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    Nicolò: Sulla strada giusta per casa dei moderati

     

     

    Nicolò: Sulla strada giusta per casa dei moderati

    11 mag 12 "Il risultato elettorale appena uscito dalle urne conferma che la Calabria è sulla strada giusta nel cammino di costruzione della Casa dei Moderati. E' un mandato pieno, quello sottoscritto dagli elettori al PdL ed al centrodestra, certificato dal successo al primo turno di Sergio Abramo a Catanzaro e dallo straordinario risultato conseguito quasi ovunque dai candidati a sindaco che hanno lambito il traguardo finale per pochissimi voti". Lo afferma, in una dichiarazione, il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. "Nei centri più grandi della Calabria, infatti - aggiunge - i nostri rappresentanti sono in largo vantaggio, nonostante alcune smagliature e incomprensioni imputabili a vicende localistiche più che a veri problemi di carattere politico. Il coordinatore regionale del PdL Giuseppe Scopelliti e tutto il gruppo dirigente hanno il merito di avere tenuto coesa l'offerta politica del centrodestra, che ha ricevuto il sigillo di gradimento di oltre il 50% dell'elettorato calabrese. Non è assolutamente poco, tenuto conto che il Paese sta attraversando una crisi economica e finanziaria senza precedenti le cui origini risalgono alla fine degli anni '70 a causa dello shock petrolifero e per l'avvitarsi della spirale inflazionistica che hanno riverberato bagliori negativi sulla vita delle persone e degli Stati per lunghi anni, e che adesso alimentano fenomeni di antipolitica. Il successivo varo della moneta unica europea, inoltre, ha purtroppo coinciso con il progressivo deterioramento della crisi finanziaria innescata dalle politiche di erogazione del credito 'facile ed inesigibile' negli Stati Uniti, e dal ricorso a prodotti di ingegneria finanziaria che hanno impoverito investitori e risparmiatori fino al fallimento contestuale di istituzioni bancarie di consolidato livello internazionale. Un coacervo di fattori che ha causato la depressione dell'economia italiana: restrizione del credito, crisi fiscale dello Stato, ricorso all'indebitamento pubblico, soprattutto, per non cancellare il sistema di protezione sociale, ed evitare un autentico default del 'sistema Italia'". "Il quadro di recessione, per come delineatosi - dice ancora Nicolò - ha colpito in maniera più pesante la Calabria, alle prese con le forti riduzioni dei trasferimenti finanziari centrali e con un debito strutturato nel comparto sanitario che stava divorando un mare di risorse in maniera incontrollata. Il centrodestra si è così dovuto immediatamente misurare con difficoltà enormi, con una spedalità pubblica ridotta al lumicino per insufficienza di personale e di attrezzature tecnologiche adeguate; con un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, e con il sistema delle imprese condizionato dal basso livello di autofinanziamento e squassato dalle politiche creditizie perseguite dal sistema bancario. Questa è la cornice che ci ha accompagnati all'appuntamento con il voto del 7 e 8 maggio ed il risultato conseguito ci permette di guardare, sul piano politico, con spirito più sereno al prossimo futuro". "Dalla Calabria, intanto - sostiene ancora Nicolò - è stato notificato il 'de profundis' al progetto politico del Terzo Polo visti gli scarsissimi consensi ottenuti da partiti e movimenti che hanno scelto per ora di stare fuori dalla coalizione di centrodestra, sede politica naturale del loro elettorato. Per quel che ci riguarda, il solco è tracciato. Lo abbiamo sempre sostenuto in molte occasioni, non ultime, le iniziative in Calabria con Angelino Alfano, segnate dalla partecipazione di migliaia di persone, di ceti sociali trasversali che hanno un obiettivo comune: evitare che in Calabria ed in Italia tornino al governo incertezza e confusione che connotano da sempre la sinistra, senza una leadership vera e, soprattutto, senza un chiaro progetto politico. Varrebbe il caso di aggiungere, una sinistra senz'anima. Tant'é che un dirigente di primo piano del Pd, l'on. Pierluigi Castagnetti, peraltro senza essere neppure smentito dai suoi, ha definito qualche giorno addietro a Reggio Calabria 'una brutta immagine', quella rimandata dai dirigenti calabresi del suo partito a livello nazionale. Di converso, l'azione del presidente Scopelliti e del centrodestra calabrese, con la strutturata e positiva presenza nel governo regionale dell'Udc, emergono come una forza unita, sicura nelle scelte, tranquilla e di buon governo. Un profilo, questo, che si addice al modo di essere autentici moderati e che il 20 ed il 21 maggio prossimi, con i ballottaggi nei vari comuni, troverà degnamente riscontro nelle scelte degli elettori, bisognosi di avere indicazioni chiare, depurate da convulsioni ideologiche e, soprattutto, di chiarezza e coerenza politica. Questo è ciò che noi offriamo all'opinione pubblica calabrese e nazionale, a fronte di avversari che si dimostrano divisi, inaffidabili, e che talvolta sono persino restii ad accettare il responso delle urne e le regole basilari della democrazia. I calabresi, certamente, non avranno dubbi su cosa e chi scegliere per le sorti del loro futuro".

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