Gruppo PD Regione "Manovra bilancio è gracile"- Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Gruppo PD Regione "Manovra bilancio è gracile"

18 dic 13 "La manovra di bilancio, licenziata dalla Giunta Regionale ed approvata a maggioranza dalla competente Commissione Consiliare, è gracile sotto il profilo finanziario, economico e sociale e presenta profili che suscitano non poche perplessità e preoccupazioni". E' quanto si afferma in una nota del Gruppo Regionale del Partito Democratico. "Nel documento, che per come denunciato dall'intero mondo delle rappresentanze calabresi è stato predisposto senza alcuna concertazione e senza alcun coinvolgimento - prosegue la nota del gruppo del Pd di Palazzo Campanella - non sono assolutamente contemplate adeguate politiche sociali, ritenute, invece, indispensabili, soprattutto, nell'attuale momento di crisi, né sono presenti azioni di supporto al mondo del lavoro. Non vengono prese in considerazione in alcuno modo, in altri termini, le grandi emergenze della Calabria. Se la gravità della vicenda degli Lpu ed Lsu si è attenuata, ciò è dovuto, infatti, all'impegno del Governo Letta, sollecitato fortemente dalle forze politiche ed in modo particolare dal Pd". "Nella manovra di bilancio - aggiunge - sono presenti, inoltre, tagli netti e verticali, sia per quanto attiene la sanità (più di duemila posti letto in meno, la riduzione delle postazioni di elisoccorso ed il mancato finanziamento del servizio post acuzie) che per ciò che concerne il trasporto pubblico locale, per il quale è stata decisa una decurtazione dei finanziamenti pari a circa il 10%, con il conseguente aggravio di spese per il cittadino-utente. Anche le spese obbligatorie, quali quelle relative alla formazione professionale, sono state talmente ridotte da non consentire neppure un minimo di gestione. Siamo davanti, in poche parole, ad un provvedimento iniquo, che non affronta minimamente le questioni più acute attualmente nel panorama calabrese, attinenti al settore dei trasporti, al sostegno alla piccola e media impresa, al mondo giovanile per il primo impiego ed alla famiglia. E' desolante, tra l'altro, notare come il documento non contenga alcuna previsione per il futuro e nessuna indicazione circa le risorse disponibili, atteso che le difficoltà economiche impongono che le risorse debbano essere reperite dai fondi strutturali europei e quindi dalla programmazione Por 2014 2020". Il gruppo del Pd in Consiglio regionale evidenzia inoltre che "in questo contesto è doveroso evidenziare che gli obiettivi prioritari della programmazione nazionale e comunitaria puntano sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica, settori in cui è assolutamente fallimentare l'azione politico-amministrativa portata avanti dal centrodestra, come dimostra, tra l'altro, la chiusura dei distretti tecnologici. Si conferma, invece, anche in questa circostanza la scarsa capacità di spesa della Regione, che non può essere giustificata con vincoli del patto di stabilità, ma è soprattutto il frutto di una Regione accentratrice, che non ha attivato alcun processo di decentramento verso i sistemi locali ed i territori. Un Ente sempre più appesantito dalla gestione che, al contrario, dovrebbe programmare, legiferare e controllare come proposto dal Pd con un organico disegno di legge. Siamo di fronte ad una Calabria che ha fame di lavoro, di servizi, in cui sono presenti nuove e vecchie povertà che aumentano drammaticamente, mentre la Regione accumula residui attivi, non riuscendo a spendere le risorse a disposizione. Su questo aspetto, che rappresenta una contraddizione insostenibile, il gruppo del Pd ha presentato in commissione un emendamento, che è stato bocciato, teso a predisporre un piano straordinario per accelerare i processi e l'individuazione degli attori della spesa". "I democratici, pertanto - conclude la nota stampa del gruppo regionale del Partito Democratico - non potranno che spendersi in una battaglia politica di carattere generale in aula, opponendosi rigorosamente a questa manovra di bilancio, immagine ancora più sfocata di un Dpfr gracilissimo, privo di visione per la Calabria del futuro e che nulla dice sul lavoro, sulle infrastrutture, sul turismo, sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica".