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    Presidente Oliverio "Scopelliti intervenga per Cnr Piano Lago"

     

     

    Presidente Oliverio e Talarico "Scopelliti intervenga per Cnr Piano Lago"

    18 mag 12 "Chiedo a Scopelliti e alla sua Giunta di dare una risposta urgente affinché l'Istituto di scienze neurologiche di Piano Lago possa ricominciare ad operare con i servizi di diagnostica specialistica ed a rilanciare le sue preziose attività di ricerca. Mi auguro che il nostro appello venga recepito e raccolto". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso della conferenza stampa convocata per dire no allo smantellamento della struttura di ricerca. "Le responsabilità principali dello smantellamento in atto della sede del Cnr di Piano Lago - ha aggiunto Oliverio - sono soprattutto della Regione. C'é anche una parte di responsabilità del Cnr nazionale i cui vertici finora non abbiamo mai potuto incontrare a causa della forte instabilità direzionale che ha caratterizzato questo importante ente nei mesi passati. Ora che alla direzione nazionale del Cnr è stato nominato il dott. Luigi Nicolais, le cui qualità scientifiche sono largamente riconosciute, richiederemo un nuovo incontro per fare definitivamente chiarezza su tutta la vicenda. Le responsabilità ricadono, però, in primo luogo sulla Regione". 'Secondo Oliverio, 'siamo di fronte ad un importante Centro di eccellenza, ed a tale proposito voglio rinnovare le mie congratulazioni a tutta la struttura, al personale ed al dott. Gualtieri, in particolare, per i risultati di una ricerca importante che è stata pubblicata nei giorni scorsi, che opera sul nostro territorio e che è un'eccellenza che ha garantito oltre ottomila prestazioni l'anno altamente specialistiche di diagnostica nella genetica molecolare, biochimica e per immagini. Una struttura che, nel portare avanti i suoi progetti di ricerca, ha fornito servizi sanitari a pazienti provenienti da tutta la Calabria affetti da malattie del sistema nervoso. Non è possibile lasciare che questa importante struttura si consumi lentamente nel silenzio". "L'anno scorso - ha detto ancora Oliverio - dopo che svolgemmo un'iniziativa pubblica a Piano Lago e dopo che riunimmo il Consiglio provinciale e i Consigli comunali che all'unanimità si espressero a sostegno e a difesa del Centro, il presidente Scopelliti dichiarò pubblicamente che entro venti giorni avrebbe provveduto alla risoluzione di tutti i problemi e che, pertanto, era stata sollevata da parte nostra una questione che non aveva nessuna consistenza. Dobbiamo purtroppo constatare che dopo un anno non solo non è stato realizzato quanto promesso, ma non è stata addirittura nemmeno rinnovata la convenzione. Il paradosso è che questo atteggiamento non solo non comporta assolutamente alcun risparmio per la Regione ma, anzi, aggrava la spesa, perché chi ha necessità di ricevere le prestazioni che oggi non trova a Piano Lago è costretto a partire, a recarsi fuori dalla Calabria e la Regione é costretta ad affrontare costi ancor più elevati a cui si aggiungono i gravi disagi degli ammalati e delle loro famiglie".

    "Il Cnr di Piano Lago, negli anni, ha svolto per l'intera regione una fondamentale ed insostituibile funzione nel campo della ricerca e dell'erogazione di servizi sanitari specialistici". Lo ha detto il consigliere regionale di Idv, Mimmo Talarico, intervenendo alla conferenza stampa per dire no allo smantellamento della struttura di ricerca. "Quello che chiediamo al Governatore Scopelliti - ha aggiunto Talarico - è, di rivedere, con urgenza, la decisione di annullare la convenzione e di intraprendere immediate iniziative per garantire la sopravvivenza dell'Istituto di Scienze neurologiche e rilanciare gli investimenti nel campo della ricerca pubblica nella nostra regione. Si deve evitare di arrecare un danno gravissimo ai cittadini calabresi perché verrebbe meno la possibilità di accedere in regime di convenzione a servizi diagnostici specialistici e di indagine genetica per gravi malattie neurodegenerative. Si potrebbe verificare un ulteriore danno perché si aggraverebbero i numeri dalla migrazione sanitaria in assenza di una struttura regionale che eroga servizi specialistici di diagnostica unici nella loro tipologia e si darebbe un duro colpo alla ricerca pubblica nella nostra regione".

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