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    Fibrillazioni nel PD in attesa rientro Adamo e Bova, Ciconte restituisce tessera

     

     

    Fibrillazioni nel PD in attesa rientro Adamo e Bova, Ciconte restituisce tessera

    25 mag 12 "Il rientro di Adamo e Bova nel Pd? Non esiste. Al momento non è all'ordine del giorno". Lo ha affermato il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede provinciale del partito a Reggio. "Voglio anche aggiungere - ha precisato D'Attorre - che non ci è pervenuta comunque alcuna richiesta di rientro. E per il futuro, sull'argomento, saranno eventualmente investiti i nuovi gruppi dirigenti regionali che saranno decisi dal prossimo congresso".

    Il consigliere regionale Enzo Ciconte ha deciso di restituire la tessera del Partito Democratico per protestare contro la mancata riapertura dei termini del tesseramento a Catanzaro. Ciconte era entrato nel gruppo Pd alla Regione il 22 maggio scorso ed in occasione delle elezioni comunali a Catanzaro aveva sostenuto il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo. "Unitamente a tantissimi amici, ho sostenuto con lealtà - afferma Ciconte in una nota - il candidato a Sindaco del centrosinistra. Solo per un soffio, se i dati elettorali saranno confermati dalle verifiche in corso, non si è andati al ballottaggio ed alla probabile vittoria. La lista di 'Svolta democratica' alla quale è stato associato il mio nome non per mia volontà ma solo per l'insistenza dei vertici del Partito Democratico, ha ottenuto un ottimo risultato, migliorando persino la percentuale ottenuta nelle elezioni dello scorso anno. Tutto ciò, grazie all'impegno di tanti amici - la maggior parte dei quali provenienti dal mondo delle professioni ed alla prima esperienza politica - che si sono prodigati per affermare alla guida della Città una nuova classe dirigente". "Nei giorni scorsi - prosegue - ho aderito al Pd, dopo avere ricevuto rassicurazioni dai massimi dirigenti che si sarebbe riaperto il tesseramento, per consentire a tutti coloro che si sono spesi al mio fianco nella competizione elettorale, di poter entrare a pieno titolo nel partito. Tale fatto, al di la dei contenuti numerici, avrebbe sicuramente avuto un notevole significato politico. Il Pd avrebbe dimostrato di essere un partito inclusivo, attrattivo, aperto a nuove forze desiderose di partecipare alla sua vita democratica. Questi erano i miei auspici, per far vivere l'esaltante esperienza di 'Svolta democratica', all'interno di un contenitore più ampio. Ringrazio i colleghi consiglieri regionali del Pd per l'accoglienza ricevuta, ma non posso che esprimere la mia profonda delusione per l'incomprensibile scelta dei vertici del partito, che rinnegando l'impegno assunto, hanno deciso di non riaprire il tesseramento a Catanzaro". Ciconte evidenzia inoltre che "si tratta di un segnale profondamente negativo, l'esatto opposto di quanto sia oggi necessario, per rilanciare l'immagine ormai compromessa dell'attuale politica. Invece che aprirsi alla società civile, al mondo delle professioni ed a quanti credono ancora nell'utilità degli attuali partiti, il gruppo dirigente del Pd si rinchiude al proprio interno, soddisfatto dei consensi ottenuti e dell'esiguo numero dei propri iscritti nella Città di Catanzaro. Evidentemente, tanto basta, per sentirsi soddisfatti ed autosufficienti. Si tratta di una scelta sbagliata che non posso condividere, dalla quale intendo subito dissociarmi e prendere le immediate distanze, attraverso un gesto netto ed inequivocabile: la restituzione della tessera consegnatami". "Faccio ciò - conclude - a malincuore, profondamente deluso, ma senza rancore e continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere di opposizione all'attuale maggioranza di centrodestra, per costruire assieme a tutte le forze di centrosinistra, una valida alternativa di governo".

    "Il congresso sarà un momento di rinnovamento generazionale vero e di apertura verso quelle istanze della società che condividono i nostri programmi di governo". Lo ha detto il commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre, in relazione al prossimo congresso regionale precisando che "sarà rispettato il programma organizzativo finora tracciato". "Sia chiaro comunque - ha aggiunto D'Attorre - che il nostro é un partito che elegge i propri organismi dal basso, con la diretta partecipazione degli iscritti e accompagnata da un confronto trasparente e improntato al massimo rispetto per la democrazia e per la diversità di opinione".

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