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    Consiglieri regionali PD: Saltato il banco ella sanità, debito oltre quanto detto

     

     

    Consiglieri regionali PD: Saltato il banco ella sanità, debito oltre quanto detto

    12 dic 13 "E' saltato il banco della sanità calabrese. Bisognerebbe rifare i conti perché il debito è molto al di là di quello che è stato detto". E' l'allarme lanciato a Reggio dai consiglieri del Pd Carlo Guccione, Demetrio Naccari Carlizzi e Nino De Gaetano. "Preoccupa, in particolare - ha spiegato Naccari Carlizzi - la situazione dell'Asp 5 di Reggio Calabria che si trova in una sorta di anarchia contabile caratterizzata dall'assenza o dalla tardiva approvazione dei documenti contabili. Situazione drammaticamente confermata, di recente, anche da una lettera del presidente del Collegio dei revisori dei Conti ai vertici dell'Azienda, nella quale si sottolinea la difficoltà a valutare nel Bilancio 2011 la voce 'Debiti da regolarizzare su pignoramenti assegnati', esposta per un importo che sfiora i 400 mln di euro, 'che rappresenta - è scritto nella missiva - i mandati di pagamento effettuati, ma non ancora contabilmente imputati e regolarizzati sui creditori che hanno proceduto giudizialmente al recupero del credito mediante procedure esecutive"'. "Mandati - ha aggiunto Naccari Carlizzi - che i revisori, mancando un dettaglio dei singoli pagamenti, non sono in grado di computare alla 'sola sorte capitale del debito', oppure agli 'oneri ed accessori' che influenzano il conto economico e conseguentemente il risultato di esercizio. Un comportamento gestionale sul quale abbiamo più volte chiesto delucidazioni attraverso ripetute interrogazioni in Consiglio che, come hanno evidenziato gli stessi revisori, rappresenta una situazione patrimoniale non veritiera". "Cosa fa - si sono chiesti i tre consiglieri - il tavolo Massicci? Davanti a questi dati dovrebbe avere un sussulto di dignità contabile e chiedere chiarimenti". "Credo che la vicenda dell'Asp di Reggio - ha sostenuto Guccione - non sia un caso isolato ma riguardi l'intera regione. Bisogna rifare i conti e di questo se ne sta accorgendo anche il tavolo Massicci che nel verbale dello scorso 4 dicembre, ha chiesto delucidazioni sul principio contabile adottato dall'Asp di Reggio Calabria. In Calabria si sta andando avanti con un piano di rientro scaduto il 31 dicembre 2012. Il nuovo piano operativo 2013-2015 è stato bocciato per la quinta volta. Questo vuol dire che si sta procedendo senza gli obiettivi, un anno in cui è regnata l'anarchia e non sono stati individuati gli obiettivi, e rispetto ai quali non è possibile nemmeno fare i bilanci. In Calabria, ultima nella classifica europea, non risultano garantiti i Lea, i livelli essenziali di assistenza. Ed in tre anni di sacrifici non si è riusciti a risanare il debito. Si nomini, dunque, un nuovo Commissario". De Gaetano, nel sottolineare il "fallimento del piano di rientro della sanità", ha segnalato la situazione di difficoltà di molti ospedali. "Melito Porto Salvo -ha detto - è in pre-chiusura, Locri è al disastro, Gioia Tauro e Polistena in grande difficoltà con reparti che vengono chiusi a causa dell'impossibilità di rimpiazzare il personale che va via".

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