Nesssuna intesa tra Regione e Fondazione Campanella - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nesssuna intesa tra Regione e Fondazione Campanella

24 apr 13 Ancora nessun'intesa tra Regione e università "Magna Graecia" sul futuro della Fondazione "Tommaso Campanella", il centro per la ricerca e la cura dei tumori di Catanzaro che rischia la chiusura senza un accordo tra i due soci fondatori che dia attuazione alla legge regionale n. 63 del 2012. Nella notte, al termine di una lunghissima riunione nel Dipartimento regionale Salute, il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, il rettore dell'ateneo catanzarese, Aldo Quattrone e il sub commissario per l'attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario, Luciano Pezzi, hanno rimandato di nuovo la firma dell'intesa e definito alcuni passaggi da compiere nelle prossime due settimane per verificare l'impatto, anche in termini economici, del nuovo assetto, che prevede il trasferimento delle unità non oncologiche della Fondazione all'azienda ospedaliera universitaria "Mater Domini". "Abbiamo deciso di istituire una commissione paritetica - ha detto Scopelliti al termine dell'incontro - che possa verificare nel giro di 15 giorni i costi complessivi di quest'operazione e della struttura che dovrà supportare l'azienda Mater Domini. Bisogna capire, poi, che chi paga il disavanzo è la Regione e qui c'é un debito importante, che è di circa 27 milioni di euro. Con il generale Pezzi abbiamo anche dato la disponibilità nella fase di start-up, così come chiede il rettore, di dare alcune mensilità raddoppiate in modo da agevolare la fase di implementazione delle nuove attività". "C'é la nostra volontà massima di chiudere questa partita - ha proseguito il presidente della Regione - per dare una risposta ai lavoratori, anche se è comprensibile la cautela dell'università che deve affrontare una nuova stagione e ha bisogno nel dettaglio di elementi tali da non commettere passi falsi. Spero che questa vicenda si possa chiudere veramente in poco tempo perché altrimenti corriamo il rischio di non dimostrare efficienza nella pubblica amministrazione". Il governatore Scopelliti ha annunciato che, nel corso del Consiglio regionale di lunedì 29, sarà approvata una modifica della legge regionale n. 63 "con l'aggiunta di un comma per agevolare ancor di più questo percorso" e ha sottolineato che l'attività della Fondazione, nonostante le difficoltà, può andare avanti, "e con i 4 milioni e mezzo che abbiamo erogato si può alleggerire la situazione e dare respiro. E' inammissibile - ha proseguito Scopelliti - che i nuovi ricoveri vengano bloccati per una comunicazione dei revisori dei conti ai primari. Il gruppo dirigente, che è delegato a rappresentare la Regione, deve garantire la governabilità della struttura e il funzionamento, si deve assumere le sue responsabilità. E anche dal tavolo è emerso che dietro c'é stata una manovra per creare tensione e allarmismo". Il rettore Quattrone, dal canto suo, ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a non firmare l'intesa. "Al momento - ha detto - la proposta d'accordo ha molti aspetti normativi non definiti, che non tutelano l'università per le unità operative e non tutelano il personale della Fondazione Campanella che in queste unità dovrebbe lavorare attraverso meccanismi convenzionali. La mancanza di finanziamenti adeguati e di normative adatte alle convenzioni per l'utilizzo del personale della Fondazione non mi hanno consentito di firmare un'intesa sicura". "Il personale - ha sostenuto ancora Quattrone - in parte continuerebbe a lavorare per la Fondazione e, in parte, dovrebbe prestare la sua opera per l'azienda Mater Domini ma al momento attuale non ci sono le condizioni per essere sicuri che ciò possa accadere. Io come rettore non me la sono sentita di sottoscrivere un accordo perché è mio dovere tutelare la Campanella e l'università e sino a quando le condizioni non sono certe dal punto di vista economico e normativo il rischio rimane".