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    Catanzaro/Ulixes "Abramo parli su gestione Sorical"

     

     

    Catanzaro/Ulixes "Abramo parli su gestione Sorical"

    23 mar 12 "A meno di un anno di distanza dallo storico referendum per l'acqua pubblica si è celebrato ieri, anche un po' sotto tono, il ventesimo anniversario della giornata mondiale dell'acqua, ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per valorizzare l'acqua come risorsa fondamentale del nostro Pianeta". Lo afferma in una nota il Presidente dell'Associazione Ulixes, Vincenzo Capellupo. "E non è un caso in proposito - aggiunge - che la Commissione europea ha chiesto in questi giorni all'Italia di adeguarsi alla direttiva europea che prevede la messa a punto di "piani di gestione di distretti idrogeografici". La situazione calabrese non è certo meno allarmante anzi come spesso accade qui da noi c'é ben poco da festeggiare. Legautonomie Calabria, tra gli altri, sin dal 1996 ha denunciato gli errori legislativi e gestionali che hanno portato a costituire la Sorical, e più complessivamente lo stato di attuazione della legge Galli. Oggetto di discussione e di battaglie, che coinvolsero anche Sergio Abramo allora sindaco di Catanzaro e presidente dell'Anci (Associazione dei Comuni Calabresi), erano le scelte politico-amministrave ed i loro effetti sui comuni calabresi; battaglie che oggi, nonostante Abramo sia presidente proprio di Sorical, nei fatti sono state accantonate ed hanno perso consistenza nonostante la loro continua attualità, arrecando pregiudizio ai comuni. Basta pensare alla questione 'determinazione tariffaria', vale a dire l'aumento massimo consentito rispetto alla tariffa indicata nell'ultima delibera Cipe, la numero 131 del 19 dicembre 2002, che è del 5%. Sorical ha, invece, aumentato la tariffa ogni anno dal 2005 in poi in misura ben superiore al 5% sia per l'acqua fornita a gravità che per l'acqua fornita a sollevamento. Una richiesta, quindi, contro le previsioni normative e che grava eccessiva sulle tasche dei cittadini. Il tutto nel non attivismo della guida di Sorical". "Quella di Sorical - prosegue Capellupo - sembra essere una azione sistematica tesa a mettere in difficoltà i comuni calabresi pretendendo importi illegittimi ed insostenibili per le casse comunali. Condotta che ha addirittura provocato una limitazione delle forniture di acqua agli stessi comuni provocando disservizi e disagi ingiusti per la popolazione. Disservizi, per alcuni sospetti, che gravano ed hanno investito anche la città capoluogo di regione ed i suoi cittadini. Il tutto senza nessun intervento di miglioramento della rete idrica che è inefficiente e piena di perdite. Per non parlare dei gravi danni all'economia regionale provocati dalla gestione di Sorical. Alcune associazioni di categoria hanno denunciato pubblicamente sulla stampa, nei mesi scorsi, lo stato di crisi e il fallimento di molte piccole imprese provocati proprio dalla morosità della pubblica amministrazione regionale ed anche dall'ente presieduto da Abramo. Una condotta evidentemente irresponsabile che ferisce un tessuto economico e produttivo basato sulla piccola impresa e già fragilissimo, che deve fare i conti non solo con la perifericità dai mercati, l'illegalità e la corruzione della pubblica amministrazione ma anche con le incapacità e la miopia politico-amministrative. Con l'assenza di programmi e progetti. Mali che la Calabria ed i suoi cittadini non meritano". "Ma il candidato sindaco del centrodestra Sergio Abramo - aggiunge Capellupo - e presidente in carica della Sorical cosa pensa di tutto questo? Cosa ne pensa sulla politica tariffaria da lui portata avanti ai danni dei comuni calabresi, di Catanzaro e dei suoi cittadini? Cosa ne pensa della sua condotta ai danni della piccola impresa e dell'occupazione? Cosa risponde alle tante ombre della sua gestione Sorical? Come risponde alle accuse di miopia, ingiustizia ed inefficacia della sua gestione sollevate dai comuni? Come pensa, quindi, di potersi assumere le responsabilità di primo cittadino per la città capoluogo di regione dopo che il suo centro destra, in questa città, ha sforato il patto di stabilità per spese correnti e la sua Giunta regionale continua ogni giorno, anche grazie al suo silenzio, ad offendere Catanzaro ed i suoi cittadini? A queste domande un uomo politico che da anni è classe dirigente della nostra regione deve assolutamente e responsabilmente rispondere".

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