CGIL "In Ospedali Pollino e Sibaritide pregiudicati diritti a cura" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

CGIL "In Ospedali Pollino e Sibaritide pregiudicati diritti a cura"

02 mar 12 "Quello che sta avvenendo nelle strutture ospedaliere del territorio del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno non è più tollerabile". E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale comprensoriale della Cgil Pollino Sibaritide, Angelo Sposato che sollecita l'apertura di un'inchiesta da parte della magistratura "per accertare le responsabilità della mancata applicazione sul territorio dei Livelli essenziali di assistenza sia per le prestazioni sanitarie, sia in rapporto al numero di abitanti e posti letto che pregiudicano il diritto di cura e la continuità assistenziale dei cittadini". "Nei mesi scorsi come Cgil, Cisl e Uil provinciali - prosegue Sposato - con le federazioni di categoria abbiamo avanzato delle osservazioni in merito all'atto aziendale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza esprimendo delle sostanziali criticità sulla non conformità rispetto al Dpgr n. 18/2010 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, dell'emergenza urgenza, della medicina di territorio ed in linee guida regionali con riferimento al Dgr n.54/2011. La successiva conversione degli ospedali minori in Case della salute che doveva essere operativa entro il 31 marzo 2012 e garantire la rete del 118, sostenere la medicina territoriale ed ottimizzare il sistema della rete ospedaliera, rischia di diventare, attraverso l'incomprensibile politica dei due tempi, una truffa ai danni dei cittadini delle aree periferiche, quelle interne che oggi sono costretti a migrare in strutture extraregionali o peggio confluire nelle strutture di Corigliano,Castrovillari, di Rossano, Cetraro e Paola che con tale tempistica non riescono a garantire neanche l'emergenza". "La cittadinanza è disorientata - sostiene Sposato - si bloccano i ricoveri, nelle strutture si presentano disservizi organizzativi, malati costretti a sostare nei corridoi del pronto soccorso, mezzi e presidi insufficienti, ambulanze inadeguate. E' caos sanitario. Le liste di attesa per i malati sono diventate insostenibili ed il ricorso alla sanità privata é diventata l'unica alternativa per quei pochi che hanno la possibilità di sostenerne i costi". Per Sposato "tutto ciò è sconcertante. E questa la sanità che pensa Scopelliti? E i suoi colonnelli del territorio, ognuno con trent'anni di politica e di responsabilità sulle proprie spalle che si limitano a colpevolizzare il precedente governo regionale, che ha le stesse responsabilità e che ha già pagato tornandosene a casa"