Elezioni comunali a Catanzaro, reazioni e commenti

12 mag 12 "La vittoria riportata da Sergio Abramo alle ultime elezioni amministrative ha rappresentato l'ulteriore prova di forza della coalizione di centrodestra a Catanzaro ed un importante attestato di stima da parte dei cittadini verso chi ha già dimostrato di saper governare per bene la città. Al neo sindaco voglio rivolgere i più sinceri auguri per il suo ritorno a Palazzo De Nobili che, ne sono certo, consentirà alla città di Catanzaro di risollevarsi presto da questo momento difficile rilanciando le funzioni proprie del Capoluogo di regione". Lo afferma, in una nota, il consigliere provinciale Vittorio Cosentino sottolineando anche "l'importante contributo offerto dalla lista 'Catanzaro da Vivere' e dal Pdl per il raggiungimento del traguardo". "Non si può non evidenziare il grande risultato conseguito da tutte le forze messe in campo a sostegno di Sergio Abramo - prosegue Cosentino - e, in particolare, voglio rivolgere un plauso a Baldo Esposito e Mimmo Tallini, gli uomini che hanno raccolto il maggior numero di consensi da parte dei cittadini".

"La campagna elettorale a Catanzaro è terminata ed ora dobbiamo pensare in positivo alle risposte che la politica deve dare alla città capoluogo di regione". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra. "Non bisogna dimenticare - aggiunge - che la scorsa consiliatura a Catanzaro si è interrotta anticipatamente e traumaticamente e che si esce da una gestione commissariale. Ora la città ha bisogno di tranquillità, serenità e di uno scatto tangibile di laboriosità". "Ritengo che, con senso di responsabilità - dice ancora Trematerra - la politica nel suo complesso, quindi senza logiche di appartenenza, debba impegnarsi con spirito di servizio. Ciascuno deve fare la sua parte. Alla magistratura spetta il compito di accertare e reprimere eventuali comportamenti illeciti e sono certo che li assolverà in tempi rapidi".

"Voglio ringraziare le mie elettrici ed i miei elettori per la fiducia che ancora una volta mi hanno voluto riservare. Ma il mio ringraziamento intendo estenderlo alla maggioranza dei catanzaresi che hanno confermato la fiducia allo schieramento di centrodestra ed al candidato sindaco Sergio Abramo". A sostenerlo è l'ex presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone. "E' stata una campagna elettorale 'avvelenata' - prosegue Cardamone - dal clima creato dal centrosinistra in particolare nella fase dello spoglio. Un atteggiamento che ha offeso tutto l'elettorato, ma soprattutto la Città di Catanzaro la cui immagine è stata messa alla berlina dai mass media nazionali. Un accanimento, quello del centrosinistra, che vede imbrogli dappertutto invece di interrogarsi al suo interno. La chance di guidare il Capoluogo di Regione l'hanno avuta nel 2006, allora si in termini aritmetici ristretti, nonostante ciò il centrodestra ha rispettato la volontà del popolo sovrano. Quello che resta da chiarire è l'esito scaturito da questa campagna elettorale che ha registrato un voto disgiunto che richiama molto, nel significato politico, il voto del turno di ballottaggio del 2006 che vide pezzi importanti del centrodestra votare per il centrosinistra. Noi siamo per la trasparenza oltre che per il rispetto della volontà democraticamente espressa dai cittadini confermata dalla verifica attuata dalla Commissione circondariale presieduta da un magistrato, il dott. Domenico Commodari. Il controllo eseguito costituisce una forma di garanzia più per il centrodestra, chiamato a governare la città per i prossimi cinque anni, che per il centrosinistra".

"Ogni cittadino di Catanzaro deve portare riconoscenza agli organi dello Stato per come hanno gestito l'intera fase delle elezioni nella nostra città, evitando che chiassose manifestazioni di piazza e inopportune ingerenze e pressioni da parte di alcuni parlamentari potessero alterare il voto popolare". Lo sostiene, in una nota, l'assessore regionale Domenico Tallini. "Il prefetto Reppucci, il Presidente del Tribunale, il Presidente della Commissione Elettorale, il Questore, i carabinieri e tutte le forze dell'ordine - aggiunge - hanno vigilato, ognuno per la propria parte, sulla legittimità del voto, che ha finalmente dato un sindaco alla nostra Città. Proprio queste persone hanno, con la loro autorevolezza, consentito alla città di Catanzaro di salvare la faccia, affermando con i fatti la presenza dello Stato, dando certezze ai cittadini disorientati dal caos causato dalla sinistra sconfitta". "Il rispetto della magistratura - dice ancora Tallini - non può essere invocato solo a senso unico. La coalizione di Sergio Abramo ha correttamente e con fiducia atteso le determinazioni degli organi preposti, senza operare pressioni e altre forme di condizionamento psicologico. E nello stesso modo composto e corretto rispetteranno i pronunciamenti della magistratura su eventuali ricorsi che dovessero essere presentati. E' assolutamente irresponsabile l'atteggiamento di chi già annuncia scontri di piazza per ribaltare l'esito democratico delle elezioni". "Oggi Sergio Abramo - conclude l'assessore regionale - è legittimamente il sindaco di Catanzaro e sta già lavorando nell'interesse della comunità".

"Adesso con grande coraggio e lungimiranza riprenda slancio e smalto l'attività politica amministrativa del Comune di Catanzaro con una attenzione particolare al locale, al territorio e alle persone che ci vivono e lavorano". Lo ha detto Sandra Pascali, presidente della Coldiretti di Catanzaro, commentando l'esito delle elezioni comunali nel capoluogo. "Dopo il confronto che l'organizzazione ha svolto con i candidati sindaco, ai quali è stato consegnato un documento di orientamento e proposte - ha proseguito Pascali - la Coldiretti si augura che le politiche alla portata dell'Amministrazione Comunale" per sistema agricolo ed agroalimentare possano trovare un opportuno riscontro nell'azione politica concreta di tutti i giorni. Da Catanzaro può venire un grande esempio di come l'agricoltura, nella sua accezione multifunzionale, rappresenti un settore su cui puntare perché contribuisce in modo determinante alla tutela ambientale, del paesaggio ed al contenimento dei prezzi dei prodotti agricoli con la rete 'Campagna Amica', tutte funzioni essenziali che sono sempre di più richieste e riconosciute dai cittadini -consumatori.

"Con almeno quattro giorni di ritardo su tutte le altre operazioni di spoglio nelle città interessate al voto in tutta Italia, è finalmente conclusa l'ennesima 'vicenda' legata all'Amministrazione comunale di Catanzaro". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale di Catanzaro del Movimento sociale-Fiamma tricolore, Natale Giaimo. "Cogliamo nelle ultime vicende, che certamente interessano in modo bipartisan gli schieramenti che vanno per la maggiore nella nostra città - aggiunge Giaimo - l'ulteriore segno della bontà della scelta di non concorrere, in una campagna elettorale su cui incombevano come non mai le ingombranti presenze di lobbies, gruppi di pressione e comitati d'affari. Una scelta che avevamo annunciato con ampio anticipo, dopo il fallito tentativo di portare avanti una candidatura a sindaco di coerenza, buona amministrazione e comprovata professionalità come quella dell'arch. Pino Casale. Vogliamo lanciare oggi, per tempo, un appello a tutti i cittadini di buona volontà che vogliono davvero il bene della nostra Comunità: uniamoci, movimenti e partiti politici, associazioni, gruppi e singoli, in un progetto, che per comodità chiameremo di 'salute pubblica', per far sì che la parte buona della cittadinanza controlli dall'esterno, rappresentando quel 30% di cittadini che non saranno presenti nel civico consesso e quel quasi 50% di cittadini che hanno utilizzato, oggi come non mai, il "voto disgiunto" e così volendo portare all'attenzione il loro ulteriore dissenso rispetto alle scelte di coalizioni e partiti nella formazione delle liste, l'operato di questa amministrazione".

"Centotrenta sono le preferenze che hanno consentito al centrodestra e ad Abramo di superare la soglia utile per non andare al ballottaggio, ma i voti di scarto tra i due maggiori candidati sono stati circa seimila. Un dato che l'opposizione dovrebbe analizzare e non nascondere". Lo sostiene, in una nota, il consigleire comunale del Pdl Antonio Corsi. "Questo - aggiunge - non per dare la croce addosso al candidato sindaco del centrosinistra, che ha fatto la sua giusta campagna elettorale raccogliendo il suo personale consenso, ma per capire che la gente non ha i prosciutti sugli occhi e ha ben inteso che dietro un giovane, preparato e intraprendente, si nasconde ancora quella classe politica fatta da chi 'inciucia' 'decide', 'dispone', senza avere un reale progetto per la città. Forse qualcuno ha sperato di arrivare al ballottaggio per riproporre lo stesso schema che nel 2006 consentì ad Olivo di diventare sindaco, malgrado il pessimo risultato della coalizione che lo sosteneva. Questo per fortuna non è accaduto. E i motivi possono essere tanti. Ma uno sembra essere quello determinante. La gente ha capito che non è più il momento delle parole ma dei fatti. E la città ha bisogno di fatti. Politicamente l'opposizione avrà da parte del sindaco e della sua maggioranza il rispetto che si deve all'interno delle istituzioni. Perché un'opposizione forte e propositiva è una garanzia anche per chi governa. Ecco perché è ora di abbassare i toni e metterci subito al lavoro. Tutti. Ognuno per i propri ruoli e competenze. La città non ha più tempo da perdere".