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    Sindacati "Regione affronti questione precari sanità"

     

     

    Sindacati "Regione affronti questione precari sanità"

    13 nov 13 Le segreterie regionali di Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl hanno inviato una lettera al Presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico, ed ai componenti dell'ufficio di presidenza per chiedere con la "massima urgenza l'apertura e l'attivazione di un tavolo di confronto per discutere e definire la questione del precariato nella sanità pubblica calabrese che interessa oltre 1300 operatori di cui 500 del ruolo medico". "La richiesta - prosegue - riveste particolare attenzione soprattutto perché finora tutti gli impegni assunti, sia in sede di Presidenza Giunta Regionale che in sede Dipartimento Salute, che in sede di commissione piano di rientro, sono stati sistematicamente disattesi. Il percorso a suo tempo concordato, che finora non ha prodotto conseguenti atti concreti, e che a nostro parere ha ancora piena validità a difesa della sanità pubblica e della garanzia dei livelli essenziali di assistenza, può essere sinteticamente riassunto come di seguito specificato: la continuazione del rapporto di lavoro del personale a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre 2012, che garantisce i servizi ed i Lea presso le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria; la deroga al blocco delle assunzioni a tempo indeterminato, in base al Decreto Legge 'Balduzzi' in via di approvazione da parte del Parlamento, sulla base delle richieste dei Direttori Generali delle Aziende; la prosecuzione del rapporto di lavoro in scadenza o scaduto per le figure professionali necessarie a garantire i servizi ed i livelli essenziali di assistenza (Lea). Poi si è aggiunta la recente notizia riguardante la sentenza della Corte Costituzionale in materia di stabilizzazione presso l'Azienda sanitaria di Cosenza che potrebbe interessare la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato, annullando di fatto la stabilizzazione e creando nuovo precariato". "Tenuto conto - prosegue la nota - delle paventate resistenze dei Direttori Generali che non intenderebbero procedere alla attuazione degli accordi regionali, se non per espressa comunicazione formale, vista la pericolosa situazione di stallo in cui si è impantanata la vertenza di operatori che quotidianamente hanno in mano la salute dei cittadini, al fine di evitare ulteriori e più incisive azioni di lotta che rischiano di bloccare interi settori e reparti delle diverse strutture ospedaliere della Calabria, ribadiamo la necessità e l'urgenza di una immediata convocazione presso codesto Ufficio di Presidenza per la definizione della specificata vertenza sul precariato nella sanità pubblica calabrese".

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