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    Il PD apre la Conferenza sul Sud a Lamezia, presente Bersani

     

     

    Il PD apre la Conferenza sul Sud a Lamezia, presente Bersani

    29 set 12 Alla presenza del segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, si è aperta a Lamezia Terme la conferenza nazionale per il Mezzogiorno del Partito democratico. Ad aprire i lavori, il commissario regionale del partito calabrese, Alfredo D'Attorre, che ha parlato della Calabria come di "una terra di straordinarie risorse". D'Attorre, rivolgendosi alla platea, ha sottolineato che "parlando del sud parliamo del destino dell'Italia e del suo futuro in Europa. Qui più che altrove, in questa frontiera drammaticamente difficile, si pensa di ricostruire un'alleanza e qui più che altrove si spera che discorso politico possa dimostrare che nel cuore della nuova Europa possa starci l'Italia intera, il sud, e soprattutto la Calabria. C'é un sud a più facce, una di queste è fatta di forze vive cui il Pd vuole mettersi al servizio per un progetto di riscatto civile. Qui in Calabria si stanno mettendo in moto nuove energie e chi ha portato questa terra in queste condizioni non può permettersi di parlare". Nel concludere il suo intervento, il commissario regionale del Pd calabrese ha evidenziato che "solo se regge il sud c'é una possibilità di ricostruzione per l'Italia e c'é un sud più credibile".

    Auguri a Berlusconi: "Rivolgo un augurio personale a Berlusconi, accompagnato però da un invito: si riposi un po', ha già dato". Pierluigi Bersani si è rivolto così al leader del Pdl, che oggi compie come lui gli anni, nel corso dei festeggiamenti che gli sono stati riservati a Lamezia Terme durante la conferenza sul Mezzogiorno. "Quello che so - ha aggiunto - è che Berlusconi l'anno scorso era al Governo e oggi non è più così". "Gli anni, come si vede, - ha aggiunto Bersani - non passano invano". Bersani è stato festeggiato a Lamezia, con un'iniziativa organizzata a sua insaputa e che lui poi ha detto di avere "gradito moltissimo", con una grande torta con la scritta "Auguri Pierluigi". Al segretario del Pd, inoltre, è stata donata un'opera orafa raffigurante la colonna di Hera Lacinia di Crotone.

    Apertura lavori da Ranieri. "Il Mezzogiorno può diventare la vera realtà di rilancio per l'Italia". Lo ha affermato il responsabile nazionale del Pd per il Mezzogiorno, Umberto Ranieri, aprendo i lavori della conferenza nazionale per il Mezzogiorno del Pd in corso Lamezia Terme. "E' indispensabile - ha aggiunto - una nuova strategia per condurre una battaglia per il sud, ma non sulla vecchia riedizione del meridionalismo perché la sfida è portare a coerenza lo sviluppo del sud che non è una realtà tutta stagnante in mano della criminalità organizzata. Ci sono anche realtà positive ed anche la Chiesa sembra avere assunto una posizione diversa rispetto al passato. Serve un'alleanza per le riforme che vada al di là delle schermaglie tra i partiti e che contrasti la successione del sudismo che pensa che il rimedio sia imitare la Lega. Chi lo fa propone una identità chiusa ecco perché in Sicilia ci battiamo perché il nostro candidato proceda. Occorre una rigenerazione della politica e vanno introdotti antidoti alla intermediazione politica fino alla ineleggibilità di amministratori locali che hanno portato al dissesto finanziario. C'é bisogno di un segno di razionalizzazione e di una riforma del regionalismo. Il Pd penso che possa mettersi alla testa di questo nuovo movimento e si deve procedere al rinnovamento del Pd che nel sud non deve essere una casta, una sovrastruttura parassitaria, ma una corrente di governo che sta dalla parte degli uomini e delle donne". "Noi - ha sostenuto Ranieri - vogliamo ripartire dalle nuove generazioni meridionali, in un Mezzogiorno che rimane l'area più giovane del Paese ed evitando che questi giovani siano costretti o alla resa o a subire o a fuggire. Il Pd accetta la sfida e pone come centrale l'impegno per il riscatto del Mezzogiorno pur tra tante difficoltà. La questione meridionale deve diventare un problema dell'Europa ed il fulcro della questione mediterranea. Non è colpa del sud se l'Italia non ha crescita ma è perché il Paese così com'é non riesce ad affrontare la sfida globale. Il sud, inoltre, non deve essere considerato il capro espiatorio del mancato sviluppo del Paese. Se le regioni del nord hanno perso terreno non è per colpa della distribuzione delle risorse al Mezzogiorno. La nostra proposta è che si crei un equilibrio tra nord e sud ed un'integrazione più forte tra queste due aree del Paese".

    No a preferenze in legge elettorale e basta monogruppi. "Noi le preferenze non le gradiamo perché non vogliamo Batman. E basta con i monogruppi alla Scilipoti. In più vogliamo la parità di genere, con un 50% di candidati uomini e 50% donne. Una questione di cui nessuno parla. Queste le nostre proposte in materia di legge elettorale sulla quale vorremmo che ci fosse un po' di attenzione". Lo ha detto a Lamezia Terme il segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Sulla nuova legge elettorale - ha aggiunto Bersani - noi del Pd abbiamo le idee molto chiare e formuliamo proposte precise. La nuova legge elettorale deve dare a chi vince la possibilità di governare. In più la frantumazione e la balcanizzazione con un proporzionale secco ci porterebbe al disastro. Queste, mi chiedo, sono cose del Pd o sono cose dell'Italia?". "In ogni caso - ha aggiunto Bersani - noi la maggioranza in Parlamento non ce l'abbiamo quindi non è nelle nostre mani l'esito di questa situazione. Quello che vogliamo è che le nostre proposte siano valutate".

    Governo ponga fiducia su corruzione e chiudiamo. "Il Governo metta la fiducia sulla legge anticorruzione e chiudiamola lì". Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a margine della conferenza nazionale per il Mezzogiorno. "Non possiamo sentirci dire tutti i giorni - ha aggiunto - che il Parlamento non è in condizione di approvare questa legge". "Il Governo - ha aggiunto Bersani - ha posto mille volte la fiducia anche su fatti minori. La metta anche su questo testo, allora, senza preoccupazioni e senza tentennamenti".

    Occupiamoci del sud. "Basta parlare di Monti bis. Parliamo piuttosto di sud, visto che siamo qui per questo". E' la risposta stizzita data da Pierluigi Bersani a chi a Lamezia Terme gli ha rivolto una domanda sulla possibilità di un governo Monti bis. "Non possiamo affrontare tutti i giorni - ha aggiunto Bersani - questo argomento. Adesso basta".

    Nord non può fare da solo. "Negli ultimi dieci anni abbiamo coltivato un'idea assurda: che il nord poteva fare da solo liberandosi dalla zavorra del sud. Ma non può essere così". Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, parlando con i giornalisti a margine della conferenza nazionale per il Mezzogiorno del partito sul tema "Con il sud ricostruiamo l'Italia". "Il risultato di questa politica - ha aggiunto Bersani - come era ovvio è stato che mentre il sud si allontana dal nord, il nord si allontana dall'Europa. Perché noi siamo assolutamente interconnessi, siamo un Paese. E quindi occorre che dal sud venga una proposta per l'Italia che dica: non è una questione di soldi ma una questione di riforme che piacciano anche al nord ma che siano assolutamente meridionaliste". "Partiamo dunque da un sud - ha detto ancora Bersani - che parla all'Italia e cerchiamo di convincere tutti che nessuno si salva da solo, né in Europa né in Italia. E questo lo diciamo come Pd a Lamezia Terme e a Varese".

    Su Reggio Calabria intervenga Governo. "La Calabria non è fuori dall'Europa. A proposito del Comune di Reggio Calabria mi aspetto che il Governo faccia quello che deve fare". Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rispondendo ad una domanda sull'eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Reggio Calabria. "In Calabria - ha aggiunto - siamo di fronte a situazioni inaccettabili perché la democrazia va messa su basi di legalità".

    Organizzo i progressisti. "Io non sto facendo alcuna alleanza con Casini. Io sto organizzando il campo dei progressisti". Lo ha detto a Lamezia Terme il segretario del Pd Pierluigi Bersani. "La mia è una proposta - ha aggiunto - aperta al confronto con tutti coloro che sono fortemente europeisti, che vogliono il rispetto della Costituzione e che intendono contrastare il populismo, il leghismo e il berlusconismo".

    Bindi "Legalità e lavoro": "Il Pd vuole puntare sul Mezzogiorno perché ritiene che non sia possibile tenere fuori dai processi produttivi e dalla coesione sociale venti milioni di persone". Lo ha detto il presidente dell'Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi oggi a Lamezia Terme per la conferenza nazionale del partito sul Mezzogiorno. "Non accade così - ha aggiunto - in nessun altro Paese al mondo. In Europa, almeno. E, quindi, noi dobbiamo investire al sud, dobbiamo scommettere sulla legalità del sud, dobbiamo riporre al centro il lavoro e dobbiamo soprattutto chiamare a nuova responsabilità la classe politica che in qualche modo è corresponsabile di una situazione così grave. Solo un partito forte ed una classe politica davvero rinnovata nella mentalità, nel modo di concepire il rapporto con una società debole, un'economia debole qual'é quella del Mezzogiorno, potrà davvero riuscire a riscattare questa terra. Il partito è a disposizione di questo a partire da sé stesso convinto che esso stesso ha delle responsabilità. Il Mezzogiorno deve tornare al centro degli investimenti. Non è il potere che crea consenso, il potere rischia di mantenere in piedi soltanto una classe dirigente che non è all'altezza della sfida che dobbiamo compiere. Occorre il consenso vero basato sulla capacità di risolvere i problemi". "C'é un unico modo - ha concluso Rosy Bindi - per combattere l'illegalità ed è quello di fare apparire questa terra come la terra dove si può applicare la Costituzione. La sanità è oggetto di scambio politico e troppa gente ci ha rimesso la vita. Se non si interviene in maniera seria non si sbloccherà questa situazione".

    Bindi "Anche nostre responsabilità al Sud". "Non è possibile che ci siano tante città del sud commissariate. Anche noi abbiamo le nostre responsabilità". E' quanto ha sostenuto il presidente dell'Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi oggi a Lamezia Terme per la conferenza nazionale del partito sul Mezzogiorno. "Non siamo stati anche noi entusiasti e convinti ed abbiamo pensato che bastasse il potere? In Sicilia - ha aggiunto - vinceremo le elezioni se gli elettori si dimenticheranno che noi abbiamo sostenuto Lombardo. La consegna da fare alla nuova generazione che avanza è che ce la farà se non sarà una cooptazione della vecchia classe dirigente".

    Letta "Giunta Scopelliti se ne vada". "Non è possibile che la Calabria sia tenuta sotto un giogo ed è inimmaginabile che possa reggere con una classe politica così". A dirlo è stato il vice segretario del Pd Enrico Letta oggi a Lamezia Terme alla Conferenza nazionale del partito sul Mezzogiorno. "Prima questo governo regionale se ne va - ha aggiunto - e sarà meglio per la Calabria tutta. Il Pd è in grado si sfidare il governo di centrodestra e può dare alla Calabria quello che merita"

    Letta "Bersani unisce". "L'Italia del dopo Berlusconi è un'Italia che si è frantumata e noi abbiamo bisogno di ciò che unisce e il Pd unisce e Bersani è la persona che unisce". Lo ha detto il vice segretario del Pd Enrico Letta, intervenendo, a Lamezia Terme alla Conferenza nazionale del partito sul Mezzogiorno. "Se a noi interessa soltanto rompere - ha aggiunto - dove andiamo? Noi dobbiamo unire per guardare al futuro che è un futuro non più scontato per tutti. Da soli nel mondo non ci vanno nemmeno i tedeschi ma ci possiamo andare solo tutti insieme. Sbagliamo se definiamo la crisi del mezzogiorno come una crisi economico-finanziaria. E' invece una crisi politica. Uno degli errori fatti in questi anni è la riforma del titolo quinto della Costituzione. Noi ci giochiamo il futuro sull'orgoglio del Pd e tutti gli altri partiti dovrebbero invidiarci: abbiamo dimostrato che si guarda lungo, che c'é una classe dirigente che si è espressa e si è espressa anche in maniera forte". "Noi siamo qui a Lamezia Terme ed è il partito nazionale che è qui. Contemporaneamente la Lega si riunisce a Torino e ripete stancamente un modello che è fallito. In questi 18 anni, però, si è tentato di fare delle cose che sono state fatte come il credito d'imposta che deve essere ripreso. Napolitano è riuscito a tenere insieme un Paese che stava saltando. Se fosse rimasto Berlusconi al governo dell'Italia quel Consiglio europeo avrebbe tirato fuori dal cassetto l'euro uno e l'euro due e la Lega avrebbe diviso l'Italia in due. Noi, invece, abbiamo unito l'Italia. Bisogna puntare sul turismo, sull'utilizzo dei fondi strutturali europei. L'unica Regione che è sempre riuscita ad ottenere i risultati è la Basilicata che ha un presidente del Pd. Dobbiamo essere fino in fondo in contrapposizione all'idea leghista".

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