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    Incarnato: "Realizzare i parchi canili"

     

     

    Incarnato: "Realizzare i parchi canili"

    22 mar 12 "Il Problema del randagismo diventa un " fatto " quando qualche cane morde un bambino e se ne parla per tre giorni dopo di che il silenzio, lasciando il problema nelle mani di singoli cittadini, di associazioni, lodevoli volontari e qualche comune, con tutto quello che significa un problema del genere". Così in una nota Luigi Incarnato segretario regionale del PSI. Con la nostra gestione avevamo avviato un serio ragionamento attraverso il confronto con esperienze di qualità che ci hanno supportato per ridefinire una problematica grande, disumana e rischiosa al tempo stesso, dei cani " senza padroni ". Ci siamo convinti che bisognava offrire strutture moderne e attrezzate ai cani al di là del semplice canile infatti un avvio timido era stato compiuto con il riconoscimento di finanziamenti finalizzati alla realizzazione di Parchi-Canili provinciali con annesso servizio veterinario e quanto necessario per le prime cure. Una Regione decente avrebbe dovuto dare corso a quanto programmato e consentire la realizzazione di queste strutture capaci di ospitare i randagi e rieducarli , aprendoli ai bambini ed offrendo assistenza a quanti bisognosi di cura: ma la Calabria, questa Giunta, ha altro a cui pensare. Non pensa ai disoccupati figuriamoci se pensa ai cani randagi e quindi ai Parchi-canili o magari dall'alto della loro esperienza ritengono non sia una buona idea. Molti sono i cani randagi abbandonati - dice Incarnato- che costituiscono anche un rischio per l'incolumità dei cittadini e altri sono rinchiusi in lager che costano centinaia di miglia di euro alla comunità e che sono una vera e propria vergogna, atteso che si vedono scene di animali stipati in un angolo come polli di batteria. Mi chiedo l'assessorato ai Lavori Pubblici, all'ambiente e non ultimo la sanità della Regione Calabria cosa facciano per salvaguardare un patrimonio che è amato dalla cittadinanza comune e che se inserito in strutture adeguate risolverebbe anche i problemi di chi ha paura del randagismo di branco. I cani inseriti in parchi con rieducatori, realizzati anche attraverso fondi comunitari - aggiunge Incarnato - sarebbero una grande opportunità ambientale e sociale per una Regione che è indietro su tutti gli aspetti della vita quotidiana. Diventerebbero luogo di incontro, visite scolastiche, l'associazionismo avrebbe la possibilità di fare un lavoro per incentivare le adozioni per le famiglie, ci sarebbe una creazione di posti di lavoro e costi assai ridotti , restituendo dignità ad esseri viventi rinchiusi in lager che fanno orrore solo a pensarci. Noi abbiamo il dovere di denunciare, anche se siamo consapevoli che tutto ciò è inutile perchè non otterremo nessun risultato, cioè per usare una frase fatta: parlare alla Giunta Regionale e a Scopelliti e come parlare al vento. Tutto questo non mi preoccupa non voglio distogliere nessuno dall'importante lavoro, quindi non mi strappo i capelli se non suscito attenzioni, mi duole, in questo caso si, che i problemi rimangono e che nessuno ne avverta la sensibilità. MI auguro infine, che non ritorneremo a parlarne del randagismo solo quando un cane morderà qualcun altro.

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