Costanzo: Chi paga disastri in conti Comune Catanzaro? - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Costanzo: Chi paga disastri in conti Comune Catanzaro?

31 mag 12 "Continuiamo a sentir dire che la situazione della partecipate è un disastro. E non fatichiamo a crederci visto l'inconsistenza manageriale di chi le ha guidate e la malafede politica di chi ne ha tracciato le linee. Ma dopo un anno, partendo da Traversa, passando per il commissario e finendo oggi ad Abramo, non abbiamo ancora capito quali soluzioni si vogliono discutere in Consiglio comunale per ovviare a questo disastro". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere provinciale del Pdl Sergio Costanzo. "A dire il vero, questa domanda - prosegue Costanzo - era stata già posta agli uffici competenti, dai quali avevamo ricevuto una laconica risposta, molto di circostanza. Oggi però vogliamo numeri e soluzioni. Non pozioni magiche che sappiamo non appartenere a nessuno, ma soluzioni chiare, precise e soprattutto condivise. Sappiamo anche che, per una trappola burocratica utilizzata come una tagliola dal centrosinistra, sarà difficile defenestrare quei manager che abbiano dimostrato incapacità al ruolo e che oggi stanno ancora in piedi grazie alla possibilità di usufruire di finanziamenti pubblici che presto finiranno e quindi, nella fattispecie della Catanzaro servizi, la situazione si delineerà in tutta la sua drammaticità. Ma lo stesso discorso vale per l'Amc e per l'Ambiente e servizi. Quest'ultima, è stato detto da più parti, sarà chiusa. E questo può essere anche condivisibile in un'ottica di efficienza del servizio. Ma dopo? E veniamo all'altro punto dolente. La fondazione Politeama. Anche qui ci viene detto che non ci sono i soldi per programmare la stagione e sappiamo che è la verità. Ma ci viene spontaneo domandare chi ha drenato tutte le risorse che in questi anni sono state destinate alla Fondazione. Perché non la si è trasformata in un ente in grado di produrre e quindi di auto sostenersi? A cosa é servito avere un direttore generale, un sovrintendente e un direttore artistico se il risultato è che dopo appena dieci anni (perché 10 anni sono davvero pochi per pensare di chiudere bottega) il rischio è che il teatro principale chiuda? Le programmazioni, per quanto di qualità, non possiamo dire che siano mai state tutte delle prime, tali da costare tanto da prosciugare le casse. Allora oggi chiediamo, quanto è costato il management del Politeama, perché invece di affidare il servizio di accoglienza e ospitalità all'esterno non si sono professionalizzati dei giovani con tutti gli strumenti messi a disposizione in questi anni, come borse lavoro e progetti occupazionali?".