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    Consiglio regionale su Sorical e Fdc

     

     

    Consiglio regionale su Sorical e Fdc

    26 nov 12 Il Consiglio regionale ha iniziato i propri lavori con il question time. Successivamente l'aula discuterà sulla Sorical, la società di risorse idriche della Calabria e sulle Ferrovie della Calabria. Il Consiglio sarà chiamato anche a determinarsi su tre proposte di legge: la prima che disciplina le responsabilità amministrative delle persone giuridiche delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica; la seconda prevede interventi in materia di sostegno ed innovazione delle attività professionali; la terza sull'istituzione di ecomusei in Calabria. Infine, il Consiglio si pronuncerà su due proposte di provvedimento amministrativo che prevedono il nuovo testo del Por Calabria Fesr 2007-2013 e l'eventuale sostituzione di un componente il gruppo dei consulenti giuridici. In chiusura di seduta, il Consiglio regionale ha approvato una proposta di modifica regolamentare riguardante l'accorpamento di materie e funzioni tra le varie commissioni. I fondi comunitari sono stati così assegnati alla seconda commissione, il controllo contabile è stato assegnato alla Commissione vigilanza. Le competenze della quinta commissione sono state affidate alla prima. Approvata una mozione riguardante l'utilizzo dell'essenza del bergamotto che rischia di essere messo al bando dall'Unione europea, una riguardante Lsu-Lpu e precari della sanità e l'ordine del giorno sulla trasformazione della Fondazione Campanella in istituto regionale di ricovero e cura. Approvato infine su proposta del consigliere Caputo un ordine del giorno rivolto alle ferrovie inerente l'incidente di Rossano.

    Gentile: Serve chiarezza su Sorical. Il dibattito sullo stato di funzionamento della Sorical è stato introdotto dall'assessore ai lavori pubblici Pino Gentile. "Sin dall'avvio - ha detto - la nuova società per la gestione delle risorse idriche della Calabria palesò difficoltà che dal 1997 ad oggi non sono state risolte ed affrontate soprattutto per quanto riguarda il sistema dei rapporti con gli enti locali che non riuscivano e non riescono a pagare le forniture tant'é che i Comuni ad oggi hanno debiti con la Sorical per circa 250 milioni di euro. C'é però da sottolineare che mentre i Comuni tentavano di contrattare il rientro dal debito, l'indomani ricevevano notifiche dalla Sorical che ingiungeva il pagamento immediato di quanto magari contrattato il giorno prima. Ma il fatto grave - ha aggiunto Gentile - è che la Sorical si serviva di uno studio legale di Napoli a cui ha pagato 800 mila euro di parcella come se in Calabria non vi fossero avvocati". Gentile inoltre ha reso noto che "la Sorical non ha ancora comunicato il numero esatto dei dipendenti, né alcun chiarimento è stato dato della esposizione debitoria per oltre 150 milioni di euro che presenta verso alcuni istituti di credito. Voglio ancora sottolineare - ha aggiunto - che i massimi dirigenti della Sorical sono stati nominati tutti dal socio privato, percepiscono circa 200 mila euro all'anno a testa di emolumenti e fanno i padroni con i soldi della Regione. Io dico che devono andare via il prossimo dicembre quando scadranno i loro incarichi perché di dirigenti in grado di fare quel lavoro ne abbiamo a iosa". L'assessore Gentile inoltre, rivolto all'apposizione di centrosinistra che ha presentato un progetto di legge per istituire una commissione d'inchiesta sull'operato della Sorical e sui suoi rapporti con la Regione, ha detto che "si tratta di un'iniziativa da mettere momentaneamente da parte ed impegnare i nostri dirigenti per arrivare molto presto al dunque con Sorical". Gentile, concludendo il suo intervento, ha annunciato che prossimamente porterà alla valutazione della Giunta regionale un suo progetto di riforma del settore.

    Il dibattito: Solo tre gli interventi al dibattito sulla Sorical, seguito alla relazione dell'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile Mario Maiolo (Pd) si è chiesto se "alla luce dei dati e della drammatica situazione descritta dall'assessore Gentile, perché la nostra richiesta di fare una discussione profonda sulla Sorical abbia avuto così tante resistenze in Consiglio". Maiolo ha quindi ricordato che lo Statuto regionale assegna al Consiglio regionale la possibilità di costituire una commissione d'inchiesta, dal cui lavoro poi pervenire ad una proposta unitaria. Pur apprezzando la chiarezza della relazione di Gentile, Maiolo ha evidenziato la "situazione allarmante che ne emerge se anche l'assessore ai lavori pubblici non è stato in grado di ottenere dalla Sorical la documentazione che aveva richiesto, come rappresentanza del socio di maggioranza. Sono questioni che implicano la responsabilità del Consiglio regionale". Il consigliere regionale Pd ha contestato nella relazione dell'assessore Gentile "il fatto che gran parte dei problemi derivino dalla 'gara' della Giunta Meduri. Niente di più errato. I problemi sono venuti con la legge 10 del '97 che ha messo in essere un meccanismo devastante che solo dagli Enti locali accumula ogni anno un debito di 100 mln di euro. C'é un errore profondo dell'indirizzo politico della legge 10 sulla quale insistono responsabilità storiche" ha ancora detto Maiolo che sulla vicenda dei documenti richiesti e mai consegnati ha chiesto al presidente del Consiglio regionale che "chi nega venga rimosso immediatamente". Ribadendo la necessità della Commissione d'indagine Maiolo ha parlato di "offerta di un percorso di responsabilità, di strumento con il quale, in tempi rigorosamente prestabiliti, la Regione può riappropriarsi della sua capacità di indirizzo". E di "carenze ed omissioni" ha parlato il consigliere del gruppo misto Pasquale Maria Tripodi che si è soffermato sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della Sorical, e sul fatto che "lavori straordinari, iniziati da oltre sette anni, come quelli della diga sul Menta, non siano stati ancora terminati". Nel sostenere la richiesta della Commissione d'inchiesta Tripodi ha rivolto all'aula l'appello a "non dividerci, almeno su un tema che riguarda l'intera comunità calabrese, e sul quale la Regione sta rischiando di perdere milioni e milioni di euro". Infine Alfonso Dattolo, dell'Udc, ha pure affrontato il nodo dei costi, che "così gestiti non consentono a Sorical di stare sul mercato, se non riesce a produrre energia dai suoi impianti ed è costretta invece a comprarla a prezzi di mercato". Infine il problema dei debiti dei Comuni, verso i quali "su una voce così drammatica non possiamo insistere più di tanto - ha detto Dattolo - che ha disegnato un percorso in cui si possa realizzare una rivisitazione degli assetti e degli asset. Solo così potremmo parlare di riforma epocale. Un segnale forte per rendere un servizio ai Comuni ed ai calabresi".

    "Soddisfazione per l'accoglimento dell'Ordine del giorno sui lavoratori stabilizzati del sistema sanitario regionale che rischiano di perdere la stabilità lavorativa". E' quanto afferma il Consigliere regionale del Pd Bruno Censore, circa l'accoglimento dell'Ordine del giorno presentato dallo stesso Censore assieme agli altri Consiglieri del Partito Democratico Carlo Guccione, Demetrio Battaglia, Mario Franchino e Antonino De Gaetano. "Accogliendo le sollecitazioni - aggiunge - del Partito Democratico, nella seduta odierna il Consiglio Regionale ha saputo lanciare un segnale netto, importante e preciso, atto dovuto nei confronti di chi corre il rischio di perdere la stabilità lavorativa. Ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a porre in essere tutti gli atti prodromici e conseguenti ad impedire la retrocessione dei lavoratori stabilizzati nel sistema Sanitario Regionale e quindi dei lavoratori stabilizzati nelle ASP di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Contestualmente, Bruno Censore e gli altri Consiglieri regionali del Pd con l'Odg presentato e votato dal Consiglio, hanno chiesto al Governo regionale che sia chiusa la fase delle incoerenze di programma e di quelle attuative per dare significativa dimostrazione che a fronte dei gravissimi problemi occupazionali e della condizione del mondo del lavoro, in Calabria si riesce a non sprecare le opportunità per dare serenità ai lavoratori ed agli Enti pressi i quali sono utilmente occupati". "Il suddetto Ordine del giorno - prosegue Censore - scaturisce dalle preoccupazioni conseguenti ad una recente Sentenza della Corte dei Conti che, se presa in considerazione dalla Regione Calabria, potrebbe comportare per centinaia di lavoratori del comparto sanitario l'annullamento dei contratti a tempo indeterminato. Poiché a fronte della sentenza, ancorché in fase di appello, potrebbero verificarsi precipitosi risoluzioni tendenti alla revoca degli atti di stabilizzazione con i conseguenti gravi disagi dei lavoratori interessati che si vedrebbero retrocedere allo stato quo ante, ove questo fosse legittimo, malgrado siano stati stabilizzati in forza della legge 296 del 2006 e non delle Leggi Regionali n 1 del 2009 e n 8 del 2010, entrambe, per la parte che concerne, dichiarate incostituzionali. A margine c'é da osservare come in Calabria la definizione dei rapporti di lavoro precario è sottoposta ad inquietanti andirivieni che sospingono verso la precarizzazione, essendo evidentemente questa e purtroppo la convinzione diffusa nella cultura regionale"

    "L'approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione da me presentata a tutela della intera filiera del bergamotto è un risultato importante, raccogliendo, in modo tempestivo, il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni produttive e dagli imprenditori del settore". E' quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), promotore di diverse iniziative finalizzate alla valorizzazione dell'oro verde e dei suoi derivati. "All'azione terroristica - aggiunge - da parte delle lobbies chimiche attraverso le richieste del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori, è corrisposta anche la reazione del presidente internazionale dei profumieri, considerato che non esiste sul mercato dei prodotti di prestigio una fragranza priva della preziosa essenza. E' paradossale che, dopo il riconoscimento dell'Unione europea del marchio Dop a questa eccellenza calabrese, si stia tentando di limitare l'utilizzo di tanti e preziosi oli essenziali. Pertanto, questa ulteriore iniziativa conferma la massima attenzione dell'Istituzione Regione, con l'obiettivo anche di indurre il Ministro dell'Agricoltura, i parlamentari nazionali ed europei ad una mobilitazione sinergica per impedire che vengano immessi sul mercato prodotti sintetici che- questi sì- nuocciono alla salute dei consumatori"

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