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    Nicolò,"Nella Locride i rischia pericolosa deriva"

     

     

    Nicolò,"Nella Locride i rischia pericolosa deriva"

    02 apr 13 "La drammatica crisi che investe la locride non può rimanere oltre senza risposte: infrastrutture e servizi civili, reti di comunicazione, agricoltura specialistica, ambiente, sono questioni che la politica deve porre, con determinazione, al centro delle necessarie richieste al Parlamento ed al Governo nazionale. Un'attenzione particolare, altrimenti c'é il rischio di una pericolosa deriva anti istituzionale dagli sbocchi imprevedibili". Lo afferma, in una dichiarazione, il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. "Legalità, democrazia, rispetto dei diritti, sicurezza - sostiene Nicolò - senza una forte ed unitaria iniziativa, rischiano di svuotarsi di significato, di diventare parole senza senso rispetto ai bisogni inevasi. Dalla locride le richieste di aiuto e di interventi di sviluppo giungono ormai quotidianamente sugli organi di informazione: singoli amministratori locali, associazioni, la Chiesa, un unico coro che ripropone la medesima tonalità: senza sviluppo si muore. E' una sfida che non può essere soltanto sostenuta dalle comunità locridee, ma deve trovare impegnata l'intera classe dirigente politica calabrese. Tuttavia la crescita non può affermarsi senza legalità e dunque non basta l'intervento dello Stato, molto apprezzato, ma finora improntato essenzialmente alla prevenzione e repressione dei reati". "Peraltro - prosegue Nicolò - è doloroso e drammatico constatare come le attività di indagine della magistratura e delle forze dell'ordine coinvolgano sempre di più la presenza di giovanissimi tra gli indagati e gli arrestati, segno tangibile di profondo malessere sociale. In questo quadro è ineluttabile e urgente il varo di un robusto piano d'urto anticrisi, di interventi di rilancio e di fruibilità piena del territorio, che fissi in tempi rapidi, innanzitutto, il completamento delle infrastrutture cantierate, come l'ammodernamento e la messa in sicurezza della statale 106 ionica. Parimenti, bisogna dare corso alla costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, impianti sportivi e l'adozione di misure idonee a protezione delle spiagge e del mare, vanto ed attrazione della Locride". A giudizio del vicepresidente del Consiglio regionale "é necessario intervenire anche sul breve e medio periodo, partendo dalle potenzialità che la locride offre ancora: il termalismo, la promozione dei beni archeologici e delle produzioni agro-silvo-pastorali. Sono una buona base di rilancio se accompagnati da una costante azione di marketing, di pubblicità mirata, stimolando tour operator e strutture ricettive locali con politiche di sostegno orientate a catturare l'interesse del turismo di qualità, più disposto a soddisfare curiosità storiche, apprezzare antiche civiltà, cogliendo anche l'occasione di diradare la pessima immagine di una Locride, della Calabria intera, come terra solo di ndrangheta e niente altro".

     

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