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    Pippo Callipo "Buco Provincia Vibo dimostra sfascio ente"

     

     

    Pippo Callipo "Buco Provincia Vibo dimostra sfascio ente"

    17 set 12 "Il buco di oltre un milione e 400 mila euro che si è scoperto alla Provincia di Vibo Valentia la dice lunga sulla capacità e sull'affidabilità dei nostri amministratori e di chi è preposto a vigilare sulla gestione dei soldi pubblici". Lo afferma, in una dichiarazione, l'imprenditore Pippo Callipo. "Una Provincia allo sfascio - aggiunge - senza alcuna speranza di riscatto, dove si applica la legge del più furbo e chi può lucrare per il proprio interesse lo fa senza ritegno né vergogna. Questo è ciò che sta emergendo in questi giorni, ed è sintomatico di un modo di fare ormai consolidato dal punto di vista gestionale, dove tutto è approssimativo e l'ente Provincia appare come una sorta di 'porto delle nebbie' in cui chi può approfitta della situazione". "Ancor più grave è, a mio avviso - dice ancora Pippo Callipo - l'assoluta mancanza di controllo e l'incapacità di esercitare l'autorità da parte di chi a questo è preposto, siano essi organi politici o funzionali. Se non fosse assurdo proporrei un encomio per l'artefice di questo buco finanziario che, trovatasi in assoluta libertà di movimento, ha pensato di sfruttare la situazione a suo favore. Farei invece pagare, con un'adeguata sanzione o con l'arresto, chi, incaricato di controllare e attuare le necessarie contromisure, è venuto meno ai suoi doveri. Naturalmente la mia è un'esasperazione dei termini dettata da profondo disappunto, ma non possiamo e non dobbiamo più tollerare che in un'amministrazione pubblica si possa agire in maniera così superficiale e spudorata, lasciando a chiunque la possibilità di delinquere in questo modo. Ma davvero si può pensare di continuare ad amministrare così un ente che in tanti anni ha prodotto solo assistenzialismo? Ma con quali ragioni e con quali argomenti, di fronte a queste enormità, c'é chi ancora ha il coraggio di difendere la sopravvivenza della Provincia di Vibo Valentia dalla sua paventata chiusura?". "Certo - conclude Callipo - i dipendenti e gli amministratori non sono tutti uguali e non meritano tutti lo stesso trattamento, ma è il caso di interrogarsi a fondo e cambiare atteggiamento nei confronti dell'amministrazione pubblica che da carrozzone deve diventare vera risorsa del territorio, altrimenti non avremo più scuse quando dal 'solerte' nord verranno a presentarci il conto".

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