Bevacqua "Al Pd non può bastare il tirare a campare" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bevacqua "Al Pd non può bastare il tirare a campare"

13 mag 12 "A urne chiuse e risultati conosciuti, anche se per Catanzaro ci sono voluti quattro giorni, non posso fare a meno di esprimere qualche considerazione sugli esiti nazionali e regionali. Indubbiamente il mio partito, il Pd, ha mantenuto le posizioni, ma secondo me ciò non può essere ritenuto sufficiente. Francamente, visto il 'disastro' del centro-destra, mi aspettavo qualcosa di più". A sostenerlo, in una nota, è Domenico Bevacqua, vicepresidente della Provincia di Cosenza. "Ancora il Pd - prosegue Bevacqua -non riesce a intercettare i voti dei delusi della politica berlusconiana, né tanto meno più ampi consensi a sinistra. Ma non ci possiamo permettere di sopravvivere, di 'tirare a campare'. Anche perché, erosione dopo erosione, ci resterebbe ben poco. Per cui, consiglio tutti di abbandonare i toni trionfalistici e di riflettere più che sui nostri successi, sulle nostre mancanze. Certamente, il Pd e l'intero Centrosinistra, oggi in Italia, sono gli unici soggetti politici con un programma ed obiettivi strategici chiari, tali da offrire una prospettiva di ripresa e sviluppo al nostro Paese. Certo, oggi o fra qualche mese vinceremmo le elezioni; ma é sufficiente? Direi proprio di no". "In Calabria, e nella provincia di Cosenza in particolare - prosegue Bevacqua - il partito ha superato la prova elettorale con dignità, con riconferme e nuovi amministratori. In particolare sono fiero del risultato del mio paese, Longobucco, dove il sindaco uscente Stasi, è stato riconfermato primo cittadino, dopo una campagna elettorale particolarmente faticosa e dura. Così come mi piace evidenziare il buon risultato del PD e di Mimmo Lopolito a Castrovillari e la vittoria del centro sinistra a Trebisacce. Tuttavia, non possiamo negare che il Pdl, nella nostra regione, ha raccolto maggiori successi che nel resto del Paese. La Calabria è sempre in controtendenza. Non è un dramma, ma dobbiamo riconoscere che la sfida per il governo regionale non sarà né semplice e né facile".