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    Sindacato medici: "Piano rientro penalizza ospedali calabresi"

     

     

    Sindacato medici: "Piano rientro penalizza ospedali calabresi"

    10 mar 12 "I servizi di accettazione e pronto soccorso degli ospedali calabresi sono da settimane al centro della preoccupata attenzione dell'opinione pubblica a causa delle lunghe attese e degli inenarrabili disagi cui sono sottoposti i cittadini, situazione che è culminata in veri e propri scontri con i medici che, con grandi sacrifici, cercano di far fronte alla difficile situazione". E' quanto si afferma in una nota della sezione calabrese del Sindacato medici italiani. Per lo Smi "si tratta dei primi effetti, destinati ad aggravarsi nei prossimi mesi delle misure del Piano di Rientro basato esclusivamente sui tagli ai servizi sanitari, sulla contrazione del personale medico e infermieristico e sulla massiccia riduzione dei posti letto. Si manifestano allora tutti i limiti di una ottusa politica messa in atto dalla gestione commissariale della sanità calabrese che punta a un risanamento contabile delle aziende sanitarie e ospedaliere senza tener conto che la caduta a picco dei servizi aumenta l'emigrazione sanitaria creando un nuovo disavanzo in termini di mobilità passiva verso le altre regioni". "Al necessario ridimensionamento della rete ospedaliera - prosegue la nota - avrebbe dovuto infatti corrispondere un rafforzamento dei grandi ospedali, con un grande sforzo in termini di strutture e tecnologie, e specialmente un potenziamento della presenza territoriale, dall'assistenza primaria alla specialistica, di cui invece non si vede alcuna seria misura, salvo sporadiche iniziative peraltro portate avanti dalla progettualità e dall'impegno dei medici. Il sindacato dei medici italiani ritiene che non si possa più restare indifferenti rispetto a una politica commissariale che decanta improbabili successi che stridono fortemente con la realtà che ogni giorno i cittadini e le comunità sono costretti a sperimentare". "Il diritto alla salute - si sostiene ancora nella nota - è ogni giorno più compromesso per i calabresi mentre gli operatori sanitari, medici in testa, scontano gravissimi danni professionali, di crescente rischio e di occupazione quando si guardi a centinaia di precari che da anni sostengono una serie di servizi decisivi e la cui stabilizzazione è diventata sempre più un miraggio. Il Sindacato dei medici italiani chiama i colleghi alla mobilitazione e fa appello alla pubblica opinione perché comprenda che, dopo i cittadini, sono proprio gli operatori ad essere vittima delle dissennate scelte di politica sanitaria. Si rivolge alle forze politiche perché rinuncino a particolaristiche scelte di parte e di campanile per esprimere un serio progetto di risanamento della sanità calabrese".

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