Veraldi "Tallini s'improvvisa analista politico" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Veraldi "Tallini s'improvvisa analista politico"

12 set 12 "Sarà il nervosismo, sarà la comprensione che la sua forza politica si sta appannando, sarà che la maggioranza comunale versa in condizioni di stallo e quella regionale coperta di scandali e indecenze, Tallini forse sta cominciando a trovarsi un lavoro alternativo". Lo afferma in una nota il segretario cittadino Giovani Democratici di Catanzaro, Marianna Veraldi, replicando a quanto affermato ieri dal capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Catanzaro, Domenico Tallini. "Prima - aggiunge - fa prove da giudice amministrativo, inserendosi nelle questioni su cui sta giudicando il Tar buttando sentenze e fumo negli occhi dei cittadini facendo previsioni senza alcun riscontro reale. Adesso invece, si diletta nel lavoro di giornalista, analista o provocatore politico. Una sorta di Vittorio Feltri dei poveri, commentando le scelte e la vita di Salvatore Scalzo e le sue predilezioni per Renzi o Bersani. Non entriamo nel tema delle primarie per non annoiare i lettori e poi perché è troppo presto per parlare di primarie del centrosinistra, ma certamente verifichiamo che Tallini scrive di cose che non esistono e traccia giudizi e sentenze sulle persone senza entrare nel merito e nella complessità dei problemi. Insomma pure provocazioni e, fumo negli occhi, di una Catanzaro che davvero non lo digerisce più. Il colmo arriva quando si parla di scambio tra sostegno alle primarie e candidature alle nazionali o di altra natura". "Davvero Tallini - prosegue Veraldi - non riesce a entrare nelle logiche di tanta nuova generazione che sta provando a costruire una politica diversa costruita sulla passione, sul servizio, sul sacrificio e sulla libertà. In questa nuova politica le vecchie logiche che Tallini conosce bene, basate sulle garanzie e gli scambi, non c'è spazio. Nella maniera più assoluta. Ma è difficile farglielo capire. Ad ogni modo dubitiamo che possa riuscire, nel suo futuro sia da giudice amministrativo che da analista politico. Come barzellettiere, l'assessore regionale, consigliere comunale e capogruppo del Pdl (tanto per ritornare a quella vecchia logica politica fatta di mille cariche e tutte male esercitate), riesce benissimo. E' un fenomeno. Se non ci fossero i tagli drastici alla cultura, sarebbe da proporre davvero nelle feste rionali o, magari per la Notte Piccante".