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    Paolini "Sulla sanità basta chiacchiere, occorrono atti concreti"

     

     

    Paolini "Sulla sanità basta chiacchiere, occorrono atti concreti"

    12 apr 13"Abbiamo letto l’interrogazione dei consiglieri regionali PD su “accreditamenti, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private” e salutiamo con soddisfazione l’arrivo di politici che su questi temi sollecitiamo da oltre quindici anni. Meglio tardi che mai". E' quanto afferma in una nota Enzo Paolini. "Hanno ragione, gli interroganti, -aggiunge Paolini- quando dicono che i decreti relativi a requisiti organizzativi non consentono applicazioni discrezionali e che i chiarimenti servono quando forniscono regole esecutive omogenee ed eque. Hanno ragione soprattutto quando dicono che la fissazione dei budgets annuali per strutture sanitarie accreditate private e per ospedali pubblici avviene in palese e tragicomico ritardo (il piano “preventivo” del 2012 è stato deliberato…a dicembre 2012!) e per di più in maniera totalmente allergica a qualsiasi motivazione in ordine alle specifiche e singole assegnazioni. L’AIOP ha impugnato il decreto della Giunta regionale n. 189/2012 che ha ripartito il fondo e che è purtroppo sfuggita alla compagine consiliare PD.- Alla quale va segnalato un ulteriore aspetto contenuto nel decreto 189/2012 e che rende la Calabria distante ed anzi avulsa dai più basilari principi costituzionali e che meriterebbe una altra interrogazione. E’ quello che riguarda la previsione della sospensione di tutti i pagamenti “spettanti” in caso di contenzioso attivato contro la Regione o le ASP. E’ detto proprio così: “spettanti”. Dunque per i commissari della sanità calabrese qualora un cittadino o una azienda volesse far valutare ad un Giudice della Repubblica Italiana la sussistenza di eventuali suoi diritti, ad essi sarebbero subito sospesi tutti i pagamenti “spettanti”, (non quelli in discussione o incerti, no, proprio quelli “spettanti”), fino alla definizione della causa. Ciò per molti anni. Una previsione chiaramente ritorsiva, ricattatoria, estorsiva e chi più ne ha più ne metta.- Con tanti saluti ai decreti sul pagamento dei debiti, alla riduzione della morosità, alla “lotta ai ritardi delle pubbliche amministrazioni”. Chissenefrega. Qui siamo al medioevo: se parli non ti pago. E basta.- Siamo certi che i consiglieri del PD considerino questo atto come l’ennesima prova di una prassi e di una classa politica per le quali la democrazia ed i diritti sono un optional e che governa come se la collettività governata fosse rinchiusa in una caserma dove i generali comandano ed i soldati ubbidiscono. E se parlano finiscono agli arresti. Solo che la Calabria non è una caserma ed i generali inadeguati e devastatori del sistema sanitario devono tornare da dove sono venuti. E’ tempo di dire basta. Amici del PD, sveglia. I convegni ed i dibattiti non sono sufficienti. Occorrono atti concreti. In Consiglio regionale, e nelle piazze".

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