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    Magarò "si è liberi rispettando le regole"

     

     

    Magarò "si è liberi rispettando le regole"

    09 set 12 ''Legalità fa rima con libertà e l'assonanza non è solo sonora ma anche sostanziale".Lo ha detto il Presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magarò intervenendo a Cassano Jonio al "Tavolo della Legalità e della libertà" promosso dall'amministrazione comunale nell'ambito della Notte bianca dedicata proprio ai temi della legalità. "Perché - ha aggiunto - solo se tutti noi rispettiamo le regole possiamo garantirci una pacifica convivenza civile e la libertà di ciascuno di noi. Stiamo vivendo una stagione importantissima non solo per il futuro economico dell'intero paese, ma anche per i destini della nostra democrazia e della stessa convivenza pacifica. E' una stagione cruciale che ci richiede un impegno straordinario perché si tratta anche di scardinare cattive abitudini incrostate in "prassi amministrative", di capovolgere le prospettive di interesse, di invertire l'ordine dei fattori, di smascherare le aree indistinte in cui si mescolano lecito e illecito, di restringere le zone grigie in cui le mafie rafforzano, giorno dopo giorno, la rete delle connivenze, degli alleati e dei compari". "Nella battaglia contro l'illegalità - ha proseguito Magarò - molto deve fare lo Stato. Servono istituzioni che fanno il loro dovere, in cui si applicano buone pratiche di governo, azioni corrette e comportamenti esemplari, in cui la politica viene vissuta come servizio e non come vantaggio, in cui ci si basa sulle regole e non sul favore o sulla raccomandazione o sull'arbitrio. Perché attraverso ogni comportamento scorretto e con ogni particolarismo e favoritismo, con ogni privilegio, cresce quell'humus su cui prospera la 'ndrangheta. A noi si chiede un impegno rigoroso. Forse mai, come in questo periodo, stiamo assistendo al progressivo scadimento culturale dei nostri contesti che ha assunto toni e connotazioni ormai endemiche. E sembra quasi che si sia insinuata, anche nella coscienza di chi vorrebbe contrastare questo processo degenerativo, una sorta di rassegnazione e una diffusa convinzione sulla ineluttabilità di questa deriva. Eppure mai come oggi serve quella stagione della responsabilità e quel risveglio intellettuale necessario per imporre una nuova visione''. "La legalità - ha concluso - è la precondizione perché la partecipazione e la democrazia si possano completamente realizzare. Legalità vuol dire creare condizioni di vera cittadinanza. Legalità è contro la cultura del "baciamo le mani". Legalità significa riconoscere il primato della legge sugli interessi particolari, legalità significa garantire i deboli dai furbi. E' una rivoluzione sostanziale, soprattutto da noi ma è anche l'evoluzione necessaria e l'unica che possa metterci al riparo dalla minaccia egemonica della 'ndrangheta''.

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