Nucera "No a diktat, ma basta politica dei più forni" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nucera "No a diktat, ma basta politica dei più forni"

05 mar 12 "Tra il dire e il fare c'é di mezzo il mare. Questo L'Udc lo sa benissimo. Per questo sostengo le giuste e legittime riflessioni dell'on. Pino Galati". E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore regionale dei Popolari e Liberali della Calabria Giovanni Nucera. "Galati - sostiene Nucera - pone un problema reale sulla totale affidabilità degli alleati in politica, specie in una regione come la Calabria che, al di là delle bizantine formule, dovrebbe invece avere piena coerenza di linea politica e programmatica nei territori. La predisposizione ed il perseguimento di unitari programmi fra città capoluogo, province e Regione, partendo proprio dalla Regione, rappresenta la vera risorsa di quella modernità a cui ricorre proprio il dirigente regionale dell'Udc, intesa non solo come sinonimo di una univoca e armonica strategia di indirizzo, ma anche come la manifestazione della comune volontà a trovare soluzioni ai problemi che emergono dai territori". "Trematerra sa bene - afferma ancora il Coordinatore regionale dei Popolari e Liberali nel Pdl - che siamo per il pluralismo e per la libertà delle scelte; che abbiamo sempre perseguito una politica inclusiva e non esclusiva. Per questo affermiamo con certezza di non appartenere alla categoria dei politici che impongono 'diktat', tuttavia stigmatizziamo la politica dei molteplici 'forni'cui l'Udc in Italia ci sta purtroppo da tempo abituando. La puntuale riflessione dell'on. Galati, che non ha assoluto bisogno di avvocati difensori, se ha provocato la reazione di Trematerra, dimostra la giustezza di una valutazione pertinente e necessaria. Forse sarebbe più opportuno, a questo punto accantonare tutte le polemiche e riservare energie e idee per esaltare, e di motivazioni ne esistono tante, ciò che unisce, affinché, anche a Catanzaro prosegua e trovi nuova linfa, quella forte intesa politica fra le aree moderate rappresentate da esperienze condivise che si riconoscono nel Partito popolare europeo del quale anche lo stesso segretario regionale Udc fa parte".