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    Tripodi "Su Comunità Montane Trematerra ha cambiato opinione"

     

     

    Tripodi "Su Comunità Montane Trematerra ha cambiato opinione"

    01 mar 12 "Più volte ho ribadito il mio disappunto riguardo il proposito di sopprimere con una legge regionale le Comunità Montane". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Pasquale Tripodi. "Ho evidenziato piuttosto, in un'ottica di opportunità e di esigenza di riforma del settore che politiche nazionali di taglio ai finanziamenti per la montagna e politiche regionali inadeguate hanno indebolito - prosegue Tripodi - la validità dell'istituzione di una Unione dei Comuni che svolga le medesime funzioni al servizio del buon governo del territorio in piena autonomia gestionale e amministrativa rispetto all'Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna. E' indubbiamente necessaria - prosegue Tripodi - una riorganizzazione del settore che ne rafforzi però le funzioni, i compiti, le deleghe da gestire e le risorse, ma è doveroso altresì un effettivo impegno politico e istituzionale affinché ciò si concretizzi. In ragione di ciò, l'istituzione di veri e propri enti locali, definiti Unione dei Comuni sia dal T.U. nazionale sia dalla legge regionale n.4/99 è, a mio avviso, la soluzione più adeguata al fine di pervenire ad una ottimizzazione, ad una più organica e produttiva gestione della politica della montagna che, tra l'altro, non sminuisca il ruolo fondamentale e di conseguenza l'azione delle Comunità montane da sempre al servizio della coesione sociale e territoriale". "Del medesimo avviso - prosegue Tripodi - sembrava essere anche l'attuale assessore regionale all'Agricoltura, Michele Trematerra che, mentre oggi non fa che asserire a più riprese la sua determinata intenzione di sopprimere le Comunità montane, nel 2008 invece intervenendo durante una seduta consiliare, dichiarava la necessità di aprire un dibattito che riguardasse la riforma delle Comunità montane al fine di garantire ad esse maggiori compiti e consistenza. Addirittura Trematerra, allora consigliere regionale di minoranza, estremizzando il suo ragionamento parlò di Comunità montana unica per tutta la Calabria per rispondere alle particolari esigenze di salvaguardia del nostro territorio, e a margine del proprio intervento espresse perplessità nei confronti della riforma che, a suo parere, avrebbe dovuto riguardare in un'articolazione ben più complessa il mantenimento nei giusti termini dei costi del funzionamento delle Comunità montane a dimostrazione che la politica regionale sa assumersi le proprie responsabilità (vedi resoconto integrale della seduta del Consiglio regionale del 30 giugno 2008). Mi chiedo, pertanto, quali siano state le ragioni che hanno portato Trematerra, a cambiare opinione così radicalmente, visto che da quando ricopre il ruolo di assessore regionale non intravede nella riforma del settore altre condizioni ragionevoli se non l'abolizione delle Comunità montane".

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