonare senza però rendersi conto che così facendo è un incentivo a comportamento non rispettosi al centro per cento della legge". Lo ha detto Gianfranco Fini stamane a Crotone, a margine di una manifestazione elettorale. "Non dico no per ragioni teorico culturali - ha aggiunto - ma perché i condoni ci sono già stati e l'ultima volta lo stesso Berlusconi disse che era l'ultimo".
    "Schifani ripete il ritornello di Berlusconi dicendo che Fini è il responsabile del disastro del governo di centrodestra e non si rende conto che mi mette una medaglia sul bavero". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme, replicando a Renato Schifani. "Berlusconi si è dovuto dimettere - ha aggiunto - perché si era messo in difficoltà da solo nel momento in cui aveva garantito che l'Italia avrebbe fatto delle politiche per uscire dalla crisi entro un anno".
    "Berlusconi dimostra chiaramente che non sa quel che dice. E' il più grande bugiardo sulla faccia della terra e si convince delle bugie che dice. E quando gli si dice di dimostrare ciò che ha detto dice che è stato frainteso". Così Gianfranco Fini ha commentato con i giornalisti, a Lamezia Terme, l'affermazione di Berlusconi secondo il quale il governo Monti potrebbe essere intervenuto con i giornali sui casi di suicidi di imprenditori "perché non se ne facesse più menzione".
    "Va bene che sono dolci squisiti carnevaleschi, ma siamo all'insegna delle chiacchiere in libertà". Così Gianfranco Fini a Lamezia Terme replicando a Silvio Berlusconi secondo il quale lui è costola del Pd insieme a Monti, Giannino e Casini. "Se non c'é una maggioranza che uscirà dalle urne - ha aggiunto Fini - ci metteremo intorno ad un tavolo per vedere chi é disposto a sottoscrivere un accordo di programma sulle riforme". "In Italia, ad esempio - ha aggiunto Fini - c'é il problema delle infrastrutture e tutti sanno che Vendola è convinto che non debba essere fatta la Tav. Se si dice serve una politica delle infrastrutture diventa difficile farlo se al governo c'é Vendola". "D'altra parte - ha proseguito - se si vuole combattere la criminalità, tutta la criminalità e non solo quella organizzata e mi riferisco ai colletti bianchi e alle zone grigie come dimostrano anche alcune recenti condanne in Calabria, occorre ripristinare la legge sul falso in bilancio che è più facile farla con Vendola e Pd. Quindi dobbiamo cercare di capire di cosa ha bisogno realmente l'Italia".
    "Mi fa piacere. In altri momenti si dice che in Italia ci sono i comunisti anche se lui in Europa ha un solo amico ed è Putin che è un esponente del Kgb". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme replicando a Silvio Berlusconi sull'ipotesi di riforme con il centrosinistra. "Se lo fosse ricordato - ha aggiunto Fini - quando siamo arrivati ad un passo dalla riscrittura della Costituzione e lui fece saltare il tavolo sulla parte relativa alla magistratura".
    "A volte dice che pettina le bambole ed a volte dice queste cose". Lo ha detto Gianfranco Fini replicando a Pier Luigi Bersani secondo il quale la destra esiste ma "noi la battiamo".
    "Non credo che l'Italia corra il rischio di rivotare tra pochi mesi e non credo che dalle urne uscirà una situazione di ingovernabilità". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme a margine di una iniziativa elettorale. "Tra le cose concrete da fare - ha aggiunto - ci sarebbe anche una legge elettorale che garantisca all'elettore di scegliere il suo deputato ed il suo senatore perché i nominati non sempre avvertono la necessità di avere il collegamento con gli elettori". "L'unica novità politicamente costruttiva - ha proseguito Fini - è questa coalizione che non è né di centro né moderata perché è una coalizione nelle cui liste ci sono persone che provengono da destra, dal centro, da sinistra e dalle esperienze nell'ambito di movimenti trasversali. E' la sintesi di culture politiche diverse. Oggi il confronto è tra quelli che vogliono conservare l'esistente e coloro che vogliono modificare l'esistente. Non si tratta di una coalizione moderata, ma di una coalizione riformatrice".
    "Non posso dare un giudizio su Scopelliti, sarei presuntuoso, perché ritengo che sia giusto che lo diano gli elettori". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme a margine di una iniziativa elettorale. Fini, sull'ex parlamentare di Fli, Angela Napoli, ha poi affermato che "avevo ed ho stima di Angela che è al tempo stesso un po' vittima di se stessa, molto sospettosa e autoreferenziale. Nessuno l'ha mandata via, ad un certo punto se ne è andata ed io le ho mandato un biglietto che se riterrà opportuno sarà lei a rendere pubblico".
    "L'errore capitale l'ho commesso nello stesso momento in cui ho creduto che fosse opportuno far nascere il Pdl". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme a margine di una manifestazione elettorale. "Negli anni precedenti - ha aggiunto - l'alleanza con Berlusconi si basava sul fatto che dovevamo concordare le cose da fare. Nel momento in cui è nato il Pdl io non ho capito, se non in ritardo, che Berlusconi dopo la nascita del Pdl ha ritenuto del tutto inutile cercare di convincere ritenendo che fosse sufficiente ordinare". "Non corrisponde al vero - ha proseguito Fini - che io me ne sono andato dal Pdl ma sono stato messo alla porta perché non condividevo alcune questioni, una di questa era la condizione reale del Paese in termini economici e sociali che Berlusconi tendeva a minimizzare".
    "Cinque stelle é il movimento che raccoglie la protesta: è il termometro che misura la febbre ma non è la cura". Lo ha detto Gianfranco Fini a Lamezia Terme a margine di una manifestazione elettorale. "Laddove quel movimento ha vinto - ha aggiunto - le cose sono rimaste le stesse di prima e bisognerebbe chiedere cosa ne pensano ora gli elettori che lo hanno votato. Un conto è gridare con il megafono ed un conto è governare l'Italia con tutti i problemi che ci sono".
    "Giorgio Napolitano è un fantastico presidente della Repubblica". Lo ha detto Gianfranco Fini questa sera a Reggio Calabria a margine di una manifestazione elettorale. "Napolitano - ha aggiunto - è stato la vera guida morale del nostro Paese ed ha posto al riparo la credibilità della democrazia nel suo complesso. Devo ringraziare il Capo dello Stato perché è stato tra i primi a sottolineare la gravità della crisi sociale che c'é nel nostro Paese"

    "La mancata impugnativa della legge sulla Fondazione Campanella è una vittoria per la Giunta regionale, per il Consiglio regionale e per il gruppo dirigente di Catanzaro, dal sindaco Abramo all'on. Aiello che sul punto si sono impegnati alacremente". Lo afferma, in una nota, il sen. Antonio Gentile. "Le prefiche sono state sconfitte - ha aggiunto - e con loro quanti usano solo la demagogia per parlare di sanità. Avere sottratto una Fondazione così importante dal rischio chiusura non è solo un successo per il mantenimento degli stati occupazionali, ma anche un rilancio delle attività di ricerca scientifica. Con questa legge e con il via libera ottenuto dal Governo, infine , si chiude ogni polemica sull'approvazione della legge sul precariato che è indispensabile e che va fatta subito".

    "Scongiurare lo sfratto per la cooperativa il Delfino". Lo afferma in una nota la candidata al senato della lista 'Monti', Katia Stancato. "La cooperativa il Delfino - aggiunge - è nata nel 1987 a Cosenza grazie all'impegno della Chiesa e del volontariato laico. E' diventata , in questi 26 anni, un punto di riferimento importante per tutto il meridione, recuperando migliaia di giovani dalla tossicodipendenza ed imponendo i suoi metodi umanistici e sociali , orientati alla valorizzazione della persona. Purtroppo, a seguito della sentenza che ha riconosciuto il diritto di superficie all'Anfass, il Delfino rischia di dover lasciare la struttura di Castiglione Cosentino. Grazie all'impegno encomiabile del Prefetto per ben quattro volte è stato dilazionato lo sfratto esecutivo , ma la situazione rischia di diventare insostenibile. E' necessario che tutte le istituzioni si mobilitino per garantire a questa struttura, che ha 22 ospiti , più una serie di minori in accoglienza provenienti da Lampedusa e da Reggio Calabria, e che assicura lavoro a decine di persone, di poter contare su una sicurezza strutturale".

    "Il Pdl Calabrese va bocciato in toto sulle tematiche ambientaliste". Lo afferma Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente. "Nel corso - aggiunge - di un dibattito sulle emergenze ambientali, organizzato da Alleanza Ecologica, con la quale nei prossimi giorni valuteremo se iniziare un percorso comune, sono intervenuti autorevoli e stagionati politici del Popolo della Libertà. Ci sentiamo che gli interventi sul tema sono stati alquanto deludenti sia in termini di conoscenza dei problemi che sulle proposte per risolvere problematiche che vanno dall'emergenze rifiuti al dissesto idrogeologico. La cosa, come ambientalisti del fare ci lascia un po' perplessi, poiché chi si candida al governo del paese non può ignorare le tematiche legate all'ambiente, intimamente legate al concetto di qualità della vita ed alla green economy".

    "I siciliani non possono essere più presi in giro. Il ponte sullo stretto si deve fare e dovrà essere una priorità del prossimo Governo nazionale". Lo dice Francesco La Fauci, capolista del Mir (Moderati in Rivoluzione) e presidente del neonato movimento "Pro-Ponte dello Stretto". "Oggi - aggiunge - le innovazioni tecnologiche nel campo costruttivo consentono di realizzare opere di ogni tipo. Il ponte si può fare. Collegare Calabria e Sicilia, coniugando funzionalità e sicurezza, è possibile. Se eletto senatore il mio impegno sarà quello di presentare, come primo atto, un disegno di legge che preveda la soppressione definitiva della Società concessionaria che negli anni è stata solo un centro di potere e di spreco. Mi farò promotore di una iniziativa parlamentare che preveda di aprire ai privati con il ricorso al sistema del project financing, prevedendo un bando internazionale. Il ponte è un'opera fondamentale perché contribuirà a riposizionare le Regioni meridionali italiane rispetto ai cambiamenti geo- politici e soprattutto economici in atto, proiettando l'Europa, sempre più isolata, verso i nuovi centri propulsori del mondo, tutti posti a Sud".

    "Questo è un paese che va ricostruito e per farlo, bisogna ripensarlo".E' quanto dichiara Furio Venarucci, capolista al senato per Rivoluzione Civile. "Se le persone - aggiunge - credono che il governo degli ultimi vent'anni che ha portato l'Italia al disastro è stato buono, fanno bene a votare Pdl e Pd; se le persone credono che il Governo Monti che ha dato il colpo di grazia ai ceti deboli é stato buono, fanno bene a votare Monti; se pensano che fare confusione possa servire a qualcosa, fanno bene a votare Grillo ma se i Calabresi vogliono tentare una soluzione politica e pensata da gente pratica come noi della società civile, devono votare Rivoluzione Civile esprimendo il vero voto utile. Trovo comico che si parli solo di un certo tipo di casta. Il massacro in Italia non è stato fatto e creato solo da quella politica ma anche da quella dei super burocrati che sono gli stessi che hanno creato le condizioni per i cittadini e per gli imprenditori di non poter più lavorare in questo paese. Bisogna dunque ripensare tutto il sistema".

    "Ritengo essenziale in questa fase cruciale della vita politica dell'Udc di Catanzaro, specialmente in rapporto al neonato governo cittadino, dover puntare sulla responsabilità, la massima condivisione e la collegialità". Lo afferma in una nota la Vice coordinatrice regionale dei Circoli Liberal giovani e Candidata alla Camera dei Deputali nella lista Udc, Elena Abenavoli. "Parole queste - aggiunge - fin troppo scontate nel significato, ma che trovano spesso la strada sbarrata da sterili personalismi e da miopia politica, specie quando si vogliono affrontare con coscienza e coerenza i problemi reali che, oggi più di ieri e forse meno di domani, affliggono la nostra città. Troppa attenzione si pone ad un clima avvelenato diffuso a tutti i livelli, condito dalla inevitabile decadenza di contenuti morali ed etici. Il risultato è che troppe poche energie si dedicano nell'affrontare i tanti impegni e le gravose scadenze che la classe politica cittadina è chiamata a risolvere. Tra ricorsi, elezioni e riedizioni il tempo passa, ma di soluzioni neanche l'ombra. Il tutto condito da giravolte e passaggi dall'una all'altra sponda, con una disinvoltura degna più dei corpi di ballo che di rappresentanti politici. E' questa la vera antipolitica, che si contrappone alle aspirazioni di chi come me ha deciso di scendere in campo".

    "Le proposte fatte da Berlusconi sui condoni e sulla restituzione dell'Imu sono un poco come la storia del farmaco toccasana che risolve tutte le malattie". Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, oggi a Catanzaro, a margine di una manifestazione elettorale. "Poi - ha aggiunto - uno apre la confezione, legge il foglietto illustrativo, detto bugiardino, e si scopre che le controindicazioni sono maggiori rispetto ai vantaggi che quel farmaco procura".
    "Avendo frequentato la Calabria in questi anni ho visto che non c'é stato una rottura netta con il passato e quindi c'é un giudizio negativo sulla Giunta regionale". Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, a margine di una manifestazione elettorale a Catanzaro. "Ecco perché penso - ha aggiunto - che ci sarà una inversione di tendenza quando si andrà a votare per le elezioni regionali. Quanto sto dicendo è stato riconosciuto dallo stesso Berlusconi che ha criticato la gestione della sanità calabrese"
    "Abbiamo una pressione fiscale forte, in modo particolare sugli stipendi medio bassi, e questo priva il mercato italiano di avere una presenza forte e robusta di più della metà delle famiglie". Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, a margine di una manifestazione elettorale a Catanzaro. "Noi - ha aggiunto - abbiamo proposto che, per i prossimi tre anni, i giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni che verranno assunti abbiano una indennità mensile di mille euro e che le imprese spendano al massimo 1.200 euro e quindi oneri e contributi in fisco circoscritti ad una cifra simbolica ed il resto lo deve mettere lo Stato".

    "Le criticità, le troppe zone d'ombra evidenziate nella relazione finale della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti che in questa legislatura si é occupata delle navi dei veleni, impongono una rivisitazione non solo riguardo alla tragica morte del capitano di fregata Natale De Grazia, ma su tutta la vicenda dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici e radioattivi". Ad affermarlo è stata la parlamentare del Pd Doris Lo Moro dopo la relazione della Commissione sulle ecomafie. "Purtroppo - ha aggiunto - bisogna constatare che per avere una parziale verità sulla morte dell'investigatore De Grazia abbiamo dovuto attendere diciotto anni, nonostante fosse chiaro a molti che qualcosa non quadrava. Già il Presidente della Repubblica Ciampi conferendo la medaglia al valore si riferì al suo lavoro svolto 'nonostante pressioni e atteggiamenti ostili'. Ora, però, bisogna ripartire e ci deve essere l'impegno di tutti, della politica accanto alle associazioni, che non devono rimanere più sole, per arrivare alla verità e consegnare i responsabili alla giustizia. La Calabria e l'Italia non hanno bisogno di ulteriori misteri". "Adesso che i cittadini possono avere accesso alla Relazione licenziata con il concorso di tutte le forze politiche - ha concluso Doris Lo Moro - occorre assumere la consapevolezza che l'impegno per l'ambiente, nella nostra Regione, passa anche dalla necessità di fare chiarezza sui tanti interrogativi sulla vicenda cui occorre dare una definitiva e chiara risposta".

    "Abbandonare la logica deleteria e dannosa delle discariche. La soluzione definitiva del problema rifiuti in Calabria è il 'Progetto Rifiuti Zero'. Se questo non dovesse bastare, alle discariche e alle logiche clientelari che producono, preferiamo i termovalorizzatori. Con l'energia prodotta si possono alimentare le abitazioni di 25 mila famiglie calabresi". A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile in Calabria del movimento politico CasaPound Italia e candidato alla camera dei deputati alle prossime elezioni politiche. "CasaPound Italia - afferma Gianturco - ha una soluzione definitiva al problema rifiuti. Si tratta del 'Progetto Rifiuti Zero', che si propone di strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile e ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; incentivare il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e operare scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti (es. uso di prodotti alla spina); sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili. C'é da dire che in Calabria come in tutto il meridione d'Italia (tranne alcune eccezioni) non sono rispettate le quote minime stabilite sulla raccolta differenziata. Guardando ai dati forniti dall'ultimo Rapporto rifiuti urbani dell'Ispra, infatti, si evince che, in Italia, i rifiuti differenziati sono appena il 33,6%, cifra che scende addirittura fino al 21,2% al Sud. Eppure, come hanno dimostrato lo scorso anno i comuni virtuosi di Saracena, Tropea e Palmi, premiati per aver rispettato la quota minima del 65% richiesta ormai dalla legge e per essersi distinte nel riciclo del vetro e dell'alluminio, le soluzioni esistono".

    "L'arrogante on. Bindi occupa la Calabria e si prepara a raccattare lo scranno calabrese della (desaparecidos) sua amica Sen. Mazzuconi, eletta in Calabria nel 2008 nelle fila del Pd al Senato". Lo afferma Cataldo Calabretta del coordinamento della campagna elettorale del Pdl in Calabria. "Non solo - ha aggiunto - ha dimostrato di non avere nozione dei problemi che da tempo attanagliano la Calabria ma ha pure e, senza cognizione di causa, manifestato la volontà di impegnarsi a destituire Scopellitisia da Governatore della Regione Calabria e sia da commissario per l'attuazione del piano di rientro. Rosy Bindi ha ancora una volta dimostrato di essere boriosa anche perché non è assolutamente a conoscenza della gravissima situazione ereditata dal Governatore Scopelliti in ambito sanitario. D'altronde all'on. Bindi interessa solamente la garanzia dello scranno. L'on. Bindi con la sua arroganza politica sarà, purtroppo, nella prossima legislatura ancora presente e ancora una volta mortificherà i calabresi perché sono certo che non sarà affatto adeguata a rappresentare la Calabria in Parlamento. E' un dato di fatto! La verità è che la Bindi e il Pd calabrese hanno la memoria corta e anche la vista. Se, invece, di guardare al di là dei propri confini guardassero in casa propria ce ne sarebbe di che parlare e criticare. La Bindi ha dimenticato il danno che ha fatto alla Calabria "sponsorizzando" la sua amica Daniela Mazzuconi, senatrice eletta, per grazia ricevuta, nel 2008 nelle fila del Pd in Calabria ma nata a Milano e residente a Usmate Velate".

    "Il comparto ittico è interessato da una crisi generale, ed occupazionale in particolare, sentita in tutto il paese e in maniera ancora più grave al sud. Una situazione che, specie in Calabria, non è più considerabile come transitoria, ma va affrontata come una crisi di sistema che impone una seria riflessione su come promuovere nuove politiche di governo del settore". Lo ha detto il parlamentare Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione agricoltura alla Camera, intervenendo a Crotone ad una iniziativa alla quale hanno preso parte il Partito democratico e i rappresentanti di Legapesca. "Negli ultimi anni - ha aggiunto - si sono registrati indici fortemente negativi, basti pensare al -38% del personale imbarcato, -28% della flotta a mare, ed un preoccupante -31% dei ricavi delle imprese. Tutto con un contestuale ed ulteriore innalzamento dei costi di produzione. Sono dati che mostrano una situazione di allarme, ai quali va aggiunto il fatto che meno ricavi significa meno disponibilità economica per investimenti nella messa a norma e in sicurezza delle flotte. Una condizione aggravata da alcune scelte che hanno peggiorato una situazione già compromessa. Tra questi ad esempio un numero elevato di punti sbarco, una frammentazione della distribuzione, uno scarso accesso al credito per finanziare gli investimenti necessari, una forte burocratizzazione che vede un ritardo e un ulteriore aggravio di costi nelle attività".

    "Crotone Protagonista": è questo il titolo dell'incontro pubblico organizzato dalla candidata alla Camera del Pdl Dorina Bianchi, che avrà luogo lunedì 11 febbraio alle ore 18 presso il locale "Chicco di Grano" a Crotone. "Un'occasione - ha detto Bianchi - di confrontarsi sui programmi e le idee del Popolo della libertà per il rilancio di Crotone, in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi alle quali ci presentiamo ponendoci l'obiettivo di offrire sostegno a famiglie, giovani e imprese. Da parte nostra nessuna proposta fumosa ma iniziative concrete: l'abolizione dell'Imu sulla prima casa con un risparmio per le famiglie crotonesi di circa 10 milioni di euro, incentivi all'occupazione giovanile attraverso la detassazione dell'apprendistato fino a 4 anni e la detrazione dall'Ires per i primi 5 anni dei contributi per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato. Infine, un aiuto concreto alle 15 mila imprese attive sul territorio crotonese, ridimensionando e revisionando gli asfissianti poteri di Equitalia"

    "Se Scopelliti sa qualcosa di specifico sulle infiltrazioni mafiose nella sanità calabrese, presenti dettagliata denuncia, e noi la sottoscriveremo". Lo affermano, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta e il consigliere regionale dello stesso partito Carlo Guccione. "Non basta - ha aggiunto - lanciare accuse e sospetti. Sono necessari fatti e nomi. Se lui conosce fatti e nomi relativi a coinvolgimenti diretti o indiretti di famiglie mafiose nella sanità, deve sentire l'obbligo morale e civile di denunciarlo alle autorità giudiziarie. Se non lo fa, allora vuol dire che sta facendo solo volgare propaganda elettorale, allo scopo di nascondere i suoi comprovati fallimenti nella gestione della sanità in Calabria".

    "Berlusconi non vincerà le elezioni, ma non va sottovalutato". Così Rosy Bindi, Capolista del Pd alla Camera in Calabria, intervistata da Gad Lerner nel Salone degli specchi della Provincia di Cosenza. "E' il nostro avversario e la sua presenza - ha aggiunto - ha toni e atteggiamenti più distruttivi di altre volte. Sta giocando una partita 'del tanto peggio tanto meglio'. Le sue promesse e i suoi annunci, sono studiati. Il paese ha bisogno di mettere in circolo le energie buone e non queste tossine. Così facendo Berlusconi non vincerà ma rischia di far perdere l'Italia. Rischia di fiaccare la speranza e la fiducia nelle istituzioni e nella politica".
    "In Calabria si è capito che il localismo leghista ha prodotto danni, con una destra che al governo ha praticato sul serio la tesi di un Mezzogiorno che doveva restare al palo". Così Rosy Bindi, Capolista del Pd alla Camera in Calabria, intervistata da Gad Lerner a Cosenza. "Con il governo Berlusconi-Lega, la Calabria e il Sud - ha aggiunto - hanno visto peggiorare tutti i dati economici e sociali. A questo si aggiunge il fallimento del governo regionale, basta guardare al problema dei rifiuti o alla sanità. Se in Lombardia vincesse Maroni la regione resterebbe fuori dai processi globali. Ma il localismo leghista, con le sue bizzarre proposte sulla moneta, non fa danni solo al Nord". "Si deve imboccare la strada - ha proseguito Bindi - di politiche neokenesiane, avviando un programma di interventi pubblici, che diano respiro alla crescita, a cominciare dalle infrastrutture. Si può ricominciare a dare respiro alle imprese e alle famiglie, con redditi medio bassi, contrastare la povertà con forme di sostegno al reddito che non siano assistenziali, con un welfare efficienti".

    Il circolo Pd "Francesco Principe" di Diamante, in una nota, "intende stigmatizzare il comportamento del Gruppo Consiliare del Pdl alla Regione che ha organizzato una iniziativa nella Sala consiliare del Comune di Diamante". "Non si vuole di certo impedire al partito di Berlusconi di presentare le sue proposte agli elettori - è scritto nella nota - ma spiace constatare che si è utilizzato uno spazio istituzionale camuffando un convegno dal titolo 'Riappropriarsi degli spazi e degli strumenti della politica', in quella che in realtà è stata una vera e propria kermesse elettorale che ha visto oltre all'intervento dell'on. Giampaolo Chiappetta la partecipazione, tra gli altri, dell'on. Domenico Scilipoti, candidato del Pdl al Senato. Il Pd di Diamante, che pure è una forza politica ampiamente rappresentata in città e componente presente nel governo cittadino, ha evitato accuratamente di 'invadere' in prossimità delle elezioni, ovvero nel mese precedente la tornata elettorale, spazi comunali, proprio per rispettare la neutralità dei luoghi istituzionali scegliendo di confrontarsi con i cittadini e con le problematiche del territorio in altre sedi e con altre modalità". "Oltre a questo - prosegue il Pd - da un punto squisitamente politico, è sconfortante constatare che la proposta politica del Pdl è rappresentata dall'on. Scilipoti. Un 'regalo' che la Calabria non meritava, proprio perché questo esponente politico é divenuto emblema 'nazionale' del trasformismo deteriore e di una politica che i cittadini chiedono a gran voce di lasciarsi alle spalle. Il Pd calabrese, come quello nazionale, guarda oltre ed al contrario intende recuperare la necessaria capacità dei partiti di rappresentare i territori continuando quel percorso che le primarie hanno esaltato e che, attraverso il continuo confronto con gli elettori, è confortato dal grande seguito che gli esponenti del partito stanno ottenendo in questi giorni".

    "In questo 'Generale Inverno' solo Grande Sud può scaldare il clima perché è un progetto politico per oggi e per domani. Ha una valenza strategica e non tattica, che guarda alle nuove generazioni. E se non riparte il Sud, non riparte l'Italia". Lo ha affermato il coordinatore regionale della Lista Scopelliti Mario Caligiuri, candidato al Senato con la lista Grande Sud nel corso di un incontro a Cosenza, presente, il capolista alla Camera Alberto Sarra insieme ad altri candidati. "In questi giorni di campagna elettorale - ha aggiunto - molti basano la loro azione politica sui sondaggi ma un numero altissimo di elettori, capace di stravolgere qualsiasi previsione, non ha ancora deciso, quindi stiamo parlando quasi del nulla. Grande Sud è un progetto di elevato valore che mette sul piatto le ragioni del Mezzogiorno in un'ottica unitaria del Paese. Il problema del Sud non è economico ma politico, di classi dirigenti. In Calabria ci sono le condizioni per il successo e per il cambiamento. Abbiamo messo in campo liste competitive sia alla Camera che al Senato, non calate dall'alto ma dal basso. Persone con storia politica e amministrativa alle spalle e con una garanzia: i nostri candidati non scompariranno il giorno dopo le elezioni". Per Sarra "con Grande Sud, formato solo da calabresi, i cittadini votano per loro stessi, per la nostra terra, per il Sud. Dobbiamo dare un segnale chiaro a una situazione di disagio. Se non siamo noi a reagire non possiamo aspettare che lo facciano gli altri. Votare Grande Sud significa dare un significato politico all'appartenenza al territorio. Il nostro segno distintivo sta infatti nella storia personale di ognuno dei candidati. Scegliamo Grande Sud per i nostri figli. Occorre preparare oggi la Calabria di domani". "Il nostro - ha affermato Giacomo Saccomanno, coordinatore regionale Grande Sud e candidato alla Camera - è un progetto di grande rilevanza e respiro da accogliere con passione". Lucio Sbano, candidato alla Camera, ha ribadito la necessità di essere collegati al territorio, dando risposte concrete a problemi concreti. Carmensita Furlano, candidata al Senato, ha invece affermato che "noi calabresi dobbiamo smetterla di piangerci addosso. Grande Sud può portare avanti i nostri ideali. Dobbiamo ritrovare il nostro orgoglio". Nicola Tenuta, candidato alla Camera, ha sottolineato che "il nostro movimento é la vera novità di questa campagna elettorale. Diventeremo un punto di riferimento credibile non solo calabrese e meridionale ma anche nazionale e in parlamento, rappresentando al meglio il Sud nel Parlamento". Pasquale Di Iacovo, candidato alla Camera, ha affermato: "Non siamo dilettanti allo sbaraglio e non abbiamo solo candidati al cento per cento calabresi, ma anche persone competenti". Marcello D'Amico, candidato al Senato, ha spiegato che occorre con decisione voltare pagina con rappresentanti politici calati dall'alto che operano soltanto per garantirsi le future elezioni, prescindendo da quello che fanno per i territori che li hanno eletti. Anna Maria Astorino, candidata al Senato, ha illustrato le ragioni del'impegno civile per dare risposte ai problemi dei cittadini, a cominciare dal lavoro e dalla creazione delle condizioni per la crescita economica e civile". Maria Ferraro, candidata alla Camera, ha invitato a porre l'attenzione delle istituzioni sulle famiglie e le categorie deboli, che sono quelle che hanno bisogno di istituzioni efficienti. Gianfranco Barci ha ribadito l'importanza del progetto politico.

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