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    Provincia non più in grado di anticipare stipendi personale trasferito da Regione

     

     

    Provincia Cosenza non più in grado di anticipare stipendi personale trasferito da Regione

    04 apr 13 Due incontri, uno dopo l'altro. Il primo a mezzogiorno, presso la Sala-Giunta, con le rappresentanze sindacali unitarie; il secondo alle 15 nel Salone degli Specchi con il personale trasferito dalla Regione alla Provincia di Cosenza (236 lavoratori) a seguito della legge 34 del 2002. In entrambi i casi ha introdotto i lavori il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio affiancato dal Direttore Generale dell'ente Antonio Molinari. "Con sofferenza - ha esordito Oliverio rivolgendosi prima ai sindacalisti e poi ai lavoratori - siamo costretti a comunicarvi che, dal primo maggio prossimo, non saremo più in grado di anticipare gli stipendi del personale regionale trasferito alla Provincia (legge 34/2002). Fino ad oggi abbiamo anticipato circa 20 milioni di euro. Ora abbiamo davanti a noi una situazione economico-finanziaria gravissima che non è più possibile fronteggiare e che non ci consente di operare ulteriori anticipazioni di cassa. Nonostante le decine di iniziative intraprese, i numerosi viaggi del nostro Direttore Generale a Catanzaro, le lettere e i telegrammi da noi inviati a Scopelliti e agli assessori competenti, ci siamo trovati davanti ad un vero e proprio 'muro di gomma'". "Durante le festività natalizie, alla presenza di Scopelliti e dell'assessore Mancini - ha aggiunto - abbiamo avuto un incontro nel corso del quale la struttura regionale è stata invitata a risolvere definitivamente, insieme alla nostra struttura provinciale, una situazione incresciosa che si trascina ormai da troppo tempo. In quell'occasione io stesso avevo proposto di redigere un atto transattivo del riconoscimento del debito maturato dalla Regione nei confronti della Provincia. Da quel momento, però, non abbiamo saputo più nulla. Il 13 marzo scorso sono tornato a scrivere l'ennesima lettera di sollecitazione a Scopelliti per definire gli emolumenti stipendiari e previdenziali spettanti al personale trasferito in virtù di quanto previsto dalla legge 34/2002 anticipati dalla Provincia ed anche questa volta non ho ricevuto nessuna risposta. A nulla è servito che il Consiglio regionale, nella seduta del 9 ottobre del 2012, avesse approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale 'si impegnava a chiedere al Presidente della Giunta regionale e alla stessa Giunta il trasferimento delle risorse finora anticipate e mai erogate all'Amministrazione provinciale di Cosenza nel pieno rispetto della Legge 34/02'; non contano nulla le pubbliche dichiarazioni di disponibilità rilasciate sulla stampa dallo stesso presidente della Regione Scopelliti a risolvere la vicenda; a niente è valso che il Consiglio provinciale, per ben due volte, avesse deciso all'unanimità di restituire funzioni e personale alla Regione e, nel contempo, di attivare tutte le iniziative a tutela dell'Ente e degli stessi lavoratori". Oliverio ha evidenziato inoltre che "il 28 marzo scorso ho inviato un telegramma al Governatore della Calabria attraverso cui l'ho informato della nostra determinazione a tutelare le ragioni dell'ente e del personale interessato e ad investire di questa grave situazione la Corte dei Conti, la Ragioneria dello Stato ed il Ministero della Funzione Pubblica, in quanto la Provincia di Cosenza non è più nelle condizioni amministrative di assicurare l'anticipazione degli emolumenti al personale. Questo è l'ultimo atto di una vicenda che sconcerta e lascia l'amaro in bocca. Ci conforta non poco il fatto che sulla nostra posizione si sia registrato l'unanime consenso della conferenza dei capigruppo provinciali a proseguire sulla strada intrapresa". "Nei prossimi giorni - conclude Oliverio - convocheremo il Consiglio provinciale perché assuma tutte le iniziative idonee per difendere e tutelare l'ente da noi amministrato".

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