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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    08 feb 13 "Povero Vendola, dopo tanti anni di politica non ha capito che il titolo di un'agenzia o di un giornale può ingannare. Se avesse letto per intero, avrebbe facilmente intuito che Berlusconi non ha fatto nessuna promessa di 4 mln di posti di lavoro, semplicemente si trattava di un'analisi". E' quanto dichiara il vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli. "Ma a volte - aggiunge - la tentazione di una bella frase é talmente forte da farti scivolare. Ed il Nichi nazionale che risolve tutto con parole e buoni sentimenti infischiandosene dei fatti, finisce per troppa fretta a fare lui la figura del giullare o dello studentello distratto ma saputello".

    "Stia serena l'on. Santelli. Piuttosto che inveire contro Nichi Vendola, simbolo d'un raro esempio a sud di buona politica, si occupi dello stato comatoso in cui versa oggi la Calabria, e inizi a pensare alla cocente sconfitta che s'annuncia forte nella nostra Regione, da Cosenza a Reggio Calabria, frutto di quel cattivo esempio da brutta politica rappresentato, dalla sanità al turismo sino alla cultura, da questo governo regionale di centrodestra". Lo afferma Eva Catizone, componente della presidenza nazionale di Sel.

    "Eva Catizone sembra davvero una perfetta discepola di Vendola. Ad una mia dichiarazione relativa ad una pessima figura fatta da Vendola, risponde con slogan ed affermazioni a vuoto. La politica è fatta di confronto su fatti specifici non su accuse tanto generiche quanto confuse". Lo afferma Jole Santelli, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera

    "La campagna su voto utile del Pd è inaccettabile e mi sembra una presa in giro per gli italiani. Inoltre è del tutto fuori luogo perché alle nostre proposte di rompere con Monti dal partito di Bersani non rispondono". Lo ha detto Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista e candidato di Rivoluzione civile, incontrando i giornalisti a Catanzaro. "Stiamo assistendo - ha aggiunto Ferreo - ad una sceneggiata in cui c'é un accordo di ferro tra Monti e Bersani tant'é che entrambi sono andati a chiedere la mano alla signora Merkel. Questo accordo di ferro viene utilizzato poi in modo che da una parte Monti possa dire: la vera destra sono io, votate me e bloccherò la sinistra mentre dall'altra c'é Bersani che dice: la vera sinistra siamo noi e bloccheremo la destra". "In realtà - ha detto ancora Ferrero - loro hanno già un accordo per il dopo. Dico questo anche perché quando siamo andati a discutere con il Pd e ci è stata proposta la desistenza noi abbiamo avanzato una sola richiesta: Bersani vada in tv e dica che non farà accordi con Monti dopo le elezioni. Davanti a questa richiesta loro non hanno risposto"

    "Rosanna Scopelliti è una libera cittadina e come tale, ovviamente, può candidarsi dove crede. Anzi, auspichiamo che la sua esperienza possa portare una ventata di legalità. Certo vorremmo chiederle perché sta in una lista dove ci sono persone molto discutibili. Questo ci piacerebbe saperlo". Lo ha detto Gabriella Stramaccioni, candidata alla Camera in Calabria per Rivoluzione civile, rispondendo a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa, ad una domanda sulla candidatura nelle liste del Pdl della figlia del giudice Antonino Scopelliti, ucciso dalla mafia nel 1991. "Rosanna Scopelliti - ha aggiunto Stramaccioni - porta un nome importante. Il padre è stato un magistrato di rilievo e dovrebbe guardarsi bene dai suoi compagni di strada perché se si sta in una lista che ha al suo interno persone come il sindaco di Reggio Calabria, comune sciolto per mafia, è difficile parlare di legalità e pensare di portare in Parlamento leggi che possano contrastare mafia e corruzione. Speriamo possa farlo, ma abbiamo qualche dubbio".

    "Abbiamo bisogno di un Sud più competitivo. Per questo sosteniamo fortemente la candidatura di Pasqualino Ruberto". Esordisce così, il portavoce del Movimento Labor Lamezia, Pasquale Scaramuzzino che mette in evidenza la "necessità di sostenere Ruberto alla Camera dei deputati con lista Grande Sud-Mpa, poiché rappresenta la vera e unica alternativa soprattutto in una città come Lamezia nella quale i parlamentari uscenti non hanno mai lavorati davvero e concretamente per il bene della comunità lametina". "Oggi, per la politica delle incertezze - aggiunge - e delle esitazioni della giunta del sindaco Speranza, la città è chiamata a pagare un conto davvero salato: una economia morente e senza prospettive; stanca di sperare nelle speranze infondate di questo centro-sinistra. Bisogna battersi per mettere in moto il sistema produttivo ed occupazionale; dare respiro alle imprese ed a tutti quei processi economici in grave difficoltà. Lamezia esige di una strategia territoriale integrata per il rinnovamento delle sue aree commerciali, che sia in grado di arricchire e rinforzare gli aspetti economici, turistici, sociali, culturali, ambientali, nonché gli aspetti relativi ai trasporti ed alla sicurezza, delle aree stesse. Per questo sosteniamo e condividiamo gli impegni espressi da Pasqualino Ruberto, candidato nelle fila di Grande Sud - Mpa, con un programma forte e radicato nel territorio, una risposta alla crisi del sistema impresa ed all'emergenza lavoro".

    "Il centro sinistra forse dimentica di aver vinto, sia pure con uno scarto minimale, le elezioni politiche del 2006 e di aver quindi avuto la possibilità di porre in essere quei processi di riforma e di crescita che tanto auspica". Lo afferma il deputato del Pdl, Giuseppe Galati. "E' alquanto ingeneroso - aggiunge - far ricadere sugli altri responsabilità di Governo che si è avuto la possibilità di affrontare direttamente, ma che i contrasti interni alla coalizione di Romano Prodi hanno impedito di realizzare. La verità è che oggi, come allora, questi contrasti su alcuni punti programmatici all'interno dell'area progressista, che determinarono la caduta del Governo dell'epoca, emergono in tutta la loro evidenza. Sarebbe opportuno spiegare ai propri elettori cosa si intende fare per il per il futuro del Paese, facendo ammenda degli errori passati e non scaricandoli irresponsabilmente sugli altri. I cittadini hanno bisogno di programmi seri e credibili e non di prese di posizione che fomentano quell'antipolitica non utile al Paese, in quanto tutti, cittadini e istituzioni, ciascuno dalle proprie posizioni, dobbiamo essere artefici di quella svolta necessaria per superare le emergenze di oggi".

    "Abbiamo appreso con grande entusiasmo la notizia ufficiale che prevede la riapertura ad aprile del L. Daga di Laureana di Borrello". Lo affermano in una nota il consigliere provinciale di Reggio Calabria di Rivoluzione Civile, Giuseppe Longo, ed il candidato alla Camera per lo stesso movimento, Michele Conia. "Finalmente - aggiungono - dopo il susseguirsi di tante voci siamo felici che lo Stato abbia dato ragione alla legittima protesta del territorio, riparando ad un proprio grave e pericoloso errore che rischiava di lasciare un segno indelebile nel tessuto sociale della Piana di Gioia Tauro. Tale risultato é la dimostrazione chiara di come il territorio quando assume la piena consapevolezza della propria forza, riesca a invertire anche la volontà politica di chi voleva vedere definitivamente chiuso il carcere modello di Laureana".

    "Ci siamo è partita la campagna acquisti 'Voti', leggo comunicati tesi ad accelerare la stabilizzazione dei Precari nella Sanità, come se l'emergenza precari fosse un qualcosa dell'ultima ora, e la cosa più bella è che si propongono modifiche di leggi a Camere sciolte della seria votate che dopo il 26 aggiustiamo il tutto". Lo afferma in una nota Francesco Grandinetti, candidato alla Camera per Futuro e Libertà. "Ma la commedia politica calabrese - aggiunge - continua a suon di cene e buoni benzina con annesse promesse alla presenza dei soliti Bronzi eh sì, perché solo coloro che indossano la maschera di bronzo hanno il coraggio, il cinismo e la vigliaccheria di prendere in giro la nostra gente. Per fortuna in tanti ormai hanno aperto gli occhi e non si faranno abbindolare dalle promesse o dai regali sotto mille forme, non può essere una cena, un blocchettino di carburante a cambiare il destino di tutti questi sedicenti politici, che per anni non si sono mai preoccupati a lavorare seriamente per lo sviluppo organico della Calabria, il loro sistema è basato esclusivamente sullo stato di bisogno in cui versa la maggior parte della nostra gente e fino ad oggi gli ha permesso di restare in auge sguazzando nel lusso e facendo restare la nostra gente in uno stato di povertà, di mediocrità e di sottomissione al loro volere. La politica vera, quella che guarda al bene comune, al progresso della nostra terra non usa l'arma degli sciacalli, ma si adopera a proporre e formulare idee che possano migliorare la vita di tutti"

    "Parliamo di cose serie". E' stata questa la risposta data da Luca Cordero di Montezemolo questa sera a Reggio Calabria ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull'Imu e sui posti di lavoro.
    "Credo che l'Italia abbia un grande bisogno di Europa, e che l'Europa abbia un grande bisogno di un Paese come l'Italia". Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo, questa sera a Reggio Calabria, a margine di una manifestazione elettorale. "In questo Paese - ha aggiunto - tutti dobbiamo contribuire, smettendola di lamentarci, di criticare e non andare mai in campo. E' arrivato il momento di un forte cambiamento, tutti, perché ci sia veramente qualcosa di nuovo".
    "Il grande rischio è che se non ci fosse la lista Monti si andrebbe a delle elezioni con gli stessi protagonisti dei vari partiti che sono stati gli artefici di una politica fallimentare, che purtroppo è sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo a Reggio Calabria commentando le dichiarazioni di Pier Luigi Bersani.
    "Credo - ha aggiunto Montezemolo - che sia importante andare avanti e ognuno fare la propria parte. Mi sembra che nel Paese ci sia una grande voglia di cambiamento". "Mi fa piacere vedere - ha concluso - come si sta accogliendo una lista, quella per Monti, che alla Camera, per la prima volta nella storia, è una fatta solo dalla società civile, da persone che salgono in politica per cercare di dare un forte contributo di rinnovamento e soprattutto di competenze e onestà".
    Luca Cordero di Montezemolo ha visitato oggi pomeriggio lo stabilimento della Giacinto Callipo Conserve Alimentari a Maierato, l'azienda che, quest'anno, festeggia il centenario della fondazione. A dare il benvenuto a Montezemolo, riferisce un comunicato dell'azienda, è stato il Cavaliere del lavoro Pippo Callipo che, insieme al figlio Giacinto e ai dirigenti dell'azienda, ha accompagnato i giornalisti e gli altri ospiti, tra i quali il prof. Beniamino Quintieri, il maestro Gerardo Sacco e l'ing. Floriano Noto, in uno speciale tour tra i reparti di produzione. Montezemolo ha assistito al ciclo di lavorazione del tonno, attraversando i vari reparti produttivi per poi concludere il percorso nel reparto monda e qui, in presenza di tutte le maestranze e gli impiegati dell'azienda, ha rivolto loro i propri auguri, saluti e complimenti per l'importante traguardo raggiunto. Nel corso dell'incontro Montezemolo ha affermato che "dietro prodotti eccellenti, ci sono sempre, e innanzitutto, uomini e donne eccezionali che, con il loro lavoro e i loro valori, contribuiscono al successo delle imprese, della loro storia e delle loro iniziative".

    "Montezemolo non è stato un grande Presidente di Confindustria e da un po' di tempo è anche un opaco presidente della Ferrari. Anziché regalare frasi retoriche ai calabresi, pensi a dare una macchina competitiva ad Alonso". Lo afferma Antonio Gentile, capolista del Pdl al Senato in Calabria, commentando quanto ha detto oggi a Cosenza Luca Cordero di Montezemolo secondo cui "la Calabria è una terra baciata dalla fortuna". "Perché Montezemolo - aggiunge Gentile - non ha investito in Calabria? Poteva farlo anche con la società costruita insieme a Della Valle per la produzione di divani, ma in tutti questi anni ha delocalizzato in Cina infischiandosene della 'terra baciata dalla fortuna...'"

    "L'Europa riapre la porta all'Italia, dall'ingresso principale. La politica del professor Monti, riguardo il risanamento dei conti di 'casa Italia' e relativa a ridare credibilità economica, politica e programmatica agli occhi dei principali partners mondiali, paga. E lo fa con risultati efficaci".Il finanziamento che prevede l'erogazione di una consistente somma alla Calabria, che in parte verrà destinata al sistema agricolo regionale, è salutato con soddisfazione dall'assessore regionale Michele Trematerra e candidato al Senato con la lista "Con Monti per l'Italia". "L'Unione Europea, infatti, ha erogato - aggiunge - un finanziamento straordinario all'Italia, destinato alla regioni meno sviluppate della Penisola. Il finanziamento complessivo e di 1,5 miliardi. Una salutare boccata d'ossigeno per far respirare le regioni dell'Obiettivo 1, tra le quali è inserita anche la Calabria. Il governo Monti ha condotto una campagna di risanamento e di programmazione politica ed economica, i cui effetti sono sotto gli occhi. I finanziamenti che verranno erogati all'agricoltura calabrese, sono la dimostrazione, l'ennesima, di come l'Assessorato da me diretto, con una politica di fatti e di progetti, portati avanti con l'interesse della Regione Calabria e nell'interesse esclusivo della Calabria, a tutela e salvaguardia della sua alta vocazione agricola, di come il lavoro fatto da questa Giunta Regionale nell'arco dei tre anni dal nostro insediamento sono stati premiati. E continueremo a lavorare per dare alla Calabria sempre più un ruolo strategico nel Mediterraneo.

    In occasione della visita di Luca Cordero di Montezemolo, Katia Stancato, candidata al Senato nella lista 'Con Monti per l'Italià, ha tenuto un breve discorso. "La campagna elettorale che stiamo conducendo - ha detto - é una conferma che esiste una Calabria diversa da quella stereotipata e raccontata dai media. Una Calabria che ha voglia di cambiare passo, di lasciarsi alle spalle l'inconcludenza di una classe politica che per anni ci ha illuso e ha poi fatto di tutto perché nulla cambiasse e ognuno restasse al suo posto. E' ormai chiaro a tutti che l'avversario principale dell'Italia, in questi anni di crisi, è stato un ceto politico nazionale incapace di passare dall'elenco dei problemi al confronto sulle soluzioni e sulle decisioni da adottare nel merito. Noi siamo gli unici a porci il problema di parlare in termini concreti di temi, di cose che stanno nella vita delle persone, di problemi reali. Siamo gli unici che non solo si pongono il problema ma che danno anche delle soluzioni credibili. Noi ci candidiamo a governare l'Italia restituendole fiducia e serietà. Andare oltre la crisi, superare la pigrizia e l'indolenza che hanno reso questi anni pieni di scelte mancate e decisioni rimandate: questo il nostro imperativo".

    "Chi oggi critica la gestione commissariale della sanità calabrese da parte del governatore Scopelliti o ha la memoria corta o è in evidente mala fede". E' quanto afferma, in una nota, Rosanna Scopelliti, candidata alla Camera dei Deputati in Calabria con la lista del Popolo della Libertà. "Qualcuno, ad esempio, dovrebbe spiegare all'opinione pubblica - afferma la Scopelliti - che la commissione d'accesso antimafia che si è insediata lo scorso dicembre all'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, dovrà accertare se diverse assunzioni fatte nella scorsa legislatura, ovvero con il governo regionale di centrosinistra, siano o meno in odore di criminalità. Per non parlare, poi della gestione degli appalti, delle assunzioni e della trasparenza degli atti che, unitamente alle acclarate infiltrazioni mafiose, hanno portato allo scioglimento a fine 2010 dell'Asp di Vibo Valentia, anche qui per atti e fatti compiuti con alla guida della Regione Calabria la sinistra. Nel 2006, dopo l'assassinio del Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, la commissione d'accesso presieduta dal prefetto Basilone ha disposto lo scioglimento dell'Asl di Locri e la relazione della commissione fu addirittura segretata, e nello stesso anno, con il governo nazionale di centrosinistra guidato da Romano Prodi, è stata insediata la commissione d'accesso presso l'Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, che verrà sciolta nel 2008 per 'accertate forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzatà. Tutti questi sono fatti, e sono le carte a parlare".

    Durante il dibattito pubblico che si è tenuto nella sala del Palazzo Vescovile di Isola C. Rizzuto, la Vicepresidente Antonella Stasi e candidata al Senato per il Pdl, ha affrontato diversi temi che riguardano il comune ed il suo comprensorio. "Quello di Isola C. Rizzuto - ha detto Stasi - è un territorio molto particolare, di una bellezza estrema, con grandi potenzialità di sviluppo, soprattutto turistiche, ma che ha avuto la sfortuna di avere amministratori non sempre adeguati e soprattutto nessun 'politico' che ne ha realmente curato le sorti. La rinascita è assolutamente legata al risveglio delle coscienze locali, alla volontà collettiva di dare segnali di cambiamento, di rifiuto verso atteggiamenti che hanno offeso, in passato, la dignità e l'onore di una terra che parla invece di storia e di democrazia e soprattutto potrebbe diventare la 'punta di diamante' di un intero comprensorio turistico regionale. Tutto questo è possibile se realmente si lavora senza sosta nel pretendere attenzione e collaborazione per un reale progetto di rilancio. Le risorse ci sono e la Regione ha già fatto la sua parte, ma da sola non basta. Cambiare atteggiamento di fronte al malaffare significa restituire speranze e, perché no, certezze attraverso la fiducia nelle istituzioni"

    "In campagna elettorale si esasperano le posizioni, ma sarebbe molto saggio evitare di trascinare nelle polemiche del momento la sanità, settore storicamente cruciale nella politica del Paese e, di per sé, simbolo di un regionalismo quarantennale molto deludente e, per più versi, da riformare profondamente. Perciò, i rilievi mossi alla Giunta regionale in questo campo, appaiono strumentali ed elettoralistici". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra. "Anzitutto, perché si dimentica - prosegue Trematerra - l'oggettiva gravità dei problemi ereditati dalla Giunta Scopelliti e le problematiche, fortemente acuite nella scorsa legislatura, che l'attuale Giunta regionale ha dovuto, fin da subito, fronteggiare in un settore utilizzato, in oltre quattro decenni, alla stregua di un serbatoio elettorale. Se si pone mente ai cinque disastrosi anni della scorsa legislatura regionale e si fa anche un sommario raffronto con i tanti obiettivi conseguiti in questa fase e se, inoltre, si raffronta la leggerezza con cui veniva trattata la sanità e l'azione di razionalizzazione posta in essere dal 2010 ad oggi, ci si rende conto che le critiche al presidente Scopelliti fanno parte di un modo vecchio di guardare alla politica. L'Udc, su punti come questo, è sempre dell'avviso che occorrerebbe mettere assieme le energie di cui disponiamo per risolvere problemi annosi, piuttosto che consumarsi in sterili polemiche che lasciano incomprensioni e dividono le forze della Calabria. Se soltanto si pone mente alla forte determinazione messa in campo dal presidente Scopelliti nella sanità, un settore in cui i bilanci erano orali e i bilanci di tante aziende sanitarie carta straccia, allora forse si capirebbe che in questo campo davvero non serve la critica facile". "Solo in questa fase - prosegue Trematerra - si è avuta la quantificazione e la certezza debito. Un lavoro laborioso e per nulla facile, riconosciuto e certificato dai tavoli ministeriali romani, e grazie al quale si è consentito lo sblocco di risorse ferme da anni. Servono, al contrario, in questo delicatissimo settore, impegno sistematico, continuo, perseveranza nel frenare gli appetiti e buona volontà: tutti elementi, questi, che caratterizzano l'attuale Giunta regionale, la quale, senza incertezza alcuna, fin dal suo insediamento, ha intrapreso un'azione di pianificazione del sistema finora mai operata. Essere passati dai bilanci orali ad una fase di aggiornamento stringente della contabilità generale e all'emersione di un enorme debito pregresso, non è roba da poco; senza dire della capacità dimostrata di sbloccare ingentissime risorse che possono essere investiti in servizi per migliorare la qualità delle prestazioni socio sanitarie. Altrettanto dicasi per la riorganizzazione della rete ospedaliera dopo anni di promesse non mantenute. La sfida naturalmente non è vinta. E naturalmente, tuttora, la sanità calabrese ha bisogno di ulteriori accorgimenti e di altre riforme, ma la via della buona amministrazione è stata indicata. Il percorso per dare alla Calabria una buona sanità è stato tracciato, assieme al superamento della fase emergenziale che ha portato al commissariamento dopo anni di gestioni politiche unanimemente ritenute fallimentari. A volte le scelte assunte dall'attuale Giunta regionale, proprio per la radicalità di cui hanno avuto bisogno, sono stati decisamente impopolari, ma il compito della politica, specialmente oggi, è quello di creare il consenso necessario su alcune svolte strategiche senza le quali non ci resterebbe altro che leccarci le ferite". Per il segretario regionale dell'Udc "finita la stagione degli sprechi e della politica che manipolava le risorse pubbliche per catturare il consenso dei campanili sulle spalle della sanità, oggi siamo al tempo della nuova responsabilità; ed in tale direzione ne costituisce un esempio proprio l'essere riusciti a dotare la Calabria di una dignitosa riorganizzazione della rete ospedaliera che vede il pubblico ed il privato non più sovrapporsi ma dirigersi verso aree alternative e al tempo stesso sinergiche. L'auspicio, quindi, è di andarci piano, quando, forse ritenendo che i calabresi non abbiamo buona memoria, si vorrebbe far credere che alcune forze politiche sono portatrici di interessi generali ed altre esclusivamente di interessi particolari".

    L'Assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi - informa l'ufficio stampa della giunta regionale - ha replicato alle "stizzose affermazioni dell'ex ministro Bindi sulla volontà di rimuovere Scopelliti da commissario per l'attuazione del piano di rientro". "L'on. Bindi - ha sostenuto - ha perso un'altra occasione per tacere, evitando di parlare di argomenti che non conosce perché si trova catapultata in Calabria per soddisfare la bramosia di restare ancorata alla poltrona parlamentare. La sanità calabrese non è e non può essere oggetto di un intervento sporadico, a margine di una visita connotata dal facile propagandismo di natura elettorale che permea ormai ogni iniziativa del centrosinistra regionale. Bisognerebbe, invece, conoscere ogni singolo dettaglio della situazione di grave precarietà ereditata dal Governatore Scopelliti che, all'insediamento, in virtù del lavoro svolto nella precedente legislatura dai sodali della parlamentare toscana, ha trovato situazioni di sprechi inutili. La stessa forse ignora, o non è stata adeguatamente informata dai suoi suggeritori locali, che la gestione commissariale del Presidente Scopelliti, grazie anche all'eliminazione di sprechi e sperperi, ha permesso di ridurre il deficit del comparto sanitario da 254 a 70 milioni di euro, grazie ad un'adeguata azione di razionalizzazione. Un'attività onerosa che ha però consentito, dopo anni in cui la Calabria era conosciuta come la Regione del 'bilancio orale', di quantificare il debito pregresso del comparto. Ma non ci siamo limitati a questo in quanto, dopo aver faticosamente attuato il piano di rientro, il Presidente Scopelliti ha programmato la realizzazione di un nuovo percorso virtuoso, con tagli di spese inutili garantendo i servizi, con un nuovo disegno della rete che nel giro di poco tempo normalizzerà il settore e garantirà ai cittadini servizi qualificati e funzionali. Un piano operativo triennale che porterà la Calabria ad allinearsi, quanto a prestazioni e servizi territoriali, con le altre Regioni. Si tratta di un impegno di non poco conto che la gestione commissariale ha assolto in un clima ostile, grazie anche ai continui ed ingiustificati attacchi di una parte ben individuata delle rappresentanze sindacali. Un lavoro immane finalizzato alla riorganizzazione dei servizi ed alla riqualificazione dell'offerta sanitaria per garantire anche al cittadino calabrese il legittimo diritto alla salute". "Infine, ma non ultimo - ha concluso Caridi - con Scopelliti sono state riavviate le procedure per la costruzione dei 4 nuovi ospedali calabresi, ovvero Piana, Vibo, Sibaritide e Catanzaro. Un processo lungo, perché abbiamo ereditato disastri, ma i riconoscimenti ottenuti al Tavolo Massicci dimostrano come questa, piaccia o non piaccia all'onorevole Bindi, sia la strada giusta".

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