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    Terremoto del Pollino, il dibattito alla Camera

     

     

    Terremoto del Pollino, il dibattito alla Camera

    31 ott 12 Alle 16 ha avuto inizio nell'Aula della Camera una informativa urgente del governo sul terremoto in Calabria. Questi gli interventi:

    "Nel Pollino, da soli non ce la possono fare e la situazione si fa sempre più grave. Rilancio qui l'allarme del sindaco di Mormanno: 'Servono interventi urgenti'". Lo ha detto il deputato del Pd, Franco Laratta intervenendo alla Camera nel corso dell'informativa del sottosegretario Giampaolo D'Andrea in aula sul terremoto del Pollino. "In seguito al sisma - ha aggiunto Laratta - la situazione nei comuni interessati si fa sempre più pesante. L'immediata presenza sul posto delle squadre della Protezione civile, insieme a tutte le altre forze dello stato, degli enti locali e del volontariato, hanno contribuito a sostenere le popolazioni colpite. E la loro presenza è davvero preziosa in questo momento. Ma dopo i primi giorni, vista anche la violenta ondata di maltempo e il ripetersi incessante di scosse sismiche, il sindaco di Mormanno, ha lanciato stamane l'allarme: stiamo valutando, con gli altri sindaci della zona, un'azione forte. Non possiamo essere abbandonati. Chiediamo quindi al Governo di non sottovalutare il terremoto del Pollino. I rischi sono molto alti. La gente ha paura. Non possiamo dare la sensazione alla gente dei luoghi interessati al sisma, di essere lasciata da sola dalle istituzioni. Qualche riunione, i vertici, gli appelli, la solidarietà: va bene tutto. Ma alla fine occorrono gesti concreti. Interventi per la messa in sicurezza degli edifici, delle case, delle strade, degli splendidi monumenti che appaiono molto fragili. L'appello è al presidente della Regione, Scopelliti. Lo abbiamo già lanciato nei giorni scorsi con il consigliere regionale Guccione. Si tratta del potenziamento delle strutture ospedaliere del territorio, alcune depotenziate o addirittura soppresse con il Piano di Rientro dal deficit sanitario C'é il forte rischio che in quelle ampie zone, che hanno visto un fortissimo ridimensionamento del sistema ospedaliero, che davanti ad una emergenza non ci siano le condizioni per garantire ai cittadini l'immediato soccorso e le cure del caso".

    Per il deputato dell'Udc, Roberto Occhiuto, che è intervenuto alla Camera dopo l'informativa del sottosegretario D'Andrea, , "non possono esserci calamità di serie A e di serie B. Riconosciamo al dipartimento della Protezione Civile e al Governo di essere intervenuti con prontezza. Ma ora bisogna attivarsi per dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Oggi proprio il Governo ha informato il Parlamento che la zone del Pollino è stata interessata da un migliaio di scosse nelle settimane subito precedenti quella del 5 grado del 25 Ottobre e da circa trecento altre scosse nei giorni successivi. Se non è straordinario questo - ha aggiunto Occhiuto - mi chiedo cosa altro possa esserlo. Ci pare grave anche che le Regioni Calabria e Basilicata non abbiano ancora inteso avviare la procedura per il riconoscimento dell'emergenza nazionale, chiedendolo al Governo così come prevede la Legge 100. Il Governo allora si attivi subito, perché i cittadini non si convincano sempre più che per la comunità nazionale ci sono calamità di serie A e calamità di serie B, oppure regioni di serie A e regioni di serie B".

    "Il gruppo del Pdl, con l'intervento in aula della collega Santelli ha voluto ribadire la necessità dello stato di calamità naturale per le zone colpite dal terremoto in Calabria e Basilicata". E' quanto ha sostenuto il deputato Giuseppe Galati in aula a Montecitorio. "La Regione Calabria - ha aggiunto Galati - ha ben lavorato per fronteggiare l'emergenza, cosi come riconosciuto anche dal prefetto Gabrielli, il quale, però, non ha ravvisato gli elementi utili per la concessione dello stato di calamità. Abbiamo ricordato al sottosegretario D'Andrea la necessità che il Governo, nelle sue articolazioni, riveda il suo parere, in modo tale che, la Regione, possa richiedere ed ottenere lo Stato di calamità. Questa è condizione necessaria per poter intervenire in maniera adeguata sui territori. Non ci possono essere figli e figliastri in questo Paese; le popolazioni del Pollino devono avere dallo Stato tutto il supporto necessario per la ripresa e la messa in salvaguardia".

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