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    Napoli "Ridare protezione a pentito Di Stefano"

     

     

    Napoli "Ridare protezione a pentito Di Stefano"

    29 mar 12 'Valutare le eventuali condizioni per restituire lo status di collaboratore di giustizia a Massimo Di Stefano". E' quanto chiede la deputata Angela Napoli, di Fli, in un'interrogazione rivolta ai Ministri dell'Interno e della Giustizia. La deputata, nell'interrogazione, afferma che "in questi ultimi giorni è stata ufficializzata su parte della stampa e siti regionali della Calabria le situazioni di disagio e di pericolo nelle quali si trova Massimo Di Stefano, collaboratore di giustizia dal 1995, al quale di recente sarebbe stata revocata la protezione, a causa della 'sussistenza di condotte asserite come incompatibili con l'assentito programma di protezione e con lo status di collaboratore di giustizia. Di Stefano ha raccontato POI in esclusiva alla Gazzetta del Sud del perverso intreccio 'politico-mafioso' che ha governato e governerebbe Lamezia Terme. Lo scenario che emerge dal suo è davvero inquietante giacché le cosche della 'ndrangheta lametina deciderebbero sul futuro di Lamezia fino ad influenzare le competizioni elettorali e la coalizione politica alla quale affidare il governo del territorio''. "Massimo Di Stefano - dice ancora Angela Napoli - avrebbe anche affidato notizie su alcuni delitti verificatisi a Lamezia negli anni passati e, in particolare, sull'omicidio di Antonio Mercuri, avvenuto nel maggio del 1986 candidato alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e per il quale il collaboratore di giustizia avrebbe fornito agli inquirenti i nomi dell'esecutore materiale del delitto e dei mandanti ('due politicì). Lo stesso collaboratore Massimo Di Stefano avrebbe anche riferito il nome del mandante ("autorevole esponente di cosca lametina") del duplice omicidio di Pasquale Cristiano e Vincenzo Tramonte, i due netturbini uccisi nel 1991. Le rivelazioni di Di Stefano da una parte andrebbero accertate dalla magistratura inquirente e potrebbero di conseguenza far luce su alcuni omicidi avvenuti in città e, dall'altra, per la loro pesantezza potrebbero mettere in grave pericolo la vita del collaboratore e quella dei suoi familiari". L'on.Napoli chiede ai due ministri "quali iniziative intendono assumere rispetto al contenuto delle dichiarazioni di Massimo Di Stefano sia relativamente agli omicidi avvenuti a Lamezia Terme sia sull'influenza delle cosche lametine sulle competizioni elettorali".

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