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    Nucera "Positiva sensibilità Ministro Severino su situazione carceri"

     

     

    Nucera "Positiva sensibilità Ministro Severino su situazione carceri"

    21 mar 12 "Mi fa grande piacere notare nell'attuale Ministro della Giustizia Paola Severino, una grande sensibilità verso la situazione carceraria italiana. Le nostre carceri sono da tempo al collasso, sia come presenza di detenuti ospitati, al di là di ogni ragionevole possibilità, sia per le carenze croniche di agenti di Polizia Penitenziaria e mezzi". E' quanto afferma il segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, dopo l'audizione del Ministro Severino in Commissione Antimafia che non ha escluso la possibilità di riaprire le vecchie carceri dell'Asinara e di Pianosa. "Comprendo la nostalgia istituzionale di un uomo di Governo, verso due strutture - prosegue Nucera - che hanno fatto la storia carceraria dell'Italia: l'Asinara che ha ospitato boss mafiosi e terroristi sottoposti al regime del carcere duro, è rimasto aperto per oltre un secolo. Pianosa ha chiuso i battenti nell'agosto 1998. Ma domandiamoci quanto costerebbe la loro riapertura? Nel frattempo il Ministero è impegnato nella costruzione di altre nove carceri, tra cui quello già quasi pronto di contrada Rugola di Arghillà a Reggio, costato oltre 90 milioni di euro. Una struttura di 300 posti, considerata di massima sicurezza, con laboratori per le attività lavorative, campi da calcio, aree verdi. Quel carcere ormai quasi completato attende solo di entrare in funzione. Da tempo; mentre la Casa Circondariale di San Pietro è stipata di detenuti: 370 su una capienza strutturale di 170". "Ricordo che lo scorso mese di settembre nella sua prima visita ufficiale da Ministro della Giustizia, il sen. Nitto Palma, in accoglimento delle nostre ripetute sollecitazioni annunciò - prosegue Nucera - che entro il 2012 sarà aperto un primo padiglione del nuovo carcere reggino. Mi chiedo perché a fronte delle spese necessarie per ripristinare due vecchi e cadenti penitenziari, anche se ancora strutturalmente idonei non si pensa di completare e aprire le strutture già costruite e che, nel caso di Reggio, non richiedono interventi di tipo straordinario, come ammise l'allora Ministro della Giustizia che auspicò la possibilità di 'poter utilizzare il carcere di Arghilla' entro la fine dell'anno nuovò". "L'apertura del nuovo carcere ad Arghillà determinerebbe, inoltre - conclude Nucera - un forte impatto sociale sul territorio. Pensiamo al personale, penitenziario, amministrativo, dei servizi, che sarebbe necessario al suo funzionamento, ma anche alle tante opportunità che una struttura del genere creerebbe in un quartiere tra i più problematici della città, attraverso l'apertura di attività commerciali, di impresa e del relativo personale".

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