Sindaco Vibo "Pronto a dimettermi se tagliano Provincia" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sindaco Vibo "Pronto a dimettermi se tagliano Provincia"

23 lug 12 "Devo fare notare una certa rassegnazione tra i presenti dovuta anche alle ultime notizie di borsa e, lasciatemele definire così, alle barzellette che tentano di convincere che l'abolizione delle Province possa portare alla salvezza dell'Italia e ad una rinascita economica" Lo ha detto il sindaco di Vibo Valentia, Nicola D'Agostino in occasione dell'incontro indetto sulla questione dell'abolizione della Province. "In Italia, al contrario dell'Inghilterra - ha aggiunto D'Agostino - la spending review non appare chiara e non ci vengono spiegate le modalità e le analisi che hanno portato alla conclusione che sta muovendo il governo centrale verso la soppressione delle Province. Nessuno ci ha comunicato in che cosa consiste il risparmio e a cosa è dovuto lo stesso e se, effettivamente, l'idea di abolire le Province porta alla salvezza dell'Italia. L'abolizione è in se un disastro peri territori e ovviamente per gli stessi Comuni che certo non si arricchiscono, ma soprattutto per gli italiani". "Accolgo favorevolmente la proposta del presidente della Provincia De Nisi - ha detto ancora il sindaco di Vibo - di creare comitati territoriali per far sentire la propria voce e dar vita a realtà che rappresentino il territorio pronte ad unirsi e dare forza all'azione di contrasto al governo centrale. E, come anticipato, sono pronto a dimettermi dal mio incarico, motivando ai cittadini il perché di questa eventuale mia azione e invitando i colleghi degli altri Comuni a farlo, non per lasciare spazio ad altri, ma per manifestare tutto il disappunto per questa azione scellerata. Occorre unire le forze e svegliare le coscienze dei cittadini tutti , aprendo loro gli occhi". Nel corso dell'incontro sono intervenuti il presidente Provincia di Vibo, Francesco De Nisi, il presidente della provincia di Crotone Stano Zurlo e i rappresentanti istituzionali, locali, provinciali, regionali e nazionali.(