A. Napoli "Perchè fermi i lavori Abbazia San Giovanni in F." - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

A. Napoli "Perchè fermi i lavori Abbazia San Giovanni in F."

13 set 12 "Quali urgenti iniziative s'intendano attuare per accertare le eventuali responsabilità del lungo fermo dei lavori dell'Abbazia Florense, per incentivarne la ripresa e affinché vengano salvaguardate la memoria, la cultura e l'arte di questo prezioso monumento calabrese". E' quanto chiede, in un'interrogazione al ministro per i Beni e le attività culturali, la deputata Angela Napoli. "L'Abbazia Florense - afferma Napoli - è il più antico ed imponente monumento di San Giovanni in Fiore, la cui origine risale agli inizi del 1200 e presenta caratteristiche tutte sue che sono divenute peculiari dell'architettura florense. Nonostante periodici rimaneggiamenti e pur tra alterne vicende, la struttura presenta ancora oggi molti degli elementi architettonici originali quali il portale e alcune murature, nonché i simbolici rosoni lobati, espressione piena di spiritualità tipicamente Gioachimita. L'Abbazia Florense versa in condizioni estremamente critiche, con pericolose lesioni alla struttura che ne compromettono la stabilità". "Nell'agosto del 2007 - è scritto ancora nell'interrogazione - erano iniziati i lavori di consolidamento, restauro e rifunzionalizzazione del monumento, con i finanziamenti elargiti dal Pit Sila. Il monumento, però, venne sequestrato cautelativamente dalla Procura di Cosenza poiché secondo l'Autorità di vigilanza sui Lavori pubblici i tecnici dei lavori erano stati nominati irregolarmente con delibera di giunta municipale in violazione della normativa sugli appalti ed i diversi contenziosi apertisi tra Soprintendenza, Comune e Società appaltatrice hanno portato al fermo dei lavori. Tra l'altro è stato inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica sulla vicenda che ha coinvolto la residenza sanitaria assistenziale ubicata in locali dell'Abbazia. La vicenda della residenza sanitaria assistenziale interna si aggiunge al degrado generale in cui si trova l'intero bene monumentale".