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    Sindacati a Roma incontrano Ministro Barca su Porto di Gioia

     

     

    Sindacati a Roma incontrano Ministro Barca su Porto di Gioia

    26 mag 12 "Servono interventi fattivi, a medio ed a lungo termine, sia con l'ausilio di agevolazioni fiscali, utili al superamento della crisi attuale sino all'incremento dei volumi di traffico, sia avviando al più presto quei processi evolutivi che consentirebbero la stabilità, la crescita, il completamento e lo sviluppo dello scalo di Gioia Tauro". E' la richiesta avanzata da Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in occasione dell'incontro a Roma con il ministro per la coesione sociale Fabrizio Barca. "Nel corso dell'incontro sono state evidenziate - prosegue la nota - le problematiche che non consentono al momento attuale il rilancio del porto di transhipment, puntando in modo particolare sui fattori di distorsione della concorrenza del mercato e dei servizi di transhipment nel Mediterraneo e sottolineando al contempo l'esigenza di realizzare una sinergia tra istituzioni e parti sociali per continuare a trovare soluzioni, assieme al Governo, al fine di consentire al porto di Gioia Tauro di poter uscire dallo stato di crisi. L'incontro è servito per ribadire anche la necessità di intervenire relativamente sui punti già più volte evidenziati ed in particolare: il differenziale con i terminal nordafricani per cui si rende necessaria una detassazione del salario e del costo del lavoro; una definitiva soluzione circa la tassazione sui vettori (tasse di ancoraggio) pressoché inesistenti nei porti di transhipment concorrenti con quelli italiani (comunitari e non); le difformità relative alle accise su gasolio ed energia molto più elevate a confronto di quelle applicate in diversi stati comunitari; le carenze infrastrutturali materiali ed immateriali che non consentono l'utilizzazione delle aree retroportuali; l'attuazione percorso logistico integrato per i collegamenti con il retroterra ed in particolare il gateway ferroviario, trait- d'union tra porto e stazione di Rosarno; la realizzazione di interventi di logistica industriale e l'attuazione in tempi brevi di un modulo magazzino in area franca (25.000 mq) cui l'Autorità Portuale ha già avviato le procedure per la realizzazione".

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