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    Sindacato Sul "Taglaire tasse ancoraggio a porto di Gioia"

     

     

    Sindacato Sul "Taglaire tasse ancoraggio a porto di Gioia"

    06 mar 12 "Sarebbe ora che Regione Calabria, Autorità Portuale e Ministero cominciassero a capire quali devono essere le priorità su Gioia Tauro cominciando dal taglio delle tasse di ancoraggio, punto in discussione proprio nel prossimo Comitato Portuale del 8 marzo prossimo, per finire ad un sistema di potenziamento e 'incentivazione' delle modalità di trasporto su ferro dal porto verso il territorio". E' quanto si afferma in una nota del sindacato Sul. "Gli ultimi dati sul traffico merci in Italia elaborati dal Sole 24 Ore mostrano impietosamente un calo drastico dei volumi dei contenitori in transhipment nella nostra penisola mentre l'import-export di container negli scali di destinazione finale fanno segnare un complessivo +8,3 per cento. Addirittura i porti del Nord Europa viaggiano a percentuali altissime: Amburgo ad esempio registra un +14 per cento. Tale analisi è l'ennesima conferma che ormai non è più possibile puntare esclusivamente sul transhipment. L'evoluzione delle rotte, in relazione anche ai nuovi porti che sorgeranno a breve (per esempio Maersk in Turchia, a Vado, a Capodistria ), rischiano, anche a causa di una miope politica italiana sui porti di transhipment, di ridurre sempre di più i volumi di contenitori e non solo a Gioia Tauro". "Soltanto mettendo in rete lo scalo - la nota - sarà possibile andare grazie al transhipment, oltre il transhipment e fuori dalla crisi. Lo stesso sviluppo del retroporto non può prescindere da questa ulteriore evoluzione dello scalo che deve aprire se stesso verso l'esterno. Crediamo che se Terminal Investment Limited (Til), la società terminalistica che fa capo al gruppo Aponte (Msc) ha deciso di investire a Gioia Tauro lo abbia fatto nell'ottica di aumentare i volumi dello scalo anche in virtù delle oggettive potenzialità che qui esistono. Proprio per questo, è bene che ognuno faccia adesso la propria parte: l'Apq e gli investimenti promessi per la logistica e il retroporto non possono più attendere. Il ritardo accumulato negli anni può essere recuperato soltanto mettendo in campo quanto già stabilito nel protocollo stilato presso la Regione Calabria e nato dalle sollecitazioni dei nostri componenti in Comitato Portuale"

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