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    Comune Catanzaro decaduto, reazioni e commenti

     

     

    Comune Catanzaro decaduto, reazioni e commenti

    23 nov 12 "L'epilogo giudiziario che ha interessato il Comune di Catanzaro lascia grande rammarico. L'opera di risanamento amministrativo iniziata dal sindaco Abramo viene, infatti, bruscamente interrotta proprio mentre la città capoluogo si riappropriava speditamente del suo ruolo guida della regione, facendola, invece, ricadere nel caos". Così il coordinatore vicario del Pdl di Catanzaro, Mario Magno. "Di fronte alla sentenza del Tar regionale, che rispettiamo con profondo senso delle istituzioni - prosegue Magno - è necessario, tuttavia, rimboccarci le maniche per far sì che, nelle otto sezioni al centro della disputa giudiziaria, si ribadisca il consenso di cui il Pdl è depositario nel resto della città. Siamo, tuttavia, sicuri, non solo di un positivo responso del Consiglio di Stato, ma anche dei risultati di un eventuale voto che, in mancanza, si dovesse prospettare. Ciò, sia per il grande clima di fiducia maturato nei cittadini catanzaresi a seguito del lavoro positivo che Sergio Abramo e la sua Giunta avevano iniziato; ma anche per l'evidente strumentalità di un'iniziativa, quella legale, che il centro sinistra catanzarese non ha esitato a mettere in campo pur a costo di sacrificare l'equilibrio e la serenità politica ed amministrativa che Catanzaro aveva finalmente ritrovato".

    "Sarà solo giustizia? Da cittadini ieri pomeriggio - è scritto in una nota di Sergio Tavano, dell'associazione Catanzaro Futura - abbiamo assistito a delle scene da tifo da stadio, come se si fosse conseguita un'importante vittoria, con delle foto ricordo di gruppo sguaiate e inopportune. Vedere esponenti politici, sostenitori e avvocati esultare come fossero allo stadio, ed esprimere 'profonda soddisfazione' ha fatto male a tutti i cittadini catanzaresi che hanno un minimo di buon senso. Nessuno pensava al dramma che sta per vivere questa nostra città. Dopo anni di malgoverno che hanno distrutto l'amministrazione comunale (vedi patto di stabilità), la sinistra catanzarese non è ancora contenta e gioisce nello sperare di distruggere sei mesi di lavoro del sindaco Abramo (vedi decine di cantieri aperti), spera che dando il colpo finale a questa città possa finalmente aspirare a vincere delle elezioni alle quali per ben due volte i cittadini di Catanzaro si sono espressi in modo chiarissimo".

    "Dopo l'annullamento parziale dell'esito delle ultime competizioni elettorali di Catanzaro, ad opera del Tar Calabria, sentiamo la necessità di rivolgere al sindaco Sergio Abramo un ringraziamento per l'impegno profuso a favore della città capoluogo. Mentre leggiamo che alcune formazioni politiche stanno 'riflettendo' ed altri politici regionali plaudono con cori da 'stadio e dell'ultima orà alla sentenza del Tar, il nostro movimento politico, che fa della coerenza e della lealtà la sua stella polare, rimarrà al fianco di Sergio Abramo attraverso i suoi iscritti a cui chiede di esprimersi nuovamente in suo favore". E' quanto afferma, in una nota, Luigi Ciambrone, di Ali. "Area Liberale per Catanzaro - prosegue la nota - ha fatto a suo tempo la sua scelta a favore di Abramo e l'annullamento parziale operato dal TAR calabrese non modifica la nostra analisi politica sul progetto che vuole riportare Catanzaro al centro della politica regionale. Abramo era e rimane l'uomo giusto per la guida della nostra città nei prossimi anni e all'orizzonte non si intravedono valide alternative".

    Galati (Pdl): "Sentenze si rispettano, ma con Abramo conti in ordine". "La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di ripetere in otto sezioni il voto delle Amministrative nella città di Catanzaro, con conseguente sospensione dell'attività di Sindaco, Consiglio e Giunta, determina grave interruzione dell'attività politica comunale nel capoluogo calabrese. Il Sindaco Abramo stava sapientemente lavorando varando in pochi mesi ambiziosi progetti con l'acquisizione di consistenti finanziamenti per opere pubbliche". A sostenerlo è il deputato pidiellino calabrese Giuseppe Galati. "Le sentenze sono sempre da rispettare, - continua l'onorevole Galati - qualsiasi ne sia l'esito, ma è altresì opportuno ricordare il positivo lavoro svolto in questi mesi dal Sindaco Sergio Abramo, che, ancora una volta, stava dimostrando profondo rispetto per le Istituzioni ed una seria capacità amministrativa la quale gli aveva consentito, in poco tempo, di mettere in ordine i conti, anche grazie al rientro nel patto di stabilità. Un lavoro importante, dunque, per la città, che nessuno può mettere in discussione". "Rimane l'amarezza - aggiunge l'on. Galati - che i molti progetti messi in cantiere, cosi come ha ricordato il sindaco Abramo, non troveranno nell'immediato i necessari interlocutori, il che provocherà un vulnus allo sviluppo economico nel capoluogo della Regione". "Pur non entrando nel merito delle motivazioni della sentenza del TAR - conclude Galati - perché non spetta certo a me giudicare, credo che l'ottimo lavoro svolto in questi mesi dalla Giunta Abramo troverà riscontro positivo tra sessanta giorni quando gli elettori delle otto sezioni saranno chiamati a scegliere, nuovamente, una guida sicura per la città".

    "La sentenza del Tribunale amministrativo regionale che annulla il voto in otto sezioni sulle novanta, che il 6 e 7 maggio scorso hanno decretato la vittoria del centrodestra e del sindaco Sergio Abramo, deve essere rispettata nel riconoscimento dell'operato del potere giudiziario che essa rappresenta". Lo afferma in una nota Ivan Cardamone, ex presidente del Consiglio comunale di Catanzaro. "Non possiamo, però, non osservare - aggiunge - e non senza amarezza che la decisione di sospendere il consiglio comunale annullando il verbale della proclamazione del sindaco rischia di avere un effetto devastante sulla quotidianità della comunità catanzarese che - dopo un fermo amministrativo e politico di mesi, determinato dalle dimissioni del sindaco Michele Traversa e dall' insediamento della triade commissariale - si stava rimettendo in cammino, guardando con fiducia ad una credibile prospettiva di sviluppo. Catanzaro si stava rimettendo in moto grazie al lavoro, alla programmazione e ai sacrifici di un sindaco che ha creduto nel gioco di squadra e nelle potenzialità di una città che lo ha votato e voluto, ed ha accettato anche la rigidità dei provvedimenti che consapevolmente, ma senza alternativa, abbiamo accettato tutti ottenendo come contropartita di vedere la fine del tunnel. Una luce che avevamo intravisto dopo soli sei mesi di governo,già concretizzata con il rientro nel patto di stabilità". "Il risultato - dice ancora Cardamone - del maggio scorso, per una ipotesi molto remota, potrebbe anche essere stravolto e la città perderebbe un'altra occasione per uscire dall'impasse di anni quando l'alternativa seria era già stata delineata ed era fatta di programmazione e opportunità, credibilità e operatività da parte del Sindaco Sergio Abramo e della sua maggioranza di centro destra. Al di là della estemporanea euforia di una parte politica che dalla sentenza del Tar pensa di aver ottenuto un successo senza precedenti, si valuti l'ampio spettro di possibilità che la statistica ci consegna, compresa l' ipotesi di una ingovernabilità determinata dall'elezione di un sindaco con una maggioranza in consiglio comunale diversa dalla parte politica che l'ha sostenuto con inevitabile ritorno alle urne di nuovo. E si speri che il destino non si prenda gioco ancora una volta di una Città come Catanzaro che rischia di rimanere in ginocchio per molto tempo".

    "Il dispositivo con cui il Tar della Calabria ha annullato l'elezione dei consiglieri comunali e del sindaco Sergio Abramo è una profondissima ferita inferta al cuore della città". Lo afferma in una nota il Presidente del Movimento Civico 'PerCatanzaro', Massimo Lomonaco. "Non abbiamo timore - aggiunge - di affermare che la decisione dei giudici amministrativi è una sentenza fortemente condizionata dal clima politico. Un clima costruito artatamente dalla sinistra che, in maniera masochistica, sta preparando il suo candidato alla terza sconfitta consecutiva nel giro di un anno, arricchendo il suo curriculum di 'perdente di successo'. La sentenza del Tar, comunque, ci dà la possibilità di evidenziare come il teorema dei 'brogli' elettorali messo in moto dal centrosinistra si sia rivelato del tutto infondato. Comprenderanno bene i cittadini che quelli segnalati dal Tar sono solo vizi formali, attribuibili ai componenti dei rispettivi seggi elettorali nella fase di compilazione dei registri e che ,pertanto, nessuno ha violato la volontà degli elettori. Sul piano giuridico riteniamo, inoltre, che la sentenza crei un pericoloso precedente a livello nazionale. Il rischio concreto è quello di dover assistere nelle prossime tornate elettorali a una cascata di ricorsi, dovuti a banali vizi formali, che potrebbero inquinare la volontà degli elettori in tutta la Penisola. Sono fiducioso che il Consiglio di Stato permetterà a Sergio Abramo di ritornare immediatamente alla guida di una macchina amministrativa che ha saputo rilanciare, in soli sei mesi, raggiungendo traguardi importanti ed insperabili". "A pagare veramente questa situazione grottesca - conclude - saranno solo ed esclusivamente i cittadini catanzaresi, loro malgrado finiti in mezzo al guado a causa di una decisione del Tar che, lo ripeto, è stata fortemente condizionata dalla campagna denigratoria fatta dalla sinistra nei confronti della città. Sono assolutamente certo che la nuova mini-tornata elettorale premierà ancora Sergio Abramo, che vedrà accrescere il margine che lo separa dal suo avversario, consentendo a Scalzo di passare alla storia come il recordman delle sconfitte elettorali".

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