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    Sindacati "Rivisitare bilancio Regione in chiave lavoro"

     

     

    Sindacati "Rivisitare bilancio Regione in chiave lavoro"

    17 dic 13 ''Un atto di fondamentale importanza come quello dell'approvazione del bilancio regionale avrebbe necessitato di un maggiore coinvolgimento delle forze sociali attraverso momenti preventivi di confronto e di concertazione''. E' quanto affermano i segretari generali Cgil, Cisl e Uil della Calabria, Michele Gravano, Paolo Tramonti e Roberto Castagna in riferimento all'atto politico-amministrativo che sarà portato giovedì prossimo all'esame del Consiglio regionale. ''A questo proposito - proseguono - va ricordato come il sindacato confederale ha sempre manifestato piena disponibilità a confrontarsi al fine di sostenere politiche e provvedimenti in grado di invertire la tendenza, tenendo conto che i tagli nei trasferimenti statali operati in questi ultimi anni hanno accentuato ancor di più la drammatica condizione economica e sociale in cui continua a versare la nostra Regione. Preoccupa in questo senso come nell'attuale manovra non trovino adeguata e completa copertura intere categorie di lavoratori che continuano a vivere nell'incertezza economica ed occupazionale. Per Cgil, Cisl e Uil è arrivato il momento di mettere in campo provvedimenti strutturali riavviando prioritariamente il percorso di riforme di Enti e Società regionali. Così come occorre accelerare nel processo di contenimento della spesa, di riduzione dei costi improduttivi e dei tagli agli sprechi indirizzando tutte le risorse, ordinarie e comunitarie, ad un piano di interventi orientati alla crescita economica, al sostegno delle attività produttive, alla creazione di nuova occupazione e al miglioramento della qualità della vita''. Nello specifico, è scritto in una nota, Cgil, Cisl e Uil ritengono opzioni strategiche irrinunciabili "il piano straordinario del lavoro che punti all'aumento consistente dell'occupazione attraverso l'emersione del lavoro nero, l'attivazione di politiche attive per il lavoro rivolte a disoccupati e inoccupati, percettori di ammortizzatori sociale in deroga utilizzando tutte le risorse disponibili; l'adeguato finanziamento di tutte le leggi regionali relative al bacino del precariato calabrese, Lsu-Lpu-Legge 15, Legge 28, al fine di evitare quanto accaduto in termini di mancata copertura finanziaria durante il 2013, che ha generato disagi e tensioni; una politica di interventi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico, di sostegno allo sviluppo del settore agricolo, anche attraverso l'indispensabile imputazione sui relativi capitoli di bilancio di livelli adeguati di risorse per il settore idraulico-forestale, per l'Arsac, per i lavoratori delle Comunità montane, per i sorveglianti idraulici, per i lavoratori dell'ex Fondo sollievo, per i Consorzi di bonifica e per i lavoratori dell'Associazione allevatori, al fine di dare certezze e prospettive ai lavoratori per il 2014 e nel contempo recuperare le risorse necessarie ad erogare le spettanze 2013 non ancora percepite''. ''Nello specifico - proseguono i sindacalisti - Cgil, Cisl e Uil ritengono che la riduzione del finanziamento per il settore della forestazione che viene sensibilmente decurtato, anche in ragione della riduzione del Fondo ordinario nazionale, deve essere rivista, onde consentire di dare adeguate certezze e prospettive al settore. Parimenti, risulta totalmente insufficiente la prevista copertura finanziaria per la legge 8/2005 art 1, ex Fondo Sollievo, così come insufficienti sono le risorse per Legge Regionale del 19/10/2009 n.31 Norme per il reclutamento del personale-Presidi idraulici. Cgil, Cisl e Uil chiedono il ripristino dei fondi per trasporto pubblico locale, evitando gli incrementi tariffari previsti, prevedendo la gratuità del trasporto pubblico per i pensionati. Così come va definito un Piano sociale regionale integrato con il Piano sanitario, unitamente alla definizione dei Leps, al fine di consentire una programmazione organica degli interventi. In questo quadro va data assoluta priorità alla copertura finanziaria delle leggi (in primis quelle sulla 'non autosufficienza') che ancora oggi non trovano pratica attuazione. Inoltre Cgil, Cisl e Uil rinnovano la richiesta di provvedimenti mirati a ridurre la pressione fiscale attraverso l'introduzione di principi di progressività del prelievo oltre che agire sul sistema dell'esenzioni per offrire migliori tutele alla fasce deboli della nostra popolazione''. ''Per questi motivi - concludono i sindacalisti - Cgil, Cisl e Uil, facendo seguito a quanto esposto in sede di audizione presso la competente Commissione consiliare, chiedono al Consiglio regionale una profonda rivisitazione della legge di Bilancio che permetta di fronteggiare le tante emergenze sociali e nel contempo aprire prospettive di rilancio per il lavoro e l'occupazione''.

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