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    Principe incontra Cgil, sinergie per alunni disabili a scuola

     

     

    Principe incontra Cgil, sinergie per alunni disabili a scuola

    23 apr 13 Le problematiche relative ai servizi di integrazione scolastica in favore degli alunni diversamente abili sono state al centro dell'incontro svoltosi tra Sandro Principe, capogruppo del PD al Consiglio regionale ed una rappresentanza della Fp-Cgil comprensoriale e regionale, guidata dal segretario Antonio Schiavelli, accompagnato da una nutrita delegazione di lavoratrici, addette ai servizi di integrazione scolastica. "I rappresentanti sindacali - è scritto in una nota - hanno innanzitutto espresso a Sandro Principe la forte preoccupazione per la situazione di grande incertezza che si registra nel settore, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse adeguate per l'espletamento dei servizi. In Calabria ed in Provincia di Cosenza, infatti, non si è ancora dato attuazione alla legge 104/92 ed all'art. 139 del decreto legislativo 112/98, sull'handicap e sulla garanzia del diritto allo studio agli alunni diversamente abili, che attribuiscono, peraltro, alle Province ed ai Comuni i compiti e le funzioni concernenti l'assistenza. L'assenza di una normativa regionale chiara ed esplicita in merito, hanno sottolineato i rappresentanti della Fp-Cgil, che ha creato conflitti di competenza anche tra i vari assessorati, ha prodotto una grave carenza nei servizi di integrazione scolastica e sociale che ha messo a rischio il sacrosanto diritto allo studio degli studenti diversamente abili, incentivandone la dispersione. Le prassi amministrative seguite dai vari Enti locali sono molto variegate; alcuni Enti agiscono con fondi propri o attraverso finanziamenti regionali, altri, come la Provincia di Cosenza che ha sospeso il servizio da tre anni nelle scuole superiori, non erogano nessun servizio, mentre alcuni Comuni hanno istituzionalizzato il servizio con appalto esterno. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato con forza i dati relativi alla popolazione scolastica, che presentano, un indice elevato di alunni diversabili, costretti a vivere la loro condizione nell'incertezza e nella precarietà dei servizi; al contempo si è tenuto ad evidenziare la qualificata professionalità specialistica che si registra nel settore, con una occupazione al femminile di centinaia di lavoratrici, anch'esse costrette a vivere nella precarietà, nell'incertezza e nella minaccia di licenziamenti". "Per risolvere il problema - ha affermato Principe nel corso dell'incontro - occorre istituire una sinergia tra tutte le Istituzioni. Ed, invero, il complesso normativo vigente in Calabria, solo se applicato con la logica del buon senso e della buona volontà, potrà essere nell'immediato il punto di riferimento per la risoluzione della questione. I diritti degli studenti sono sanciti con chiarezza, così come le competenze della Provincia e dei Comuni e della stessa Regione in ordine alle politiche sociali ed al diritto allo studio. La via maestra da seguire per definire e portare a soluzione la problematica doveva e dovrà essere una legge regionale attuativa della legge 104/92, il cui spirito comunque si può recuperare con idonei provvedimenti legislativi ed amministrativi. Da subito, però vanno applicate con intelligenza le norme vigenti ed utilizzati al meglio e con specifica destinazione i fondi europei rimodulati attraverso le iniziative assunte dal ministro Barca, che vanno nella direzione della non autosufficienza, dell'infanzia e dei giovani. Categorie in cui si collocano gli studenti diversamente abili per la loro condizione e per la loro età". Principe, conclude la nota, ha informato, comunque, i rappresentanti sindacali e delle lavoratrici che nel progetto di legge sulla istruzione presentato dal Gruppo del Pd, la problematica è stata adeguatamente affrontata. I Democratici presenti nell'assemblea di Palazzo Campanella si batteranno, quindi, affinché il progetto di legge sia rapidamente esaminato dalla Commissione competente e, successivamente, dall'Aula, poiché, conclude la nota, "é indubbio che le Istituzioni debbono difendere la dignità degli studenti diversamente abili, garantendo i servizi necessari per poter soddisfare il loro diritto allo studio"

     

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