Giordano (Idv) "Governo nega dignità alla scuola" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Giordano (Idv) "Governo nega dignità alla scuola"

27 lug 12 "I governi Berlusconi e Monti, con provvedimenti inaccettabili, hanno negato dignità alla scuola". Lo ha dichiarato il consigliere regionale di IdV, Giuseppe Giordano, incontrando con il parlamentare dello stesso partito, Pierfelice Zazzera, un nutrito gruppo di insegnanti precari della scuola a Palazzo Campanella. "Noi oggi affrontiamo - ha sottolineato Giordano - un ragionamento che va oltre la situazione di Reggio e della Calabria, battendoci contro ogni tentativo di trasformare i docenti in esubero in docenti di sostegno, un'idea che confligge con le professionalità specifiche che operano da decenni nella scuola a sostegno dei disabili. Con queste motivazioni, promuoverò nella prossima seduta del Consiglio regionale una risoluzione a sostegno delle giuste rivendicazioni dei precari calabresi". Per Zazzera, "la scuola italiana, con i provvedimenti degli ultimi due governi, è stata messa fuori dalla Costituzione. Se passa la logica di ridurre le risorse finanziarie per la scuola, é chiaro che viene meno il diritto costituzionalmente riconosciuto all'istruzione". Il parlamentare di IdV, inoltre, ha detto che "molte delle direttive poste in essere sono state possibili anche per l'atteggiamento del centrosinistra. Se si vuole rendere veramente competitivo il Paese - ha sottolineato - vi sono due strade possibili: la prima, introducendo il modello cinese con riforme 'Fornero', elidendo i diritti delle persone e dei lavoratori; l'altra strada, invece, è una scelta politica alternativa di maggiori investimenti nella scuola e nello sviluppo dei saperi, tagliando magari i finanziamenti per gli aerei da guerra e mantenendo per intero gli otto miliardi di euro per la scuola segati da Monti e da Profumo". "Senza quei fondi - ha concluso Zazzera - significa ridurre l'offerta formativa complessivamente, i cui effetti ricadranno soprattutto sui disabili e sui precari".(