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    Maiolo "Su sitema idrico serve progetto di riforma"

     

     

    Maiolo "Su sitema idrico serve progetto di riforma"

    24 nov 12 "Siamo al dunque, e secondo il vecchio adagio, 'tutti i nodi vengono al pettine'. In questi quindici anni di attuazione della cosiddetta Legge Galli in Calabria ho sempre denunciato, da ogni posizione e ruolo ricoperto, che si era sulla strada sbagliata e senza uscita". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Mario Maiolo. "Su questo percorso - aggiunge - troppi errori e alcuni gravi o addirittura esiziali. Il primo grave errore è la legge regionale di recepimento, cioé Legge regionale 10/97 che di fatto, in evidente contrasto con la legge nazionale (L.36/94) a suo tempo timidamente osservata dal Governo, che ha determinato la separazione impropria del Servizio Idrico Integrato tra competenze Sorical e Ato provinciali, introducendo meccanismi di gestione inefficaci e inefficienti. Il secondo grave errore è stato al momento della gara per la scelta del partner privato, socio di minoranza di Sorical, momento in cui si è individuata una realtà priva di reali requisiti tecnici finanziari e si sono attribuiti all'amministratore delegato, indicato dal socio privato, poteri eccessivi mai registrati in nessuna società mista. Il terzo grave errore è stata la previsione di composizione del consiglio di amministrazione della parte pubblica in cui, per effetto di uno scellerato accordo politico istituzionale, gli enti locali hanno rinunciato alle loro sacrosante battaglie di rivendicazione di compiti e funzioni usurpati dalla legge regionale, per andare ad occupare uno strapuntino nel consiglio di amministrazione, senza sottoscrivere quote di capitale e, rimettendosi, per la nomina, alla benevolenza istituzionale del Presidente della Regione Calabria di turno". "Quarto errore - prosegue Maiolo - la permanenza dei Presidenti delle Province, nella qualità di Presidenti delle Ato provinciali, nel consiglio di amministrazione di Sorical che ha contribuito a determinare il fallimento stesso delle esperienze degli Ato provinciali avendo rinunciato, per evidente confusione politica nell'indirizzo, a condurre una forte rivendicazione di autonomia gestionale degli stessi Ato dalla Sorical. Quinto errore la previsione legislativa, comune a tutte le gestioni dei servizi in Calabria, frutto anche di limiti normativi nazionali e comunitari, secondo la quale i 'ruoli' di gestione e la riscossione dei canoni non sono nella responsabilità e disponibilità dei gestori, bensì degli enti locali che si sono spogliati della gestione. Quest'ultimo non banale errore ha di fatto aperto un infinito e consistente contenzioso tra Sorical e Comuni. L'incancrenirsi degli effetti di questi, e di tanti altri errori e di queste scelte, ha di fatto portato al fallimento totale, come avevamo sempre sottolineato anche in ricorrenti attività politiche, amministrative e scientifiche, della gestione del servizio idrico integrato in Calabria. Questo sistema va azzerato prima che sia troppo tardi; va ricostruito un quadro legislativo più adeguato; vanno ricercati coinvolgimenti privati di alta qualità tecnica e finanziaria, ma con un esclusivo e forte indirizzo pubblico della gestione. Il sistema di gestione dei servizi, tutti nessuno escluso, in Calabria produce un debito pubblico annuo per ciascun servizio non inferiore a 100 milioni". Maiolo evidenzia inoltre che "per mettere mano a queste riforme occorrono due prerequisiti: avere la consapevolezza che tutte le 'parti politiche' hanno responsabilità e, quindi, la condivisione dei percorsi e degli obiettivi da raggiungere devono essere largamente condivisi; avere la consapevolezza che chi ha la maggioranza e governa ha sempre la responsabilità di individuare i percorsi lungo i quali, anche chi controlla dalla minoranza, si possono avanzare e verificare proposte. Se la maggioranza, sulla necessaria e urgente riforma del Servizio Idrico Integrato, intende percorrere questa strada allora gli obiettivi da raggiungere non possono che passare, in questa fase di liquidazione della Sorical, attraverso la previsione di una Commissione di Inchiesta Consiliare che ha come obiettivo, partendo da una conoscenza chiara della realtà e della storia, la elaborazione e la condivisione di un progetto complessivo di riforma".

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