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    Centro-destra Reggio "Politica strumentale danneggia la città"

     

     

    Centro-destra Reggio "Politica strumentale danneggia la città"

    17 set 12 "In momenti delicati come quello attuale per la città di Reggio Calabria avremmo preferito, da parte dell'opposizione, un atteggiamento politico ben diverso. Ci domandiamo, e sappiamo bene a chi giova questo gioco allo sfascio, che non fa affatto il bene per la città". Così Beniamino Scarfone capogruppo del Pdl in Consiglio comunale che assieme ai colleghi di maggioranza degli altri gruppi consiliari, Michele Raso (Lista Scopelliti Presidente), Nicola Paris (Reggio Futura) Bruno Bagnato (Unione di Centro) e Massimo Ripepi (Movimento Pa.C.E.) ha stigmatizzato le recenti iniziative di una parte del centrosinistra cittadino. "Azioni frutto di una politica strumentale - ha spiegato - che non fa altro che danneggiare le città, sottoposta inusitatamente all'attenzione dei media nazionali. L'unico risultato non è altro che quello dell'indebolimento del Comune di Reggio e di una perdita di credibilità della sua amministrazione". Nel corso dell'incontro con i giornalisti, svoltosi nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, sono stati meglio spiegati i termini della vicenda. "La relazione che contiene le risposte dell'organo politico e della parte dirigenziale ai rilievi della Corte dei Conti - ha proseguito Scarfone - è già pronta e sarà discussa nel Consiglio comunale già convocato per il 19 settembre. Nessun tentativo di tirarci indietro rispetto al dibattito politico, ma non possiamo livellarci verso il basso", ha ancora detto Scarfone, che ha motivato la scelta di annullare la precedente seduta del Consiglio con la necessità di "approfondire alcune questioni richiamate dalla stessa Corte. Il ruolo deputato - ha dichiarato - sarà il Consiglio comunale, null'altro, ma si è persa l'occasione - ha criticato Scarfone - per un confronto reciproco che ci aiuti, tutti, ad uscire dal guado". "Quanto alla relazione - ha concluso Scarfone - essa sarà consegnata entro la fine della settimana, poiché i termini della Corte dei Conti non erano vincolanti, e non determinavano, come si è fatto credere, l'automatica dichiarazione di dissesto del Comune di Reggio Calabria". "Decisione - ha poi aggiunto, tra gli altri, Massimo Ripepi, del Movimento Patto cristiano esteso - che rappresenterebbe una condanna a morte per la città, in un momento estremamente delicato, quello del passaggio a città metropolitana, per la quale nei prossimi mesi dovrà essere elaborato, con i comuni aderenti, il nuovo Statuto. Si tratta dell'anno più importante per la storia della città un passaggio nel quale sarebbe estremamente grave l'assenza di una Amministrazione cittadina". Michele Raso, infine, nel richiamare "l'analoga e più grave situazione debitoria di altri comuni italiani passata sotto silenzio", ha affermato che la nomina di un eventuale Commissario prefettizio significherebbe bloccare tutta la parte economica della città, anche se l'obiettivo principale resta quello della demolizione del "Modello Reggio" e di chi lo rappresenta: il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti".

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