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    Laratta "Governo colpisca criminali che appiccano incendi"

     

     

    Laratta "Governo colpisca criminali che appiccano incendi"

    13 set 12 "Colpire le azioni criminali distruggono ogni anno centinaia di ettari di bosco in Calabria". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd rivolgendosi al Ministro dell'Interno e chiedendo un intervento urgente del Governo. "Non si tratta - afferma Laratta - di incendi provocati da allevatori e nemmeno dalla speculazione boschiva: le leggi non consentirebbero in alcun modo di utilizzare le aree distrutte. C'é qualcosa di molto più grosso e di molto più grave. Non siamo in grado di affermare responsabilità ben precise. Ma si muovono molti interessi legati all'utilizzo del boschi. Ci sono complicità pubbliche e private, ci sono persone senza scrupoli. Il tutto favorito dall'ormai completo abbandono di ogni controllo sulle montagne: che fine ha fatto il Corpo Forestale dello Stato? Negli ultimi anni di fatto smantellato da sciagurate norme dei governi precedenti. Che fine hanno fatto i nuclei di vigilanza dell'Afor, costretti a stare fermi e senza mezzi antincendio. Cosa fa la Regione per favorire opere di prevenzione e sorveglianza? Ma più eloquente di tutti è stato il sindaco di Longobucco , che nel pieno della 'stagione del fuoco' ha affermato: 'Sull'altopiano silano c'é un sistema, la mafia dei boschi. Se sia legata alla criminalità organizzata non lo so, questo lo devono stabilire gli inquirenti, ma comunque è un sistema consolidatò. Sarebbe il caso di sapere cosa hanno prodotto le denunce del sindaco di Longobucco e perché parli di 'mafia dei boschi'. Le denunce di un sindaco, che per questo mette a repentaglio la sicurezza personale, non possono cadere nel vuoto. Si tratta di denunce coraggiose, senza precedenti. C'é anche da dire che alcuni consiglieri della Regione hanno presentato un'interrogazione al presidente Scopelliti nella quale denunciavano: 'In alcuni territori della provincia di Cosenza, opererebbe da tempo una vera e propria associazione a delinquere, meglio conosciuta come mafia dei boschi' che, attraverso l'azione di ditte boschive compiacenti e senza scrupoli e con la complicità di alcuni tecnici assoldati all'uopo, 'sottoporrebbe questi territori a devastanti incendi e a continui e ripetuti tagli di alberi, distruggendo cosi' enormi quantità di boschi di proprietà di privati ed Enti pubblici e devastando la preziosa flora e la straordinaria faunà. Secondo i consiglieri sarebbero migliaia gli alberi tagliati indiscriminatamente. Un mercato che 'da quanto emerge da alcuni rapporti giudiziari scaturiti dall'apertura di fascicoli d'indagine da parte di alcune Procure che avrebbero già individuato le possibili ipotesi di reato, sarebbe in gran parte illegale e clandestino e potrebbe essere gestito dalla criminalità organizzata, che ne ricava enormi profittì. Un discorso collegato riguarda le risorse, i mezzi e gli uomini per spegnere gli incendi, che in diversi casi sono penetrati nei centri abitati e in aree con insediamenti agricoli e produttivi. Mentre sappiamo benissimo che per spengere gli incendi, gli interventi più importanti e decisivi avvengono da terra. In realtà negli ultimi anni va per la maggiore l'intervento dei servizi aerei. Ovviamente molto più costosi. Quanto spende la Regione Calabria ad ogni stagione estiva?". "In un convegno a Longobucco - conclude Laratta - discuteremo anche di questo. Di come possa essere possibile un diverso metodo per aggredire gli incendi, magari utilizzando i giovani dei posti per un'opera di salvaguardia e prevenzioni. Rendendo utile e vantaggioso non il numero degli incendi, ma l'assenza di fuochi. Onde evitare dubbi e sospetti che negli anni scorsi abbiamo sentito fare a carico degli operai forestali. La Regione appare da più tempo insensibile verso un problema ambientale così grave. La Regione ha operai Afor che rischiano la cassa integrazione, invece andrebbero utilizzati per opera di prevenzione e pronto intervento. Invece di utilizzare tutto il personale Afor per la tutela e la bonifica dei territori, si pensa bene di collocarli in cassa integrazione".

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