Rettore Latorre "Atenei nord favoriti rispetto al sud" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Rettore Latorre "Atenei nord favoriti rispetto al sud"

26 mar 12 "Quando una coperta è corta, non é accettabile che i più forti la tirino dalla proprio parte". Ha usato questa metafora il rettore dell'UniCal, Giovanni Latorre, in occasione del convegno 'Per l'Unical e gli Atenei del Sud, meno tagli più risorsé, per rappresentare la situazione che vivono le università meridionali rispetto a quelle del nord del Paese. "Non si tratta di una rivendicazione di campanile - ha aggiunto - bensì di una considerazione che scaturisce dall'evidenza dei meccanismi che regolano la distribuzione dei trasferimenti statali alle università. Esiste una grossa sperequazione del finanziamento dello Stato che vede diverse Università del centro-nord nettamente favorite rispetto a quelle meridionali. Le principali entrate degli Atenei provengono da due fonti: il Fondo di finanziamento ordinario e le tasse degli studenti. Una consistente riduzione del Fondo non può essere compensata in Calabria dal maggiore gettito delle tasse. Esse, infatti, vengono corrisposte in rapporto alla capacità reddituale delle famiglie. E' evidente che i redditi dei calabresi non sono quelli dei lombardi o dei toscani. Giusto per fare un esempio, la media delle tasse al Politecnico di Torino è di circa 2 mila euro per studente, ad Arcavacata arriva ad appena 500 euro. La nostra università, inoltre, esenta completamente dal pagamento dei contributi circa 8 mila studenti". La situazione per il rettore dell'UniCal è destinata ad aggravarsi sempre più con un invitabile peggioramento dell'organizzazione della didattica e dei servizi di diritto allo studio. "Nel 2011, seppur faticosamente, siamo rientrati - ha proseguito - nel novero delle università virtuose, quelle cioé che riescono mantenere al di sotto del 90% il rapporto tra spese per il personale e Fondo di finanziamento. Da quest'anno, assieme ad altre 44 università statali, sforeremo questo rapporto a causa della riduzione del Fondo e, soprattutto, dei meccanismi di calcolo che, anche questa volta, favoriranno gli atenei settentrionali. Le conseguenze saranno estremamente gravi e potrebbero determinare una forte battuta d'arresto per quella capacità d'incidere culturalmente e socialmente che l'UniCal ha sempre garantito al difficile e peculiare contesto locale".