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    Elezioni Comunali a Catanzaro

     

     

    Elezioni Comunali a Catanzaro, dichiarazioni

    24 nov 12 "Dopo sei mesi di silenzio dai banchi del Consiglio comunale, dove non è stato capace di avanzare una proposta o un'idea per la città, l'erede politico e allievo dell'ex sindaco Olivo ha tirato fuori nuovamente la sua proverbiale arroganza". Lo afferma, in una dichiarazione, Domenico Tallini, assessore regionale e già capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Catanzaro. "Capisco - aggiunge - l'ansia di Scalzo: la prospettiva di perdere per la terza volta in poco più di un anno e interrompere una promettente carriera politica, sull'altare della quale non ha esitato a criminalizzare l'intera città, lo deve terrorizzare. E quindi, in linea con la sua cultura stalinista del sospetto, ritorna sulla storiella del condizionamento del sottoscritto verso il sindaco Abramo. Tutti coloro che conoscono minimamente Sergio Abramo si metteranno a ridere. Se c'é un politico che non può essere ingabbiato negli schemi tradizionali è proprio Sergio Abramo che, soprattutto quando sono in gioco gli interessi della città, non esita ad assumere iniziative anche al di là dello schieramento che lo sostiene. Basti pensare a cosa ha fatto per difendere gli interessi della città nella questione dell'accorpamento delle Province, ottenendo la collaborazione, e dandone merito agli interessati, di esponenti politici come Tassone e Loiero, che pure non lo hanno votato. Abramo, pur disponendo di una maggioranza ampia e solida, si è spesso rivolto alle opposizioni, chiedendo collaborazione e sostegno sulle grandi questioni. Non c'é stata scelta che egli non abbia adottato in perfetta autonomia. Ritengo di essermi messo a disposizione del suo progetto di rinascita della città, capace di fare dimenticare il Medioevo della giunta di sinistra". "Più che preoccuparsi per qualche errore di compilazione dei verbali in alcune sezioni della città - conclude Tallini - Scalzo farebbe bene ad interrogarsi sulle perverse operazioni che i manager della sinistra hanno compiuto nelle società partecipate e in particolare nella Catanzaro Servizi. I particolari che emergono dalle inchieste della magistratura, segnatamente dall'affaire Parco Romani, dovrebbero agitare i sonni dell'erede politico di quella sventurata stagione".

    "Siamo qui oggi per ripartire da quella idea che il sud ce la può fare a cambiare". A dirlo é stato Roberto Speranza, coordinatore del comitato Bersani, commentando la decisione del Tar Calabria che ha annullato i risultati delle comunali del maggio scorso in otto sezioni per irregolarità riscontrate. Decisione che ha portato alla decadenza della giunta comunale di centrodestra ed alla ripetizione del voto nelle otto sezioni. "Dopo le amministrative - ha detto Speranza - chiamai Salvatore Scalzo (candidato sindaco del centrosinistra, ndr) perché pensavo che da questa città potesse passare un messaggio forte, e cioé che il concetto secondo cui il sud non cambia mai è sbagliato. Adesso dobbiamo ripartire da quella idea".

    "Beccati con le mani nella marmellata, come la banda Bassotti. La Giunta "sospesa" fa un passo indietro strategico rimettendo all'attenzione del commissario prefettizio, che si insedierà lunedì mattina, un atto che la neo indicata, Silvana Riccio, avrebbe dovuto annullare comunque". E' quanto è scritto in una nota dei gruppi consiliari di centrosinistra del Comune di Catanzaro. "Un provvedimento - prosegue - che autorizza i legali a ricorrere al Consiglio di Stato a nome dell'esecutivo e del sindaco sospesi che nasce illegittimo, perché assunto da assessori la cui nomina era stata annullata nel momento stesso in cui il presidente del Tar, che ha deciso dei ricorsi elettorali del centrosinistra, leggeva il dispositivo della sentenza con cui si rimanda a votare 6.500 elettori in 8 delle 90 sezioni in cui si suddivide il territorio di Catanzaro. Ma davanti alla immediata esecutività della sentenza, gli assessori - prigionieri del sogno e della propria delega - con sprezzo del rispetto delle regole, quelle che il centrodestra è abituato a calpestare - procedono a deliberare senza averne più il potere, determinando l'ammontare delle spese in capo ai cittadini che già pagheranno per il ricorso al Tar migliaia di euro. E volevano farne pagare altrettanti per il ricorso al Consiglio di Stato. Che dire: senza vergogna". "E cosa ancora più grave, fanno un passo indietro - conclude il centrosinistra - rimettendo la palla al commissario prefettizio, addebitando la scelta ad un atto di responsabilità per evitare pretestuose strumentalizzazioni. Se questo è l'inizio della campagna elettorale che siamo costretti ad affrontare a causa del centrodestra che lo scorso 6 e 7 maggio ha preferito barare per non rischiare di perdere, c'é da alzare ulteriormente la guardia per garantire legalità e democrazia, ancora una volta".

    "Sono stato e sarò sempre un sindaco totalmente autonomo e geloso delle sue prerogative, con Tallini e gli altri leader del centrodestra c'é ottima intensa nell'interesse della città". Lo afferma il candidato del centrodestra a sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, in replica a quanto affermato dal candidato del centrosinistra, Salvatore Scalzo. "Non mi stupiscono - aggiunge - le dichiarazioni di Scalzo, giovane di età, ma vecchio come cultura politica, sul presunto dualismo Abramo-Tallini. Vecchia, anzi vecchissima e superata tattica quella di cercare di dividere gli avversari, nel tentativo di creare confusione. Incapace di proporre uno straccio di soluzione per i problemi della città, come dimostrano i suoi pochi e inconcludenti interventi in Consiglio comunale, inventa i più svariati teoremi per accreditare l'immagine di Catanzaro come città corrotta. Scalzo dorma tranquillo: Sergio Abramo è stato e sarà sempre un sindaco totalmente autonomo, geloso delle sue prerogative". "Mimmo Tallini - prosegue Abramo - è stato e sarà un pilastro della maggioranza, capace di mettersi umilmente al servizio della città, senza rinunciare a battersi come un leone per la ricostituzione dell'antica Provincia di Catanzaro, al contrario dei compagni di partito di Scalzo che hanno obbedito al diktat dei Pd di Cosenza che volevano la maxi provincia. Non solo non riusciranno a dividerci, ma dovranno prendere atto che la nostra maggioranza, formata da personalità come Wanda Ferro, Piero Aiello, Claudio Parente, è solida più che mai e intenzionata a proseguire nel suo sforzo di rilancio della città".

    Domani, domenica 25 novembre, alle ore 11, nella sala Concerti del Comune, Sergio Abramo terrà una conferenza stampa sulla sentenza del Tar e sulle iniziative politiche che la maggioranza porterà avanti nei prossimi giorni in città. Parteciperanno alla conferenza stampa il coordinatore provinciale del Pdl Wanda Ferro, gli assessori regionali Piero Aiello e Domenico Tallini, il consigliere regionale Claudio Parente, tutti i consiglieri eletti e i candidati nella tornata elettorale di maggio 2012.

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