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    Franchino-Talarico, un DDL su tributo consorzi bonifica

     

     

    Franchino-Talarico, un DDL su tributo consorzi bonifica

    06 feb 13 "No ad un tributo ingiusto, quello imposto dai Consorzi di bonifica della Calabria ai proprietari di terreni che rientrano nei perimetri di loro competenza, anche se gli stessi non usufruiscono dei servizi erogati dagli stessi Consorzi". E' quanto prevede il contenuto di una proposta di legge di iniziativa popolare illustrata a Reggio dai consiglieri regionali Domenico Talarico (Idv) e Mario Franchino (Pd). All'incontro con i giornalisti moderato dal capo ufficio stampa del Consiglio regionale, Romano Pitaro, hanno partecipato Carmelo De Luca, presidente del Comitato per la modifica della legge 11/2003 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei consorzi di bonifica) ed il sindaco di Malvito, Giovanni Cristofaro, rappresentante dei sindaci che hanno aderito all'iniziativa. "Un tributo - ha detto Talarico - che rappresenta una autentica violazione di legge, perché stabilito in assenza dei cosiddetti piani di classifica, strumento indispensabile per l'emissione delle cartelle e quindi della tassa". Talarico, in proposito, ha definito la vicenda come il risultato di una grande disattenzione dell'Assemblea legislativa calabrese, ma anche di "superficialità da parte dell'Assessorato all'Agricoltura". "Spesso - ha rilevato Franchino - l'imposizione della tassa supera persino il valore catastale del terreno. Certo i Consorzi potrebbero avere qualche difficoltà sugli eventuali mancati introiti, ma siamo convinti che anche in questo settore siano necessarie grandi riforme. Undici Consorzi in Calabria forse sono un po' tanti, ma molti svolgono un lavoro necessario. Credo che sia importante, comunque, mantenere un decentramento in un settore estremamente produttivo come quello agricolo. Mentre il recupero delle risorse potrebbe avvenire attraverso la definizione, non ancora avviata, dei piani di classifica". "C'é inoltre da domandarsi poi - ha detto Talarico - come vengono spesi questi soldi, magari con nuove assunzioni, come ha fatto il Consorzio di Trebisacce dove, senza alcun atto pubblico sono stati assunti 20 operai a tempo indeterminato e 6 tra avvocati e ingegneri come dirigenti. Per questo riaffermiamo che si utile la riforma di questi Enti che deve essere immediatamente portata all'attenzione del Consiglio regionale".

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