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    Cgil: Gravi le dimissioni del sub commissario sanità, Pezzi

     

     

    Cgil: Gravi le dimissioni del sub commissario sanità, Pezzi

    10 ott 12 "E' grave che mentre restano irrisolte molte criticità sanitarie ed i calabresi impattano con le storture del piano di rientro, mente si avvicina la prossima verifica al Tavolo Massicci e mentre il Governo si appresta a varare nuove misure di tagli alla sanità per 1,5 miliardi, all'interno della struttura commissariale riemergono conflitti di tale gravità sino a portare alle dimissioni del Subcommissario Pezzi". E' quanto afferma in una nota la segretaria regionale della Cgil, Mimma Iannello. "Ciò non può non appesantire - aggiunge - la soluzione dei problemi aperti e rendere difficile un'efficace interlocuzione con il Ministero: a partire dai temi riguardanti l'intero precariato sanitario a cui serve dare una risposta unitaria e definitiva che si configuri nella priorità di garanzia dei Lea. D'altronde, la sanità calabrese non può permettersi di rincorrere ulteriori tempi e conflitti, i bisogni di cura non aspettano ed a 3 anni dal piano di rientro non s'intravedono segnali di discontinuità necessari per riformare il Sistema: dalla convenzione milionaria con Infrastrutture Lombarde Spa, all'impoverimento della Sua, sino alla nomina premiante della dirigente Sarlo. Inoltre, dei nuovi ospedali si è persa traccia, i principali ospedali Hub e Spoke sono nel caos organizzativo per il sovraccarico di lavoro, la carenza di personale e l'inadeguatezza di risorse strumentali, i presidi ospedalieri dismessi nell'attesa della loro riconversione in Capt e Case della salute faticano a orientarsi fra erogazione di medicina territoriale e ospedaliera, la rete dell'emergenza mantiene i suoi rischi di insicurezza ed inefficienza e dell'integrazione socio-sanitaria neanche a parlarne". "L'accesso alle cure - prosegue Iannello - va così peggiorando in molte realtà rendendo socialmente insostenibile il sovraccarico di ticket e di imposizione fiscale per l'intero mondo del lavoro e dei pensionati. Questo livello di criticità non sembra animare l'azione di accompagno al Piano di rientro né trovare quella necessaria univocità di vedute all'interno della struttura commissariale e forse dello stesso Dipartimento. Il Ministero non può non prenderne atto valutando le ragioni di così profonda diversità di approccio all'impostazione di importanti opzioni sanitarie. Queste preoccupazioni per le loro implicazioni vivranno con determinazione fra i temi della mobilitazione unitaria regionale che Cgil, Cisl e Uil porteranno in piazza a Catanzaro sabato prossimo dove, il diritto alla salute e un nuovo modello di Welfare, sono parte centrale delle rivendicazioni per una svolta di politiche nazionali e regionali per la Calabria".

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