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    Primarie Centrosinistra, dichiarazioni ballottaggio

     

     

    Primarie Centrosinistra, dichiarazioni ballottaggio

    28 nov 12 Il Sindaco di Serra Pedace Leo Franco Rizzuti condivide "pienamente la nota stampa, critica nei confronti del Commissario D'Attorre, diffusa dai comitati Renzi e firmata, contrariamente a quando affermato, da diversi esponenti politici che sostengono Matteo Renzi. Anch'io, infatti, sono rimasto spiacevolmente colpito dall'intervista rilasciata dal Commissario del Pd, persona solitamente equilibrata. Sarebbe pienamente lecito cantare vittoria per l'affermazione di Bersani, se non si ricoprisse il ruolo di Commissario, appunto, figura di garanzia di tutte le componenti, anche di quelle avverse al Segretario. Così come, per lo stesso motivo, non si possono delineare strategie che guardano al voto di Vendola. D'Attore, con il quale condivido l'affermazione sulla pulizia del voto calabrese, sembra aver nel contempo rimosso, il fatto che anche in Calabria esiste una crescente e vivace sostegno a Matteo Renzi, che ha anch'esso diritto di cittadinanza e che merita rispetto, soprattutto per il fatto che ha riportato tanti militanti del partito, e tanti nuovi simpatizzanti, a riparlare di politica dopo anni di stagnazione, ancor più accentuata dalle presenze commissariali, e di estenuanti ed inconcludenti discussioni legate a beghe personalistiche e di bottega dei vari galli nel pollaio del Pd regionale. A dire il vero, un'analisi attenta del voto dovrebbe indurre il Commissario ad una seria autocritica ed ha saper leggere appieno le luci, e soprattutto le ombre, del primo turno di domenica scorsa. Se guardo alla mia provincia, ad esempio, com'é stato sottolineato anche dalla stampa la partecipazione al voto e i consensi per il segretario non sono stati così lusinghieri laddove i "pezzi da 90" della nomenclatura del partito avrebbero dovuto garantire un vero e proprio "effetto traino". Anzi talune performance, nelle roccaforti dei rappresentanti del Pd nelle istituzioni, sono molto deludenti e segnalano un vero e proprio "rigetto" degli elettori nei confronti dei "soliti noti". Questo si può spiegare con una manifesta sfiducia nei leader del partito in Calabria e la presa di distanza da una classe dirigente che non ha saputo esprimere una leadership autorevole e convincente, delegando per incapacità la gestione del partito ai commissari mandati da Roma e consegnando la regione ad un centrodestra incapace a governare e con molti scheletri negli armadi. A questo si è aggiunto il mancato svolgimento del congresso, che ha ancor di più aggravato la situazione di un partito avvitato su stesse e nelle sue logiche interne, attento più alle sue questioni interne che alla drammatica situazione che vivono i calabresi e i loro territori. Mi auguro che domenica, con un massiccio consenso a Matteo Renzi, si volti pagina e che da queste primarie emerga un Pd calabrese che non ha più bisogno di commissari. Non è un attacco alla persona di Alfredo D'Attorre, ma al ruolo, per certi versi anche ingrato, che gli é stato assegnato di notaio della conservazione della nomenclatura del partito nonché degli interessi "romani", che in questi anni non hanno mai agevolato quell' autentico decollo del Pd calabrese che può avvenire solo se domenica anche i calabresi voteranno per il cambiamento, ovvero per Matteo Renzi".

    Quattordici dirigenti sindacali della Cgil che al primo turno delle primarie del centrosinistra hanno votato per Vendola o per Bersani hanno annunciato, in una nota, che domenica prossima, al ballottaggio voteranno per il segretario del Pd contro lo sfidante Matteo Renzi. "Abbiamo condiviso la Carta d'intenti 'Italia bene comune' - é scritto nella nota - alla base dell'alleanza tra democratici e progressisti, per dare corpo a un'esigenza di cambiamento delle politiche dei Governi di centrodestra. Esprimiamo soddisfazione, quindi, per l'alta partecipazione al primo turno delle primarie: oltre tre milioni di cittadini sono stati protagonisti di una bella pagina di 'buona politica', hanno reclamato un forte cambiamento del gruppo dirigente, hanno espresso indignazione per la cattiva politica ed insofferenza per le beghe di partito. La nostra esperienza sindacale in una terra come la Calabria ci fa dire che occorre un'azione forte e coerente per il lavoro e contro la precarietà, per la giustizia sociale, per la difesa attiva del welfare universale, per la riconversione ecologica dell'economia, per i diritti di cittadinanza, per la legalità democratica. Sulla scorta di queste considerazioni abbiamo condiviso l'affermazione contenuta nella Carta d'intenti che dice 'La nostra visione assume il lavoro come parametro di tutte le politiche. Cuore del nostro progetto e' la dignità del lavoratore, da rimettere al centro della democrazia, in Italia e in Europà ed è da essa che riteniamo che si debba ripartire, dalla ricostruzione cioé del valore 'costituente' del lavoro, dal significato che esso assume per la dignità, le condizioni di vita e la qualità stessa dell'esistenza delle persone". "Ed è sulla base di questi convincimenti - concludono i firmatari - che riteniamo che fra i due contendenti e nell'ambito della proposta politica del centrosinistra Bersani possa assai di più dare significative risposte alle questioni programmatiche e politiche che poniamo, rispetto alle quali riteniamo non colmabile la distanza che ci separa dalla visione della società italiana di Renzi in quanto punta essenzialmente ad una mutazione in senso moderato del centrosinistra. Per tutte le ragioni che abbiamo esposto domenica ci recheremo ai seggi per sostenere Pierluigi Bersani al ballottaggio". Il documento è firmato da Giovanni Donato, segretario generale Cgil Cosenza; Brunella Solbaro, segreteria Cgil Cosenza; Franco Bozzo, segreteria Cgil Cosenza; Rosangela Locelso, segreteria Cgil Cosenza; Claudio Sposato, segreteria Cgil Cosenza; Umberto Calabrone, segretario generale Fillea Cgil; Giannino Dodaro, segretario generale Spi Cgil; Adriano Savaia, segretario generale Flai Cgil; Franca Sciolino, segretario generale Fp Cgil; Pino Rota, segretario generale Filt Cgil; Antonio Dieni, segretario generale Fiom Cgil; Pino Assalone, segretario generale Flc; Giovambattista Nicoletti, segretario generale Nidil; Mauro Tipepi, segretario generale Fisac.

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