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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    02 feb 13 "La campagna elettorale appena iniziata sembra già finita". E' quanto afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente. "Grande assente è la politica - prosegue Iaconetti - quella che si basa sul confronto e sul contatto con la gente. Fare Ambiente non darà i propri voti né per ideologia né per simpatia, ma solo a quella formazione politica che più di ogni altra saprà interpretare la tematica ambientale e ad oggi, a poco meno di un mese dal voto, i temi della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile rimangono fuori dal dibattito politico".

    "Con la promessa dell'apertura di due segreterie politiche, Domenico Scilipoti che passerà alla storia come il venduto che ha contribuito a danneggiare ulteriormente l'Italia e che continua ad offendere i calabresi". E' quanto si afferma in comunicato di Fli. "Stia sereno e tranquillo, la Calabria - prosegue la nota - non gli darà la possibilità di sedere al Senato della Repubblica, anche perché di senatori come lui l'Italia e la Calabria possono fare a meno. Le considerazioni e le analisi sulla 'ndrangheta sono semplice propaganda. Prima di toccare certe problematiche Scilipoti dovrebbe spiegare il perche' è stato candidato in Calabria".

    "La vicenda della Sorical - sostiene Andrea Di Martino, segretario regionale di Sel - dimostra come l'unico modo per tutelare un bene prezioso come l'acqua è avere una gestione interamente pubblica della risorsa idrica. Passare ad una gestione pubblica dei beni comuni e individuare in tempi rapidi una soluzione che garantisca il futuro occupazionale dei 265 lavoratori". "Il centrodestra di Scopelliti sta distruggendo anche le risorse più importanti della Calabria, ma il voto di febbraio servirà a chiudere un'esperienza negativa inviando un messaggio inequivocabile a chi si è arroccato nei palazzi, mentre tutto intorno frana".

    "Se da una parte Scopelliti e la sua giunta non brillano per la gestione della sanità, tra tagli imposti da un sistema collassato da una parte e immobilismo dettato da spiccioli equilibri politici dall'altro, il disastro di questo sistema sanitario non può essere imputato semplicemente e demagogicamente agli ultimi due anni di scelte". E' quanto si sostiene in una nota di Forza Nuova. "La giunta Loiero, appoggiata dal PD - prosegue la nota - con le sue logiche clientelari devastanti, le cronache giudiziarie di questi giorni lo stanno dimostrando, vedi vicenda Loiero -Petramala e vicenda infiltrazioni mafiose nell'Asp, ha contribuito non poco allo sfascio attuale".

    Il deputato Franco Laratta ha visitato i campi di lavoro agricolo stagionale della Sibaritide insieme ai responsabili della Cgil del comprensorio. "Circa 15 mila braccianti agricoli romeni, bulgari e magrebini - riporta una nota - da sempre giungono su questi campi per raccogliere in pieno inverno le clementine migliori d'Italia. Un esercito vero e proprio di uomini, donne e ragazzi. Ma grande parte di loro vengono sfruttati, malpagati o addirittura mai pagati. Vivono tra ruderi e vecchi garage, occupano case inagibili in zone franose, dormono ammassati su letti a castello tra mille carenze igieniche".

    "Bisogna rimettere in moto l'occupazione perché se non c'é economia non si può crescere". Lo ha detto il deputato del Pdl, Giuseppe Galati alla presentazione delle liste del Pdl a Lamezia Terme. "Il problema - ha aggiunto Galati - è sapere che Paese vogliamo e queste elezioni altro non sono che un giudizio su come si vuole che sia governata l'Italia a livello nazionale dopo l'incapacità di crescere del Paese che si è registrata con il Governo Monti". Il candidato Piero Aiello ha chiesto agli elettori "di essere giudicati, non sulle false promesse ma su quello che abbiamo prodotto sul territorio" mentre Mentre Maurizio Vento ha parlato di "mistificazioni della sinistra perché il Pdl era stato trattato male perché c'era c'era Scilipoti e nessuno ha fatto caso che in altre liste ci sono molti candidati non calabresi come, ad esempio, lo stesso Minniti che è calabrese al 50% in quanto vive ormai a Roma".

    "La politica nella quale i giovani Udc calabresi credono e per cui si impegnano con passione sul territorio è rappresentata dalla nobiltà d'animo e dalla voglia di fare di Andrea Bruni, il più giovane candidato dell'Udc alla Camera dei Deputati". E' quanto si sostiene in una nota dei Giovani Udc di Mendicino. "Siamo lieti di condurre, insieme all'amico Andrea - é scritto in una nota - una campagna elettorale dura ma che sarà sicuramente ricca di soddisfazioni. Lottare per la difesa del percorso di responsabilità intrapreso dal Governo Monti ci onora e ci riempie di orgoglio e garantirà un futuro migliore ai tanti giovani costretti ad abbandonare la propria terra".

    "Con l'oltranzismo, la demagogia e la chiusura pregiudiziale rispetto alla verifica di tutte le eventuali e reali soluzioni alternative, non si esce in nessun modo dalla gravissima emergenza rifiuti che sta rendendo ormai invivibile tutto questo territorio, in modo particolare le due città di Rossano e di Corigliano". E' quanto afferma il deputato Giovanni Dima. "Tuttavia, se non vi sono differenze di opinione, né potrebbero esserci, sulla necessità di recuperare un ritardo storico che ha responsabilità condivise e, quindi, sull'urgenza di costruire un modello di sviluppo sostenibile fondato su un ciclo virtuoso dei rifiuti - prosegue Dima - ci si continua purtroppo a dividere, da parte di qualche rappresentante istituzionale locale, sul come affrontare oggi l'emergenza della spazzatura che invade le strade e che soprattutto nell'Area Urbana ha raggiunto livelli intollerabili ed incivili".

    "Sono davvero singolari le dichiarazioni di chi, come Rosy Bindi, abituata alle comode poltrone romane più che al pratico lavoro sul campo e alla risoluzione di ataviche problematiche che affliggono la nostra terra, oggi si erge ad esperta delle questioni calabresi senza conoscere minimamente il territorio e senza accorgersi che non c'é più spazio per i sermoni dell'ultima ora". E' quanto affermano, in una nota congiunta, i coordinatori provinciali del Pdl, Nazzareno Salerno (Vibo), Wanda Ferro (Catanzaro), Simona Loizzo (Cosenza), Rocco Biasi (Reggio), in merito alle dichiarazioni rilasciate da Rosy Bindi in un'intervista a Calabria Ora in cui la presidente del Pd ha detto "dopo il voto rovesceremo Scopelliti". "Se proprio ci tiene, la Bindi - prosegue la nota dei coordinatori provinciali del Pdl - può produrre le sue vuote lezioni indirizzandole però ai toscani e non certo ai calabresi che hanno operato una scelta chiara e netta affidando al presidente Giuseppe Scopelliti la guida della nostra regione. A quanti diffondono l'allucinazione di una caduta del governo regionale, vanno ricordati i dati delle vittorie di Scopelliti, ma soprattutto quanto affetto abbiano i calabresi nei confronti di un presidente che è stato in grado di effettuare decisioni coraggiose e lungimiranti, ponendo riparo ai danni incalcolabili che la scellerata gestione di centrosinistra ha prodotto. Questo governo regionale, attraverso azioni concrete e mirate, ha allontanato ogni forma di influenza della 'ndrangheta e delle lobbies sulle istituzioni, facendo prevalere la legalita'. Forse i termini del successo del centrodestra alle ultime regionali, o anche alle elezioni amministrative, hanno indotto gli esponenti del Pd a rimuovere dalla propria memoria quanto accaduto negli anni scorsi, quando non si riusciva nemmeno a quantificare i debiti del settore sanitario, quando la paralisi amministrativa era all'ordine del giorno, quando gli assessori venivano sostituiti a tamburo battente, quando le risse interne imponevano di congelare l'esistente, quando l'immagine della Calabria era compromessa dalle notizie non veritiere diffuse dagli assessori regionali, quando in sintesi l'implosione di quella coalizione politica ha aggravato il ritardo di sviluppo". "Prima di lanciarsi in avventati commenti sugli altri partiti - prosegue la nota - la Bindi dovrebbe quindi esaminare attentamente la situazione del suo partito, costantemente nel caos e per questo assuefatto al commissariamento. Probabilmente l'avvio di una nuova stagione in Calabria dà fastidio ad una parte del Pd che èlegato ai poteri forti. E', d'altra parte, impossibile ascoltare la ritrovata parola di chi non si è mai occupato della nostra regione e adesso tenta di utilizzarla per ottenere la solita poltrona. La Bindi, che ha avuto modo di essere al governo, dovrebbe spiegarci cosa ha prodotto per la Calabria, come si è manifestato il suo impegno per la crescita sociale ed economica calabrese, o semplicemente in che modo è stata vicina alla nostra terra. Siamo convinti che i nostri concittadini sappiano chi veramente ha a cuore il futuro di questa regione e chi invece vuole carpirne i consensi per poi allontanarsi e dedicarsi a ben altre faccende, e, proprio per questo, siamo fiduciosi in una nuova vittoria del centrodestra che sarà una ulteriore conferma della voglia di riscatto dei calabresi".

    "Dal Sud e dalla Calabria può e deve partire un'azione politica di attenzione all'infanzia e all'adolescenza. I dati sulla condizione dei minori in questa parte d'Italia sono allarmanti e non possono essere ignorati". Lo ha detto Rosy Bindi, presidente dell'assemblea nazionale del Pd e capolista in Calabria per la Camera concludendo a Reggio il convegno "Infanzia. SOS Calabria", organizzato dal Forum infanzia e adolescenza del Pd. "Povertà minorile, disagio e abbandono scolastico - ha aggiunto Bindi - sono strettamente collegati non solo alle condizioni delle famiglie di provenienza ma costituiscono anche la premessa del coinvolgimento di troppi ragazzi in ambienti e attività micro e macro criminali, altra grave piaga che attanaglia questo territorio. Contrastare queste criticità vuol dire infrastrutturare civicamente la nostra democrazia. Va restituito a tutti i bambini il diritto di cittadinanza. Da Reggio, grazie anche al contributo del Forum infanzia e adolescenza del Pd, lanciamo questa sfida per un nuovo welfare, più inclusivo e a misura di famiglia. Lo stato sociale non significa fare la carità o avere compassione per i poveri ma promuovere il loro riscatto e accompagnare così anche la crescita di tutto il Paese. E la destra è stata sempre ostile alle politiche sociali, ha progressivamente smantellato i presidi di cittadinanza del nostro Paese e non saranno le promesse elettorali di Berlusconi a far ricredere gli italiani, soprattutto qui in Calabria e nel Mezzogiorno, sempre penalizzato dai patti di potere con la Lega".

    "Il centrosinistra continua a fare molto rumore per la mia candidatura in Calabria, facendo finta di dimenticarsi della candidatura di Rosy Bindi, che non solo non è calabrese ma ha anche avuto il coraggio, dopo 20 anni di presenza in Parlamento, di chiedere una deroga pur di non perdere la poltrona a Montecitorio". A dirlo è stato Domenico Scilipoti candidato al Senato per il Pdl rispondendo alle polemiche del centrosinistra sulla sua candidatura in Calabria. "Con la candidatura della Bindi - ha aggiunto - il Pd manca di rispetto ai calabresi imponendo l'ennesimo candidato che una volta eletto tornerà a Roma dimenticandosi dei calabresi. Io, se eletto, non solo intendo lasciare il 40% del mio stipendio in Calabria ma trasferirò in questa regione la mia residenza". "Ho grande ammirazione - ha proseguito Scilipoti che stamani ha partecipato, a Lamezia Terme, alla presentazione delle liste di Pdl di Camera e Senato in Calabria alla presenza del presidente della Regione e coordinatore del Pdl calabrese Giuseppe Scopelliti - per coloro i quali hanno rappresentato e rappresentano il Pdl in Calabria".

    "Prima di tutto vorrei rivolgere un ringraziamento a Scilipoti per la sua presenza qui stamattina". A dirlo è stato il presidente della Regione Calabria e coordinatore del Pdl calabrese Giuseppe Scopelliti, concludendo la manifestazione durante la quale sono state presentate, a Lamezia Terme, le liste del Pdl di Camera e Senato in Calabria. "Si sono inventati la presenza di Scilipoti - ha aggiunto Scopelliti riferendosi al centrosinistra - per nascondere ciò che hanno fatto loro. Minniti, ad esempio, non si può definire un calabrese, anzi. Invece di parlare di Scilipoti, si dovrebbe parlare di quelli che, eletti in Calabria, hanno tradito il loro mandato elettorale e, nonostante tutto, non sono stati neanche ricandidati dai rispettivi partiti". Scopelliti ha anche criticato gli "scienziati dell'antimafia": "Sui presunti personaggi dell'antimafia - ha sottolineato - la dichiarazione di Fini sulla mancata ricandidatura di qualche parlamentare apre uno spaccato inquietante".

    "A D'Attorre che dice di non capire, perché realmente non capisce, gli spieghiamo noi cosa è successo nella sanità con le assunzioni di persone vicine alla 'ndrangheta''. Lo ha detto il presidente della Regione e coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Scopelliti, intervenendo alla presentazione dei candidati calabresi del Pdl a Camera e Senato. "Chi ha preceduto Aiello nella guida all'assessorato - ha aggiunto - e mi riferisco al comunista Michelangelo Tripodi, ci ha lasciato un buco di 100 milioni di euro ed oggi ci sono Comuni ed imprese che attendono di essere pagati. Questo dopo aver fatto realizzare opere senza averne i soldi, fosse capitato a noi qualcuno avrebbe ipotizzato il voto di scambio". Scopelliti ha poi sostenuto che con il Governo Monti "si è registrato un impoverimento totale dei nostri territori ed una frenata dell'economia". Infine, un riferimento alla sanità: "Tutto quello che si sta facendo - ha detto - lo si fa per uscire dalla situazione in cui siamo e noi stiamo dando il segnale di chi sta investendo senza fare clientela perché il nostro impegno è realizzare progetti che tendono a migliorare la vita dei calabresi e a portare i grandi interventi, come il centro protesi Inail a Lamezia che apriremo entro il 2013"

    "Questa regione ha urgente bisogno di voltare pagina rispetto all'immagine che viene proiettata sui media nazionali. Si pensi a due episodi, di diversa natura, che sono tra i più letti e commentati sui siti di informazione nazionale: da un lato il disastro di Sibari dall'altro il collaboratore di Scopelliti, invalido e cestista". Lo afferma, in una nota, il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre. "Perché - ha aggiunto - dobbiamo apparire come un popolo che si tiene questa classe dirigente che non solo non risolve i problemi ma dà questi spettacoli? Il presidente della Regione continua a fare dichiarazioni strampalate su me, su altri esponenti politici del centrosinistra. Denunci notizie di reato se ne è a conoscenza, per il resto lasci perdere, io non ho bisogno di alcuna spiegazione da parte sua. Si preoccupi piuttosto di far togliere un po' di immondizia dalle strade della Calabria, renda conto ai sindaci delle condizioni drammatiche in cui la Calabria si trova, dell'assenza di un credibile piano dei rifiuti e del perché rischiamo di trovarci in una situazione perfino peggiore della Campania di qualche anno fa. Noi vogliamo spostare l'attenzione della campagna elettorale su queste cose concrete". (

    I responsabili regionali dei partiti che compongono la coalizione di centrosinistra "Italia Bene Comune" che sostiene Pierluigi Bersani premier, Alfredo D'Attorre (Pd), Luigi Incarnato (Psi), Andrea Di Martino, Giuseppe Carrozza, Angelo Broccolo e Giampaolo Schiumerini (Sel) sono stati in visita stamani agli scavi archeologici di Sibari. La delegazione è stata accolta da alcuni amministratori comunali, gli assessori Paola Grosso, Valentina Conte e Antonino Mungo, assieme al consigliere comunale Salvatore Tricoci, in assenza del sindaco Giovanni Papasso, fuori città per impegni istituzionali. "Abbiamo voluto questa visita - hanno spiegato i componenti della delegazione della coalizione di centrosinistra - perché ci è sembrata doverosa non soltanto per venire a verificare gli impegni assunti dal Governo nazionale in ordine alle emergenza, ma soprattutto per prenderci degli impegni per il futuro in questo territorio: trasformare questo dramma in un'opportunità di valorizzazione stabile di questo grande giacimento culturale. La cultura non è un vezzo ma una risorsa". "Dobbiamo fare della cultura - ha aggiunto D'Attorre - una opportunità di sviluppo per la Calabria e per la Sibaritide, in maniera tale da alimentare sviluppo e conseguentemente creare le condizioni per nuovi posti di lavoro". "La nostra presenza non è per circostanza elettorale - ha sostenuto Incarnato - noi siamo legati a questo territorio. Bisogna fare in modo che simili tragedie non si ripetano più. In Calabria c'é un problema di manutenzione degli argini dei fiumi e giocoforza si registrano simili tragedie . Cassano All'Ionio e Gioia Tauro sono essenziali per lo sviluppo della Calabria. Tutelare queste aree strategiche significa aiutare la Calabria a rilanciarsi". "Guardare quelle immagini degli scavi sommersi dall'acqua prima e dal fango adesso è stato un elemento di tristezza - ha spiegato Di Martino - il sito di Sibari dovrebbe essere un patrimonio per l'Italia e l'Europa tutta. Qui è nata la civiltà. Credo che nel prossimo Parlamento dovrebbe essere lanciata da noi altri l'idea di Sibari patrimonio dell'umanità. Purtroppo questa classe dirigente in Calabria ha dimenticato l'immenso patrimonio artistico che possiede la Calabria e che lo stesso potrebbe fornire opportunità nuove di sviluppo".

    "'Gli avvoltoi hanno fame' è il titolo di un film del 1970, diretto da Don Siegel con protagonista Clint Eastwood, ma potrebbe ben descrivere l'attuale processione ipocrita di esponenti della schiatta politico-amministrativa regionale sul luogo del misfatto, leggasi allagamento dell'area archeologica di Sibari". E' quanto afferma, in una nota, Bachisio Canu, candidato alla Camera del MoVimento 5Stelle. Un fatto - prosegue Canu - "causato dalla negligenza colpevole di quella stessa pletora di brillanti rappresentanti, sempre tristemente uguale nel tempo: sarà una coincidenza la contestuale mancanza di ogni minima accortezza nella gestione del territorio negli ultimi vent'anni, sia che si parli di dissesto idrogeologico che di emergenza ambientale ovvero di trascuratezza del nostro immenso patrimonio archeologico? Qualche indizio concordante Sherlock Holmes l'avrebbe sicuramente trovato, soprattutto alla luce della valutazione della sincerità dell'interesse manifestato da codesti simpatici rapaci, il cui unico intento è quello di mantenere il più possibile integro il pacchetto di voti da gestire in vista del prossimo appuntamento elettorale, scopo in virtù del quale recitano la classica pantomima del compare affranto e a disposizione". "Cosa possiamo dire, disinteressatamente - sostiene ancora Canu - ai cittadini di Cassano ed ai loro rappresentanti, che vedono mortificato questo patrimonio dal valore inestimabile, per tutta la Calabria, sito sul loro territorio? Cercheremo, da semplici cittadini, di fare proposte, oltre alla giusta pressione, affinché possa venire valorizzata questa formidabile risorsa culturale in un contesto autenticamente turistico ovvero come espressione della storia nei secoli del popolo calabrese, e ciò anche dopo le elezioni".

    "Oggi la lettura dei giornali offre un quadro desolante del Pd calabrese nonostante l'evidente simpatia con cui tale partito è generalmente trattato dalla stampa". Lo afferma Jole Santelli, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. "La capolista alla Camera, Rosy Bindi - sostiene Santelli - ammette candidamente non solo di non conoscere la situazione della regione in cui dovrebbe essere la massima espressione per il Pd, ma anche di snobbare lo stesso quadro dirigente del suo partito. Lamenta assenza di comunicazione sui problemi calabresi e da vicepresidente della Camera dei deputati e da Presidente del Pd evidentemente o non si è mai interessata o non è mai stata informata, per cui dovrebbe guardare maggiormente all'interno del suo partito. Il commissario-candidato straniero D'Attorre, intanto, scivola sulla classica buccia di banana, e da 'maestrino' invita il Governatore Scopelliti a denunciare alla magistratura le contestate assunzioni nella sanità. Qualcuno dovrebbe avvisarlo che all'Asp di Cosenza c'é già la commissione d'accesso antimafia e che la magistratura sta conducendo un'indagine proprio sulle assunzioni fatte all'Asp che, per una parte, sembrerebbero riconducibili alla criminalità organizzata". "E se D'Attorre vuole ancora saperne di più - prosegue la parlamentare - gli ricordiamo la particolare circostanza relativa alle elezioni provinciali del 2009, quando a sostegno di Oliverio fu presentata una lista della 'gestione sanitaria'. I candidati del Pd vorrebbero usare il tema sanità come strumento propagandistico. Forse è per il coraggio di denunciare determinate vicende che il Pd raccoglie le firme contro Scopelliti nella sua qualità di Commissario della sanità: evidentemente la sinistra ha paura che vengano a galla le vergognose e inquietanti logiche perverse che hanno contraddistinto la loro gestione della sanità. Quindi stia tranquillo D'Attorre, perché prossimamente saranno gli organi competenti a fare i nomi e i cognomi che chiede. Il Commissario del Pd deve essere consapevole che non sempre il suo centrosinistra può restare impunito".

    "Dopo lunghi anni di ambiguità centrista non è proprio un successo quello di Casini che è stato costretto a mettersi sotto la tutela di Mario Monti". Lo ha detto Enza Bruno Bossio, candidata Pd alla Camera dei deputati parlando - come riferisce un comunicato - ad un'iniziativa a San Marco Argentano. "Se Casini e l'Udc avessero avuto politicamente ragione - prosegue Bruno Bossio - la loro proiezione politica oggi doveva essere ben'altra. In queste elezioni, di fatto, non perseguono l'obiettivo di far affermare un programma di governo capace di porre le condizioni per la fuoriuscita dalla crisi dell'Italia dalla crisi ma sono impegnati in un tentativo di utilizzare i loro voti per impedire la stabilità del governo soprattutto attraverso il voto al Senato e poter contrattare così una loro rendita di potere. L'evidente debolezza di Casini è ancor più amplificata dalla contraddizione di Monti che, se nei mesi passati si è affermato in Europa come elemento di stabilità, oggi a quella stessa Europa si presenta come il vero fattore di instabilità. Tutto ciò in una regione come la Calabria diviene addirittura farsesco, se è vero come è vero che i moderati sono chiamati a pronunciarsi o a favore dell'Udc o a favore di Scopelliti". "Ormai è giunta l'ora - sostiene ancora Bruno Bossio - che l'Udc decida: dentro o fuori il governo regionale. Non si possono ingannare i calabresi e pensare magari che tutto possa procedere come se niente fosse successo dopo le elezioni. A maggior ragione, alla luce del fallimento dell'esperienza dell'attuale governo regionale, sarebbe un atto di trasparenza democratica se l'Udc chiedesse il voto sulle basi di una inevitabile chiarezza politica".

    - "Sono inconcepibili e non più accettabili le continue ed annose criticità che rasentano un vero e proprio allarme sanitario, soprattutto in un contesto storico in cui l'accesso all'acqua potabile è considerato nel novero dei diritti umani. E' inquietante che l'acqua dell'Alaco, il bacino artificiale di cui si serve buona parte del territorio Vibonese e di altre province, possa essere contaminata dal benzene, con tutti i pericoli e i disagi per i cittadini che stanno lì a testimoniare il netto fallimento del progetto di gestione dell'acqua potabile calabrese attraverso la Sorical". E' quanto ha affermato il consigliere regionale del Pd Bruno Censore - riferisce un comunicato - a margine di una iniziativa politica organizzata a Dasà, comune "che in queste ore - prosegue la nota - sta vivendo forti disagi stante l'ordinanza di sospensione dell'utilizzo di acqua a scopi umani". "Bisogna tenere alti i controlli e vanno esperite tutte le verifiche - è scritto nel comunicato - al fine di tranquillizzare la popolazione e fare chiarezza su una questione che potrebbe avere contorni allarmanti. Come Pd e come minoranza in seno al Consiglio regionale avevamo proposto l'istituzione di una Commissione consiliare di inchiesta sul sistema idrico integrato in Calabria e sulla attività della Sorical per scoperchiare il fallimento di un progetto e lo sperpero di risorse, ma Scopelliti e la maggioranza di centrodestra hanno sottovalutato il problema". "Resto dell'avviso - ha concluso Censore - che sia necessaria una riforma al fine di intervenire in maniera strutturale perché l'attuale situazione produce solo inammissibili criticità, con l'acqua che da risorsa e potenziale fattore di sviluppo in Calabria rischia di diventare un pericolo e un bene primario non più fruibile. Va interamente ripensata la gestione dell'acqua come risorsa pubblica, attraverso un sistema che ne garantisca fruibilità, diminuisca gli sprechi e che, soprattutto, sia ad esclusivo vantaggio dei cittadini e non solo di pochi"

    La presidente dell'Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi, capolista dei democratici in Calabria alla Camera e Marco Minniti, capolista al Senato, hanno visitato nel pomeriggio il carcere a custodia attenuata di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria. A darne notizia è un comunicato dei due parlamentari. "La struttura è entrata in funzione nel 2004 come carcere all'avanguardia, basato su un progetto avanzato di coinvolgimento dei detenuti nelle attività lavorative - prosegue la nota - ma attualmente è chiusa e non utilizzata. Al termine della visita Bindi e Minniti, che hanno anche incontrato con gli amministratori locali e gli esponenti del comitato che chiede la riapertura, hanno ribadito l'impegno del Pd perché la struttura torni quanto prima in funzione, assicurando una adeguata pianta organica del personale". "Il ministero intervenga. Nella straordinaria drammaticità della situazione penitenziaria italiana, resa esplosiva da un cronico sovraffollamento, il carcere di Laureana - hanno sottolineato Bindi e Minniti - deve tornare ad essere esempio concreto di rispetto della dignità della persona detenuta e della funzione rieducativa che la nostra Costituzione affida agli istituti di pena".

    "Questa mattina abbiamo voluto essere a Sibari, come responsabili regionali dei partiti della coalizione che sostiene la candidatura a premier di Pierluigi Bersani e 'l'Italia bene comuné, per assumerci un doppio impegno". E' quanto afferma, in una nota, il commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre. "Non solo - prosegue D'Attorre - per seguire passo dopo passo l'emergenza, e quindi vigilare affinché almeno il governo nazionale tenga fede agli impegni che ha assunto per rimuovere l'acqua, il fango, i detriti dal sito archeologico e restituirlo allo stato ex ante. Ma soprattutto per prenderci degli impegni per il futuro in questo territorio: trasformare il dramma vissuto in un'opportunità di valorizzazione stabile di questo grande giacimento culturale. Per fare in modo che l'attenzione nazionale che si è accesa su Sibari possa essere utilizzata come risorsa per la valorizzazione turistica, stabile e strutturale, di questo grande giacimento culturale. Lo abbiamo fatto sulla base di una convinzione: il centrosinistra volterà pagina, farà una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto ad una impostazione della destra che con Tremonti, nell'ultimo decennio, aveva detto che con la cultura non si mangia. Una destra allergica alla cultura che ha massacrato di tagli questo settore". "Noi oggi abbiamo ribadito l'impegno del centrosinistra con Bersani - conclude D'Attorre - a ridare dignità e centralità alle politiche culturali concepite anche come sviluppo, lavoro e creazione di nuova e qualificata occupazione"

    "Prendiamo atto del notevole ritardo con cui l'on. Bindi si è resa conto che esiste il porto di Gioia Tauro con enormi potenzialità ancora non sfruttate". Lo afferma l'assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi in merito, è scritto in una nota, alle "dichiarazioni rilasciate dall'ex ministro al termine della visita, dallo spudorato sapore elettorale, effettuata all'autorità portuale". "Alla capolista catapultata dal nord a guidare le schiere del centrosinistra", prosegue la nota, Caridi ricorda che "per il governo regionale guidato dal Presidente Scopelliti il porto di Gioia Tauro è già una priorità e, come tale, viene trattata anche nell'agenda politica della Giunta. Non sarà quindi necessario aspettare la venuta messianica del nuovo ipotetico governo paventato dalla Bindi per valorizzare il porto e farlo diventare, come in effetti è, una risorsa e non un problema da risolvere. Un'azione già avviata con la sottoscrizione di un accordo di programma quadro per il polo logistico intermodale di Gioia Tauro che prevede un investimento di oltre 450 milioni di euro per la realizzazione di interventi nell'area e su parte del territorio della regione Calabria". "Le opere previste dall'accordo - afferma Caridi - riguardano lavori di consolidamento dei fondali del canale portuale di Gioia Tauro e di adeguamento delle banchine; la realizzazione di capannoni e reti elettriche nell'area portuale; adeguamenti di tratti di banchine e la realizzazione del nuovo terminal intermodale; un sistema di incentivi per le imprese del polo logistico intermodale che riguardano anche l'efficienza energetica e l'uso delle fonti rinnovabili; la creazione di un centro servizi e accoglienza ai marittimi; infrastrutture di ricerca e laboratori, servizi di telecomunicazione a banda larga. Un chiaro segnale della forte volontà della giunta regionale di rivolgere l'attenzione al porto di Gioia Tauro, nel quadro di un ampio piano di azioni messe in campo, per valorizzare uno scalo portuale strategico non solo per il territorio calabrese ma per tutto il Paese". "Un impegno - aggiunge Caridi - che è sempre proseguito e che alla fine dello scorso anno ha altresì prodotto la sottoscrizione di un Accordo di Programma finalizzato alla promozione ed allo sviluppo del Porto di Gioia Tauro, con uno stanziamento di 8,5 milioni di euro, di cui 5 milioni finanziati dalla Regione e 3,5 milioni finanziati dall'Autorità Portuale. Un accordo che contempla azioni per incentivare lo sviluppo e l'accrescimento dei servizi portuali, al fine di rendere lo scalo maggiormente accessibile e competitivo, e prevede una serie di obiettivi di sviluppo. Tra questi, la realizzazione di operazioni di marketing tendenti a fidelizzare gli operatori del Porto e facilitare una connessione più rapida delle merci da e per il porto, in un momento di grave crisi del trasporto marittimo mondiale. Il piano, inoltre, si prefigge di potenziare i servizi diintermodalità, promuovendo un maggiore utilizzo della rete ferroviaria da parte delle imprese. Anche a tal fine sono stati predisposti i contratti di investimento, con la destinazione di importanti risorse, altro passaggio fondamentale per lo sviluppo dell'area, che consentirà di recuperare l'area del retroporto per valorizzare uno snodo in grado di creare crescita a tutto il territorio regionale". "Ne emerge anche - conclude Antonio Caridi - la grande collaborazione e sinergia istituzionale che sta producendo risultati importanti e rappresenta un vero e proprio modello anche per le altre realtà italiane. La conferma che, a livello infrastrutturale il porto di Gioia Tauro non ha nulla da invidiare a nessuna realtà europea e con gli interventi già programmati, con o senza l'intervento dell'on. Bindi, in tempi ragionevoli questa realtà avrà delle importantissime ricadute positive"

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