Corbelli "Spari a P. Chigi, politica ha il dovere di interrogarsi" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Corbelli "Spari a P. Chigi, politica ha il dovere di interrogarsi"

28 apr 13 "Condanno nettamente l'atto di violenza del disoccupato calabrese, Luigi Preiti, ed esprimo solidarietà ai due carabinieri e al passante rimasti feriti, ma invito a non considerare un mostro o un criminale il muratore di Rosarno. Bisogna chiedersi semmai il perché di questo folle gesto, perché proprio davanti Montecitorio, il giorno del giuramento del nuovo Governo". E' quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. "E' necessario e doveroso chiedersi il perché del gesto violento del disoccupato calabrese - prosegue Corbelli - perché una persona normale, non criminale e non malata, di una famiglia perbene, di onesti lavoratori, decide di rovinarsi la vita andando davanti a Palazzo Chigi a sparare a due carabinieri e a tentare di togliersi la vita. Perché questo gesto disperato davanti al Palazzo simbolo del potere proprio il giorno del giuramento del nuovo Governo, quello dell'inciucio che ha tradito la fiducia di milioni di elettori. Perché la sua protesta Luigi Preiti non l'ha fatta nel suo paese in Calabria, perché ha deciso di partire dalla sua regione e arrivare fino a Roma e scegliere il luogo simbolo della (mala)politica? E' facile e comodo adesso dire che si tratta di un gesto folle". "La politica di fronte a gesti così gravi ed eclatanti - prosegue Corbelli - ha il dovere di interrogarsi e chiedersi se la responsabilità di quanto accaduto è solo di quest'uomo o di chi invece, siede nelle istituzioni e utilizza il potere, arrivando a rinnegare anche la propria storia con alleanze politiche ignobili e contronatura, solo per difendere i propri interessi e quelli dei poteri forti, delle grandi lobbies, a discapito della povera gente, delle categorie più deboli ed emarginate".