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    Napoli "Fare chiarezza su società Stretto di Messina"

     

     

    Napoli "Fare chiarezza su società Stretto di Messina"

    07 nov 12 Fare piena luce su tutta l'attività della Stretto di Messina e procedere allo scioglimento della società. E' quanto sollecita la deputata Angela Napoli, di Fli, in un'interpellanza al Presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti, dell'Economia e finanze e dell'Ambiente. "Già ad agosto scorso notizie di stampa - rileva la parlamentare - avevano riportato che il commissario straordinario per il Ponte sullo Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nonostante il Cipe avesse ridotto l'ammontare dei contributi pubblici a 312 milioni di euro (di cui già 300 spesi nel 2011), continuava a sottoscrivere accordi, senza rendersi conto che erano venute meno le condizioni per portare avanti il progetto del Ponte. Nella relazione di chiusura del bilancio di esercizio 2011 della società, pur evidenziando il totale azzeramento dei contributi pubblici originariamente previsti, non era stato in alcun modo considerato che erano venuti meno i presupposti di continuità aziendale. Il 17 aprile 2009 sarebbe stato siglato un accordo tra il presidente della "Stretto di Messina", Giuseppe Zamberletti, il presidente di Eurolink, Carlo Silva, e il commissario governativo per la realizzazione dell'opera, Pietro Ciucci, con cui la società statale avrebbe garantito ai costruttori del consorzio Eurolink il pagamento delle penali che erano state escluse dal contratto originario". "Appare inaccettabile - prosegue Napoli - che nonostante la necessità di contenimento della spesa pubblica, venga concessa la sponda beneficiaria alla società 'Stretto di Messina', la quale dal 1981 ad oggi ha gravato sullo Stato per un onere di 300 milioni di euro, ai quali dovranno essere aggiunti altri 300 milioni per le penali maturate tra opere realizzate e mancati guadagni per il contraente generale 'Eurolink'". Nell'interpellanza la deputata cita anche l'audizione di un pentito nel processo "Meta", in corso a Reggio, nel corso della quale questi ha dichiarato: "le cosche si erano già mobilitate per gli appalti relativi al Ponte sullo Stretto". Al Presidente del Consiglio e ai ministri, la Napoli chiede se non ritengano di avviare un'adeguata indagine per far piena luce su tutta l'attività della Stretto di Messina" e "se non ritengano, anche alla luce del contenuto della relazione di chiusura del bilancio di esercizio 2011 della società in questione, di dover procedere allo scioglimento della stessa, ed attenzionare con le risorse disponibili la situazione delle infrastrutture calabresi e siciliane".

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