Battaglia (PD) "Equitalia crea meccanismi infernali" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Battaglia (PD) "Equitalia crea meccanismi infernali"

05 mag 12 "L'intero sistema economico della provincia di Reggio Calabria rischia di essere azzerato dalla crisi che non è più solo finanziaria. Le imprese piccole e grandi commerciali o artigiani sono finiti in una tenaglia infernale che progressivamente li stritolerà se non ci sono interventi immediati". Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale del Pd Demetrio Battaglia. "L'inefficienza della pubblica amministrazione, il sistema bancario e l'uso forte e a volte spregiudicato dei meccanismi di cui dispone Equitalia - aggiunge - sono questioni da risolvere subito per dare futuro e certezza all'economia. Equitalia deve essere dura con gli evasori ma non può applicare gli stessi metodi alle imprese che hanno difficoltà economiche momentanee ad onorare i loro debiti, anche perché le aziende non hanno a disposizione un analogo strumento per attaccare lo stato che non onora i suoi debiti. Non possono essere trattati allo stesso modo gli imprenditori che hanno dichiarato regolarmente le loro entrate ed hanno problemi di liquidità a pagare puntualmente le cosiddette tasse locali o nazionali che siano con chi non ha mai dichiarato niente e viene scoperto con le mani nella marmellata". "In provincia di Reggio Calabria - afferma ancora Battaglia - vi sono casi di persone che si sono ritrovate ipoteche iscritte in maniera arbitraria per alcune miglia di euro e non riescono a causa di tali procedure ad ottenere un prestito dalla banca per investire ammodernare o superare la crisi. Queste situazioni innescano meccanismi infernali che portano poi alla disperazione le persone che sempre più si incamminano verso il sistema del credito illegale che, rispetto ad un lontano passato, è sempre più controllato e gestito dalla mafia. In questo contesto l'unica o una delle possibilità per dare una boccata di ossigeno al sistema reggino e meridionale è la costituzione da parte del governo di un grande fondo straordinario di garanzia capace di togliere ogni alibi alle banche, con l'introduzione di pesanti penalità al sistema bancario a fronte di una gestione arbitraria del credito che dovrebbe essere considerato un bene pubblico ed il pagamento immediato di tutti i debiti che lo Stato ha con le imprese o in alternativa una rimodulazione di lungo periodo dei debiti che hanno le imprese nei confronti dello stato".