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    Magarò "Crisi rischia di offrire sviluppo a malaffare"

     

     

    Magarò "Crisi rischia di offrire sviluppo a malaffare"

    19 apr 13 "C'é un rapporto stretto e diretto tra la difficoltà di accesso al credito e l'usura, intensificato ulteriormente dalla sofferenza in cui versano le imprese, in questo periodo di contrazione". Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro', intervenendo, stamane, al convegno promosso da Sportello Sos Imprese, a Vibo Valentia sul tema "rapporto banca impresa - Difficoltà di accesso al credito". "La crisi - ha aggiunto - rischia di tradursi in un'ulteriore occasione di espansione per l'economia sommersa e illegale e offrire l'opportunità alle cosche, che dispongono di ingenti capitali e di grande liquidità, di "ripulire" denaro proveniente da attività illecita. Rispetto ad una situazione allarmante, che rischia di degenerare e ingrossare, ulteriormente, il potere di controllo delle mafie sull'economia, non sono sufficienti le denunce, ma occorre riconvertire il sistema creditizio e delle banche. Da anni il settore del credito mostra i segni di un'incapacità profonda: quella cioé di non riuscire più ad assolvere alla sua originaria funzione, irretito nelle maglia strettissime di un meccanismo finanziario distorto e di un sistema produttivo che non riesce a stare al passo dei mercati ipercompetitivi e altamente speculativi". "A questo punto - ribadisce Magarò - non basta solo la denuncia se, nel contempo non si è disposti a mettere in discussione il sistema bancario e del credito che, evidentemente, non assolve più alla originaria funzione. C'é un meccanismo che si è inceppato e un' altro che è completamente distorto. Dobbiamo chiedere al sistema bancario e a quello creditizio di ritornare alla propria originaria funzione: la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito devono tornare ad essere funzioni di interesse pubblico, per i cittadini, quindi e non contro di essi". "Il periodo storico e sociale che stiamo vivendo - ha concluso il Presidente della Commissione regionale - ci impone una riflessione profonda sulla necessità di riconvertire i sistemi e i processi, quelli economici e finanziari sono tra questi, che sono sfuggiti al controllo di tutti. Si tratta di rimettere al centro l'uomo, la sua dignità i suoi bisogni. E' un passaggio obbligato se vogliamo uscire dall'empasse in cui ci troviamo e ridare slancio al sistema produttivo delle piccole imprese che da decenni hanno retto il sistema economico del nostro paese".

     

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